9 gennaio, a Caracas è notte fonda ma anche i lampioni sanno che oggi potrebbe essere la vigilia dello scontro finale tra il dittatore Nicolas Maduro e il legittimo presidente eletto lo scorso luglio Edmundo Gonzalez Urrutia.
Il presidente eletto è in viaggio, seguendo una rotta sconosciuta, per rientrare dall'esilio a cui é stato costretto dal tentativo di arresto ordinato da Maduro per annientarlo.
L'altra leader dell'opposizione María Corina Machado dal suo quartier generale nascosto in Venezuela ha lanciato l'appello a manifestare il 9 gennaio per preparare l'arrivo di Urrutia e proclamarlo presidente a furor di popolo.
Un'impresa difficilissima e rischiosa, perché il bandito Maduro e il suo luogotenente Diosdado Cabello hanno riempito Caracas di soldati e squadracce armate, fatti venire da ogni parte del Venezuela per dare la caccia agli oppositori e sedare qualsiasi assembramento. Ma soprattutto impedire che il presidente eletto Edmundo Gonzalez Urrutia possa mettere piede a Caracas e dirigersi protetto dalla folla al palazzo presidenziale.
Per impedire l'arrivo di Urrutia è stato introdotto un regime speciale con una nuova struttura repressiva creata ad hoc, la ODIS, "organismi di gestione globale" che in realtà sono delle bande composte da militari, poliziotti e mercenari del regime che dovranno pattugliare e arrestare chiunque sia sospettato di aderire all'appello dell'opposizione.
Diosdado Cabello, il sedicente ministro degli interni del regime Maduro, da giorni arresta decine e decine di esponenti dell'opposizione e anche i loro familiari, per intimidire e ricattare con i sequestri di persona chiunque voglia aderire all'investitura di Urrutia.
Maduro ha attivato un organismo repressivo che integra “tutto il potere politico del Venezuela”
Maduro ha preso l'esempio dall'Iran, che assieme alla Russia di Putin è notoriamente uno dei suoi principali sostenitori. Il regime iraniano usa le Guardie della Rivoluzione come braccio armato repressivo onnipresente, e il dittatore venezuelano ha messo in piedi l'ODIS che integra e sostituisce nei fatti le vecchie strutture legali deputate alla sicurezza. Maduro ovviamente è il capo assoluto di ODIS mentre la gestione operativa è affidata a Cabello.
E' una manovra disperata che dimostra l'ulteriore deriva autoritaria impressa dopo la sconfitta elettorale del luglio scorso e l'isolamento totale del regime dagli altri paesi del Sudamerica.
Perché è Necessario Aiutare il Venezuela a Liberarsi da Maduro
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Date Created: 09/01/2025 09:50:26