Le agenzie di stampa rilanciano la notizia che :
La testimonianza dell’ex consigliere diplomatico di Palazzo Chigi al processo Regeni finisce in procura. Sono stati i giudici della Corte d’assise di Roma a inviare gli atti che riguardano l’ambasciatore Armando Varricchio. Perché il diplomatico, dopo una controversa testimonianza in aula, ha contattato la corte d’Assise della Capitale: a differenza di quanto aveva riferito in tribunale, nei giorni della scomparsa di Giulio Regeni non era a Roma, ma in Giappone per un viaggio ufficiale.
Quando il ricercatore Giulio Regeni era scomparso, non si trovava a Roma ma in Giappone. L'ex consigliere diplomatico alla presidenza del Consiglio Armando Varricchio non si è presentato oggi, 19 febbraio, all'udienza sulla morte dell'italiano ma ha inviato una nota dove chiarisce i suoi spostamenti di allora. Peccato che durante la sua testimonianza dell'11 febbraio aveva dichiarato di essere nella capitale. Tanto è bastato alla prima Corte d’Assise per chiedere l’invio degli atti in procura.
Le date
Regeni scompare dal Cairo il 25 gennaio 2016. In base a quanto è stato ricostruito in sede processuale, dove sono indagati per omicidio e tortura quattro 007 egiziani, la Farnesina già dal giorno seguente è al corrente di tutto. Di fronte alle resistenze egiziane, l'ambasciatore italiano Maurizio Massari decide quindi di informare direttamente il presidente del Consiglio tramite il suo consigliere diplomatico di allora, Armando Varricchio. Nella sua testimonianza Varricchio aveva detto di essere venuto a conoscenza del caso il 28 gennaio. E che si trovava a Roma. Ma a quanto pare non era così.
Varricchio ha inviato una nota con la quale ha spiegato che contrariamente a quanto aveva riferito in aula, dopo aver consultato le agende con gli appuntamenti di quei giorni, in quel periodo non si trovava a Roma ma in Giappone.
Per questo sarebbe venuto a conoscenza di tutto non il 28 gennaio, ma il 31 di quel mese. Sarebbe così spiegato quel silenzio di tre giorni fino alla comunicazione con palazzo Chigi. Lasso di tempo fondamentale per la vita di Giulio. I medici legali hanno infatti collocato la sua morte "tra il 31 gennaio e il 2 febbraio 2016".
Questa rivelazione ribalta e smentisce le dichiarazioni precedenti di Varricchio, nelle quali aveva parlato di frequenti contatti con la Farnesina e di una presunta “massima attenzione” riservata alla vicenda fin dall’inizio.
La Corte ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura affinché venga valutata l’ipotesi di falsa testimonianza e ha inoltre disposto l’acquisizione dell’intera corrispondenza intercorsa tra Palazzo Chigi e la Farnesina in quei giorni cruciali.
La famiglia di Giulio: "Siamo rimasti tutti basiti"
"Siamo rimasti tutti basiti. Abbiamo ascoltato tutti in aula le dichiarazioni dell’ex consigliere Varricchio, che per quanto imbarazzata era stata una testimonianza nella quale si dava atto di una serie di cose ed aveva riferito contatti frequenti con la Farnesina e oggi viene fuori che si è occupato della scomparsa di Giulio solo il 31 sera“, ha affermato l’avvocata, Alessandra Ballerini, legale di parte civile della famiglia.
La toppa è peggiore del buco. Armando Varricchio aveva fornito al processo per l'omicidio Regeni una testimonianza piena di "non ricordo" e di omissioni sospette. Al punto che in molti avevano previsto che la sua versione sarebbe stata oggetto di indagini da parte della Procura.
Messo sull'avviso Varricchio è corso ai ripari, fornendo un'altra versione. Lui nei giorni del sequestro di Giulio era in Giappone - per lavoro o per turismo, non si sa - da cui sarebbe rientrato solo il 31 gennaio, proprio il giorno in cui l'ambasciatore Massari telefona direttamente a Renzi per informarlo di quanto era accaduto.
La nuova versione di Varricchio è più surreale della precedente, e lo mette nei guai con la Procura che non potrà a questo punto non indagare sull'operato dell'ex consigliere diplomatico di Palazzo Chigi.
Perché ha fornito risposte evasive nella testimonianza? Perché solo ora si ricorda di dove fosse nei giorni drammatici dell'omicidio di Giulio Regeni?
Come se quei giorni fossero stati di una ordinaria amministrazione!
Se Varricchio era davvero in Giappone in quei giorni come ha fatto a dimenticarsene? Chiunque al posto suo si sarebbe certamente ricordato di NON essere in quei giorni nella possibilità di sapere, intervenire, avvisare!
Al suo rientro in Italia qualcuno lo avrà pur avvertito della tragedia in corso, e lui si sarà detto tra se e sè: ah! se fossi stato presente! Nessuno in buona fede, con tutto quello che ne è conseguito, avrebbe mai potuto dimenticare le cose fatte e dette, i luoghi e le circostanze in quei giorni drammatici.
Oppure Varricchio NON era in Giappone ma a Roma, ma non sapeva nulla della sorte di Giulio Regeni?
Oppure Varricchio NON era in Giappone, era a Roma, sapeva di quanto stava accadendo in Egitto a Giulio Regeni, ha avvisato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ma ....
Ma Varricchio con la nuova versione mette nei guai anche l'ex premier Matteo Renzi, che non ha mai fatto cenno nelle sue varie deposizioni al fatto che in quei giorni il suo consigliere diplomatico fosse assente dall'Italia, privandolo di una preziosa fonte di informazioni, consigli e iniziative diplomatiche.
"Se avessi saputo prima ..." diceva Renzi.
Possibile che a Matteo Renzi sia sfuggito un particolare così importante - l'assenza del suo consigliere diplomatico Varricchio - quando sia in Commissione Parlamentare sia al processo di Roma veniva interrogato su quando e cosa avesse saputo della vicenda di Giulio Regeni?
Se la Procura indagherà sulle affermazioni di Varricchio, non dovrebbe anche chiarire quelle fatte da Matteo Renzi?
Ma davvero prima del 31 gennaio Renzi non poteva sapere perché Varricchio era assente, era in Giappone, e nessuno di quei fannulloni della Farnesina lo aveva avvisato?
In sintesi, secondo la nuova versione, Varricchio era in Giappone fino al 31 gennaio 2016, perciò Renzi viene a sapere solo il 31 gennaio della scomparsa di Giulio Regeni ma non fa nulla fino al 3 febbraio ...
Manca all'appello la versione di Marco Minniti, che all'epoca aveva la delega di Palazzo Chigi per i servizi segreti. Ma forse era in Libia ...
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i.fan.
Key1: Varricchio keywords: Armando Varricchio, Omicidio Giulio Regeni, Matteo Renzi, Processo Regeni, Al Sisi, Egitto,
Date Created: 19/02/2025 20:07:14