Gli esecutori materiali dell'omicidio di Giulio Regeni oltre ad un nome cominciano ad avere anche un volto.
Dei loro mandanti, ai vertici del regime di al Sisi, invece si conosce tutto.
Le rivelazioni sull'agente segreto egiziano Uhasam Helmi, imputato al processo di Roma per l'uccisione di Giulio, che avrebbe "collaborato" alle indagini assieme agli 007 italiani, depistandoli, aggiungono nuovi interrogativi.
Da quanto tempo i nostri servizi erano a conoscenza della presenza di Uhsam Helmi nella squadra di indagine italo-egiziana sul caso Regeni?
Prima o dopo l'affare delle FREMM con il regime egiziano? Perché il nome, la foto e il ruolo di Uhsam Helmi non sono stati associati negli anni scorsi?
L'agente segreto torturatore Uhsam Helmi era noto ai servizi segreti italiani?
Processo per omicidio volontario di Giulio Regeni.
Quattro 007 egiziani sono accusati di aver seviziato a morte Regeni: il colonnello Uhsam Helmi, onnipresente durante i sopralluoghi degli investigatori italiani, Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahime e Magdi Ibrahim Abedal Sharif.
In aula la testimonianza chiave dei vertici dello Sco, il Servizio centrale operativo della polizia di Stato. «Sono rimasto al Cairo dal 5 febbraio fino al 3 aprile. Eravamo in partenza, già in aeroporto - spiega il dirigente Alessandro Gallo dello Sco - quando da Roma il mio superiore, Vincenzo Nicoli, mi riferisce che sui giornali locali esce la notizia secondo cui erano stati trovati gli assassini di Regeni».
Gli agenti italiani tornano indietro e incontrano i responsabili della National Security egiziana.
«Erano contenti, come se il caso fosse risolto. Proiettarono un filmato in cui si vedeva un furgoncino bianco con persone che entravano e uscivano dal mezzo. Quindi si aggiungevano le audizioni di persone straniere, occidentali, che denunciavano truffe, furti, rapine fatte da falsi poliziotti che, con la scusa di controlli, bloccavano i turisti e li rapinavano». «A un'attenta analisi i nostri agenti accertano che il furgone inquadrato in varie immagini era ogni volta diverso. Il loro punto forte, dicevano - continua Gallo in aula - è che avevano i documenti di Giulio, la sua carta di credito, il tesserino universitario.
Dunque erano stati loro, sottolineavano». Alla chiusura del caso, però, i componenti della banda erano già tutti morti. Ai genitori di Regeni vengono mostrati i volti dei loro cadaveri.
«Chiedemmo subito riscontri oggettivi - continua Gallo - ma non li ottenemmo».
Le foto del colonnello Uhsam Helmi, in occhiali da sole, giacca blu e camicia bianca, sono state mostrate nell'aula del tribunale di Roma. Sono state scattate quando l'ufficiale egiziano ora sotto processo partecipava il 10 febbraio 2016 al sopralluogo ottenuto dagli investigatori italiani nel posto in cui venne trovato il corpo di Regeni.
"Quello con gli occhiali da sole è il colonnello Helmi, era presente molto spesso", ha confermato il colonnello del Ros dei carabinieri Loreto Biscardi, che ha poi spiegato: "Non ci è mai stato fornito alcun filmato, nemmeno delle telecamere della metropolitana. Le indicazioni che venivano dal team di detective locali era quella di un complotto ai danni dell'Egitto o anche una azione terrorista da attribuire ai Fratelli musulmani. Tutto per complicare i rapporti con l'Italia".
da fanpage.it
In aula sono state inoltre commentate le slide sul luogo del ritrovamento con il colonnello dei carabinieri del Ros Loreto Biscardi, che pure ha svolto indagini al Cairo. Dall'Egitto, proprio in concomitanza della richiesta di chiarimenti da parte delle autorità italiane, è sempre stato innalzato un muro di silenzio con tentativi di depistaggio palesi. Sulla morte di Regeni sono state fatte dal Cairo le ipotesi più disparate: Dall’incidente stradale, alla pista omosessuale fino al litigio di fronte al consolato egiziano e alla rapina finita male.
Per quest'ultima ipotesi, vennero fermati e poi uccisi dei presunti rapinatori che in realtà nulla avevano a che fare con l'omicidio del ricercatore. In aula sono stati presenti come sempre anche i genitori della vittima, Claudio e Paola Regeni.
LA VERITA' EGIZIANA SULL'OMICIDIO DI GIULIO REGENI E' OSCENA
Pubblico integralmente la "verità" della Procura egiziana sull'omicidio di Giulio Regeni riportata dalla stampa locale. Definirla oscena è il minimo.
Ma tra le righe si legge ...
A sollevare la domanda se Giulio Regeni poteva essere salvato con un intervento più tempestivo, è stato lo stesso Matteo Renzi, all'epoca Presidente del Consiglio
14/12/2020 - Leggi Omicidio Giulio Regeni Matteo Renzi Commissione Parlamentare Regeni regime Al Sisi Servizi Segreti italiani