La Super Variante Sudafricana Omicron. In Sud Africa è stato identificato il ceppo B.1.1.529 di SARS-COV-2 , risulta più contagioso della variante Delta e presenta 32 mutazioni della proteina spike in grado di aggirare le difese immunitarie naturali o procurate dai vaccini.
La variante sudafricana in tre settimane ha già sostituito la Delta come principale presenza tra i contagiati in Sudafrica e si teme che con altrettanta velocità possa diffondersi in altri paesi del mondo, prima che si alzino le barriere di protezione internazionale.
Gran Bretagna e Israele hanno bloccato i voli dal sud africa, mentre un caso di variante sudafricana sarebbe stato riscontrato ad Hong Kong.
Se i timori sulla variante sudafricana saranno confermati, si tratta di un durissimo colpo alle speranze o illusioni di poter risolvere la crisi pandemica di Covid-19 con l'uso massiccio dei vaccini.
Secondo il ricercatore Richard Lessells i prossimi giorni e settimane saranno fondamentali per determinare la gravità della variante sudafricana.
"Ciò che ci preoccupa di più è che questa variante potrebbe non solo avere una maggiore trasmissibilità, quindi diffondersi in modo più efficiente, ma potrebbe anche essere in grado di aggirare parti del sistema immunitario e la protezione che abbiamo nel nostro sistema immunitario".
Inoltre la variante si è diffusa soprattutto tra i giovani, quelli meno vaccinati e meno propensi alle restrizioni sanitarie.
In Italia non si è ancora avviata una ricerca del ceppo B.1.1.529 e quindi non è possibile affermare con certezza se la variante sia già presente tra i contagiati o meno.
Non essendoci stata nessuna allerta, soprattutto riguardo ai voli internazionali, è probabile che anche la sudafricana, come la precedente variante indiana (Delta) sia già "atterrata" in qualche aeroporto italiano.
Si prospetta un Super Christmas Lockdown contro la variante sudafricana B.1.1.529 ?
COVID-19: SOLO DRAGHI PENSA CHE SARA' UN NATALE NORMALE
"Per i vaccinati sarà un Natale normale" è la nuova "bugia a fin di bene" di Mario Draghi sulla pandemia di COVID-19, di cui aveva previsto due mesi fa una rapida fine.
Il virologo Mario Draghi non ne azzecca una.
Poche ore dopo aver illustrato in conferenza stampa le nuove misure anticovid, tra cui spicca il Super Green Pass in vigore per il periodo natalizio, azzardando la previsione che "per i vaccinati sarà un Natale normale", si sono susseguite alcune notizie che smentiscono l'ottimismo di facciata dell'inquilino di Palazzo Chigi.
La prima viene da Israele, il laboratorio a cielo aperto dove Pfizer da un anno sperimenta e anticipa strategie e vaccini anticovid. Una ricerca condotta su più di 80mila individui vaccinati ha rivelato che l'efficacia della doppia dose di vaccino inizia a ridursi dopo appena 3 mesi.
Lo studio è stato condotto tra maggio e settembre scorso e conferma le ipotesi che hanno supportato la decisione di procedere rapidamente alla terza dose di vaccino per tutta la popolazione, per scongiurare le gravi conseguenze di una quarta ondata di pandemia.
L'iniziativa israeliana avrebbe dovuto allertare tutti gli altri paesi che invece hanno tardato ad ammettere i rischi di un rilassamento delle misure di prevenzione coniugato alla minore efficacia del vaccino nel tempo.
All'inizio di ottobre scorso Mario Draghi parlava di "fine del tunnel" della pandemia di Covid ma dopo pochi giorni è stato smentito da quanto accadeva in altri paesi europei.
Nel tentativo di spronare alla vaccinazione i riluttanti è iniziata a circolare l'idea della "pandemia dei no-vax", gli unici a rischio di ammalarsi e morire ma capaci di contagiare i vaccinati. Non si voleva ammettere che la strategia del green pass aveva grosse e pericolose lacune. La certificazione verde si poteva ottenere anche con un tampone rapido entro 48 ore e senza certezza al 100%. Inoltre creava una eccessiva sicurezza abbassando o annullando gli altri livelli di precauzione, mascherine, distanziamento, igiene.
Tutti i governi europei hanno dovuto ammettere la gravità della situazione e reintrodurre restrizioni e divieti.
Il governo Draghi, per coprire l'errore precedente, si è inventato il Super Green Pass. E' semplicemente un green pass senza il sotterfugio dei tamponi, ma con ancora i dubbi sulla durata del periodo di validità, 6 - 9 ma certamente non 12 mesi.
Sarà necessario per accedere alle attività sociali e per viaggiare. Sarà rilasciato solo a chi è vaccinato con due o più dosi e a chi è guarito (da quanto tempo ??), non saranno più validi i tamponi di qualsiasi tipo.
Nel commentare l'introduzione del Super Green pass, fortemente voluto dal ministro Speranza, Mario Draghi lo ha però condito con la sua solita battuta superficiale e antiscientifica ma necessaria a sostenere l'economia natalizia. "Per i vaccinati sarà un Natale normale", niente restrizioni, niente rischi, andate e fate shopping a tutto spiano, viaggiate, mangiate, riunitevi, con il Super Green pass siete al sicuro. siete normali.
Ammesso che sia vero, e non lo è nemmeno per il più ottimista dei virologi, dopo poche ore la "normalità di Draghi" è stata scossa da una seconda brutta notizia: si sta diffondendo una nuova variante del Sars-CoV-2, proveniente dal Sudafrica, più contagioso della variante Delta e più resistente alle difese immunitarie / vaccini.
La nuova variante "Mu" si diffonde con grande velocità e nulla, per ora, può impedirle di viaggiare da un continente all'altro e di arrivare giusto in tempo per guastare le feste natalizie in Europa. Anche ai supervaccinati e ai possessori di Super Green Pass.
Checchè ne dica il virologo Mario Draghi, l'unico modo di passare un Natale senza preoccupazioni è quello di "non tornare alla normalità".
Vaccinarsi va bene, meglio se tre volte, ma ancora meglio se ci si astiene dal frequentare luoghi incerti e affollati, come i bar, ristoranti, centri commerciali, cinema, teatri, palestre, chiese, autobus, treni e aeroplani.
La stragrande maggioranza degli italiani già vaccinati, pur volendo, non riuscirà a fare la terza dose entro Natale e quindi sarà a rischio di contagiarsi per il venir meno dell'efficacia vaccinale.
Checché ne dica il virologo Mario Draghi, il quale è libero di pensare alla sua "normalità" senza invadere quella altrui.
i.fan.
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Date Created: 26/11/2021 07:25:54