Una rosa bianca con sfumature rosa profumatissima, riprodotta per talea da un ceppo nel giardino materno più di 20 anni fa, che a sua volta proveniva da una villa di metà '900 dove mio nonno contadino curava di tanto in tanto le piante.
Non sono riuscito a risalire a quale gruppo possa appartenere. Per anni ho pensato che fosse una Rosa Bourbon, tradito da un esemplare molto simile nel "giardino delle rose" di Roma nello specifico settore e dal particolare di avere poche spine sul fusto, allungato e ricadente.
Poi un esperto del vivaio Taroni di Roma mi ha detto che non può essere classificata come rosa Bourboniana e per poterle dare un'appartenenza sarebbe stato necessario avere più dettagli.
Potrebbe essere una delle prime ibride di Tea, fine Ottocento - inizi del Novecento, è molto simile alla Rosa Gilbert Nabonnand ( Nabonnand 1888 ) ma mi riprometto di approfondire e tornare in argomento. Per ora mi limito a chiamarla "La Rosa Bianca di Mia Madre". Un nome che le resterà per sempre.
Ecco il primo bocciolo della sopravvissuta rosa bianca nel mezzo di un maggio 2023 che sembra novembre.
I petali sono sgualciti dalle forti piogge, ma la pianta è sana e vigorosa.