... Voglio ricordarvi che il nostro paese ha anche varie armi di distruzione, e in alcune componenti superano persino quelle disponibili per i paesi della NATO.
E quando l'integrità territoriale del nostro paese è minacciata, certamente usiamo tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere il nostro popolo. Sottolineo, questo è tutto.
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Non è un bluff. I cittadini russi dovrebbero sapere che proteggeremo l'integrità territoriale del nostro paese. E coloro che minacciano di usare armi nucleari dovrebbero sapere che la rosa dei venti può girare nella loro direzione.
È nella nostra tradizione fermare coloro che cercano il dominio del mondo.
Lo faremo ora. E così sarà. Crediamo nel vostro sostegno. ...
Vladimir Putin, discorso alla Russia del 21 settembre 2022
Vladimir Putin si è tolto la maschera, quella che lo faceva sembrare un quasi normale leader politico, un capo di Stato cinico ma razionale, violento ma calcolatore.
Sotto la maschera appare il volto vero del despota russo, un teschio che evoca la tragedia finale dell'umanità, il collasso nucleare di tutto ciò che ci appare attorno, il vortice dell'annientamento totale.
Vladimir Putin sconfitto in Ucraina dalla Storia vuole semplicemente annullare la Storia, farla scomparire per sempre in modo che nessuno abbia mai a vedere le tracce della sua sconfitta.
Putin non è un essere umano ma una macchina malvagia distruttrice che agisce per inerzia lungo il progetto criminale intrapreso 20 anni fa.
Più si avvicina la sua fine, più Putin cercherà di farla coincidere con la fine dell'umanità.
E' questa l'essenza del folle discorso del 21 settembre 2022 in cui ha proclamato la mobilitazione generale di tutta la Russia per annettere le terre occupate in Ucraina e la minaccia nucleare verso chiunque osi ostacolare il progetto criminale, in primis la martoriata Kyiv.
MOSTRO PUTIN USERA' L'ARMA NUCLEARE PER VINCERE IN UCRAINA
Ripetendo il macabro rituale che precedette l'invasione del 24 febbraio scorso, Mostro Putin preannuncia la nuova fase della guerra contro l'Ucraina e contro il mondo intero.
Proclamerà l'annessione dei territori occupati - Donbass, Kherson, Zaporizhzhia - con un referendum farsa. Se Kyiv continuerà a combattere, Putin userà l'arma atomica per annientare Zelensky e chiunque voglia frapporsi ai suoi piani criminali. E' l'inizio dell'escalation verso la Prima Guerra Mondiale Nucleare?
PUTIN PROCLAMA L'ANNESSIONE DEL DONBASS CON REFERENDUM FARSA
E' il primo passo verso una ESCALATION NUCLEARE.
Putin ha deciso di innalzare lo scontro in Ucraina, con due mosse che segnano una gravissima escalation verso una GUERRA NUCLEARE.
La prima riguarda la "mobilitazione generale" e le dure sanzioni per chi volesse rifiutarsi di combattere.
La seconda è la decisione di proclamare l'annessione del Donbass, di Kherson e Zaporizhzhia con un referendum farsa da tenersi nei prossimi giorni tra le macerie e i cadaveri di una guerra criminale.
Il referendum ha un esito truccato e scontato ma servirà a Putin per annettere i territori occupati e giustificare l'uso di armi nucleari contro Kyiv in quanto "aggressore del territorio russo".
Si conoscono già le percentuali con cui si farà credere al mondo che la popolazione delle regioni occupate accetta l'annessione: il 94% dei cittadini della DPR voterà a favore della Federazione Russa, nella LPR il 93%, il 71% a Zaporizhzhya e il 63% nella regione di Kherson.
Il referendum farsa è una svolta drammatica che sembra dettata dalla crescente disperazione e isolamento di Putin e della Russia a livello internazionale, dopo che l'Ucraina è riuscita a rioccupare larga parte delle zone occupate.
DUMA RUSSA, PENE PIU' SEVERE PER CHI NON VUOLE COMBATTERE IN UCRAINA
La Duma di Stato ha introdotto nel codice penale i concetti di "mobilitazione" e "tempo di guerra". I burattini di Putin hanno emanato una legislazione "di guerra" che introduce pene detentive fino a 15 anni per chi si arrende o rifiuta di arruolarsi. La resa volontaria e il saccheggio saranno puniti rispettivamente con 10 e 15 anni di carcere, con "mobilitazione, legge marziale e tempo di guerra" elencati come circostanze aggravanti.
La diserzione durante la mobilitazione o in tempo di guerra sarà punita fino a 10 anni, gli obiettori di coscienza sono puniti fino a tre anni di carcere in tempo di guerra. Il disegno di legge introduce i concetti di "mobilitazione, legge marziale e tempo di guerra" precedentemente non menzionati nel codice penale russo, per questo gli osservatori ipotizzano che il suo passaggio apra la strada alla "mobilitazione generale" in Russia per ricostituire le truppe in esaurimento in Ucraina.
Una mossa che fino ad ora Putin non aveva voluto prendere in considerazione per l'alto rischio di scatenare proteste popolari, soprattutto tra i giovani di Mosca e San Pietroburgo. Un altro segno delle difficoltà del dittatore russo.
The Moscow Times
Proteste contro la "mobilitazione obbligatoria" in Russia
Il movimento "Viasna" ha promosso un'azione di protesta in tutta la Russia contro la mobilitazione annunciata da Vladimir Putin.
Gli attivisti invitano i cittadini a riunirsi alle 19:00 del 21 settembre nel centro delle loro città.
"Migliaia di uomini russi – i nostri padri, fratelli e mariti – saranno gettati nel tritacarne della guerra. Per cosa moriranno? Perché madri e bambini verseranno lacrime?", ha detto il movimento nella sua dichiarazione.
Il 21 settembre, Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale in Russia.
In un discorso ai russi, ha detto che questo è fatto "per proteggere la nostra patria, la sua sovranità e integrità territoriale, per garantire la sicurezza del nostro popolo e del popolo nei territori liberati".
Tutti i cittadini che si trovano nella riserva - circa 300000 - saranno soggetti alla coscrizione per il servizio militare.