aggiornamento 5 marzo: - Trump al Congresso USA, delirio di insulti e farneticazioni
Il discorso di Trump al Congresso è andato come avevo previsto, nonostante il tentativo di disinformazione orchestrato dai media trumpiani poche ore prima dell'inizio.
Nel pomeriggio infatti si era sparsa la voce che Trump avrebbe offerto il ramoscello d'ulivo a Zelensky, annunciando che quest'ultimo era pronto a firmare subito l'accordo sulle terre rare insieme al biscazziere americano.
Mentre la mia personale previsione era quella di una richiesta di "baciamano", di sottomissione, che Trump nel suo discorso avrebbe fatto come unica offerta (indecente) a Zelensky.
Così è stato, con grande delusione degli ingenui e dei pappagalli putiniani che si erano preparati a magnificare il "pacifismo" di Trump come baluardo al "militarismo ucraino-europeo".
Il biscazziere ha insistito con insulti e bugie, e oltre all'Ucraina ora minaccia di invadere anche la Groenlandia assieme al suo burattinaio Putin.
Canada, Messico e Cina hanno già risposto ai dazi di Trump con il dito medio.
Anche l'Europa si prepara.
Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський
@ZelenskyyUa
I would like to reiterate Ukraine’s commitment to peace.
None of us wants an endless war. Ukraine is ready to come to the negotiating table as soon as possible to bring lasting peace closer. Nobody wants peace more than Ukrainians. My team and I stand ready to work under President Trump’s strong leadership to get a peace that lasts.
We are ready to work fast to end the war, and the first stages could be the release of prisoners and truce in the sky — ban on missiles, long-ranged drones, bombs on energy and other civilian infrastructure — and truce in the sea immediately, if Russia will do the same. Then we want to move very fast through all next stages and to work with the US to agree a strong final deal.
We do really value how much America has done to help Ukraine maintain its sovereignty and independence. And we remember the moment when things changed when President Trump provided Ukraine with Javelins. We are grateful for this.
Our meeting in Washington, at the White House on Friday, did not go the way it was supposed to be. It is regrettable that it happened this way. It is time to make things right. We would like future cooperation and communication to be constructive.
Regarding the agreement on minerals and security, Ukraine is ready to sign it in any time and in any convenient format. We see this agreement as a step toward greater security and solid security guarantees, and I truly hope it will work effectively.
Questo è il post diffuso da Zelensky nel pomeriggio di oggi, mentre tutto il mondo congetturava attorno alla decisione di Trump di bloccare gli aiuti militari ed economici all'Ucraina per ritorsione allo scontro di pochi giorni prima nella Sala Ovale della Casa Bianca.
Le parole di Zelensky hanno subito fatto gioire i filorussi e filotrumpiani, che hanno interpretato le parole del presidente ucraino come una "marcia indietro", un atto di "sottomissione" causato dalla minaccia di Donald Trump.
Si tratta di una lettura faziosa e fuorviante.
Dopo la decisione prevista e scontata da parte di Trump di bloccare ogni sostegno militare, economico e logistico a supporto dell'Ucraina impegnata a resistere all'invasione di Putin, è arrivata l'altrettanto previsto e scontato "rammarico" di Zelensky che si dichiara pronto a riprendere i colloqui per arrivare ... ad una tregua, ovvero quello che né Trump né Putin vogliono.
Inoltre Zelensky si dice pronto a firmare l'accordo con gli USA per lo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine.
E' evidente che ormai si è scatenata un'altra battaglia, quella per orientare o manipolare l'opinione pubblica americana ed europea in vista delle mosse decisive delle prossime settimane. Nessuno vuole fare la parte del guerrafondaio lasciando a Trump o al suo maggiordomo JD Vance la medaglia pacifista, nella finta corsa a "chi vuole di più la pace".
Alcune considerazioni che a me paiono ovvie ma che sfuggono a molti commentatori.
- Zelensky rilascia le dichiarazioni di "rammarico" dopo aver incassato il sostegno economico e militare di Francia, Gran Bretagna e Germania e soprattutto dopo aver smascherato agli occhi dell'opinione pubblica mondiale le vere intenzioni di Trump e di Putin. Se non si fosse opposto all'accordo truffa sulle terre rare, Trump sarebbe apparso come un grande leader pacificatore, anche agli occhi delle diplomazie europee e internazionali.
La resistenza di Zelensky ha fatto saltare la maschera di Trump e ora tutti ne vedono la vera faccia e corrono ai ripari.
- Forte di un consenso sempre più esplicito da parte degli europei, il presidente ucraino può permettersi di andare a "scoprire le carte" di Trump, con un'apparente disponibilità ma con una impostazione molto diversa da quella del biscazziere americano.
Tregua subito, chiede Zelensky, per cominciare a mettere a punto il percorso di pace che potrà anche avvantaggiarsi di un accordo sulle "terre rare", avendo però già ottenuto le "garanzie di sicurezza" che Trump e Putin si rifiutano di discutere.
E' la continuazione del botta e risposta, sia con toni accesi sia con apparenti sottomissioni, che aveva portato Zelensky a dichiararsi pronto a dimettersi in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla NATO, anche questa una mossa propagandistica per fare uscire allo scoperto il biscazziere dopo le sue accuse false e ridicole di essere un dittatore senza consenso.
Podolyak, consigliere di Zelensky:
«Dobbiamo valutare la possibilità di acquistare o acquisire armi equivalenti dai nostri partner europei».
«Stiamo facendo un'analisi approfondita, verificando ciò che abbiamo, ciò che può essere prodotto attraverso partnership e ciò che può essere sostituito. Alcune soluzioni possono essere trovate sui mercati commerciali». «Non dimentichiamo che l'Ucraina ha già sperimentato sospensioni prolungate dei programmi di aiuti militari degli Usa e ha imparato ad adattarsi a tali situazioni».
«Stiamo discutendo le opzioni con i nostri partner europei e, naturalmente, non stiamo trascurando la possibilità di negoziati con le nostre controparti americane».
Questa notte Trump replicherà a Zelensky nel suo discorso a Capitol Hill? farà finta di credere al "rammarico" di Zelensky oppure pretenderà un baciamano pubblico ? (questa seconda ipotesi è la più probabile)
Anche per Trump ormai la strada è tracciata, e sembra portarlo dritto allo scontro con tutto il mondo libero (ma anche con la Cina autocratica).
Per gli europei è un pupazzo di Putin, per l'Americana Latina è un bullo razzista, per i palestinesi e il mondo arabo è un cinico affarista immobiliare, per la maggioranza degli americani, compresi molti che lo hanno votato, è un incubo inaspettato.
A Zelensky non costa nulla adeguarsi e far finta di assecondarlo, come si fa con i pu-pazzi.
Indice di gradimento degli USA e di Trump nel Mondo dopo il tradimento
Trump blocca gli aiuti militari all'Ucraina. Il tradimento plateale e cinico di Trump consente a Putin di portare a termine l'invasione dell'Ucraina. Il prezzo che gli Stati Uniti pagheranno sarà enorme e prolungato. L'indice di gradimento di Trump negli USA e nel Mondo è crollato. L'Europa cerca di (r)esistere.
Discorso di Trump oggi a Capitol Hill, ci saranno contestazioni clamorose?
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Date Created: 04/03/2025 20:40:04