Inizia ad imbrunire a Washington, quando arriva la notizia che il Comitato Elettorale del Michigan ha confermato il risultato a favore di Biden dandogli anche i 16 grandi elettori.
Poco prima i giudici della Pennsylvania avevano respinto uno dei tanti fasulli ricorsi presentato dai fasulli avvocati di Trump per invalidare il voto a lui sfavorevole.
Il riconteggio della Georgia aveva suonato la sveglia per tutti e la strategia del biscazziere si era gia' definitivamente sciolta come la tinta dei capelli del suo Rudy Giuliani.
Emily Murphy, capo del GSA, General Services Administration cioe' lo staff dei maggiordomi della Casa Bianca, ha appena finito di scrivere la lettera con cui autorizza lo sblocco dei fondi - 6 milioni di dollari - a favore del Presidente Eletto Joe Biden, un atto formale per iniziare la consegna delle chiavi del palazzo presidenziale, avviare la transizione dei poteri e consentire al nuovo team Dem di lavorare sui principali dossier.
La Murphy e' una funzionaria obbediente e affezionata di Donald Trump, che 4 anni fa l'aveva promossa al ruolo, ma dopo tre settimane di resistenza ha dovuto cedere alle evidenze non potendosi piu' sottrarre ai doveri d'ufficio, correndo il rischio di un'incriminazione.
Prima di spedire la lettera aveva ovviamente informato il biscazziere, che bofonchiando e twittando ne aveva preso atto.
"Voglio ringraziare Emily Murphy alla GSA per la sua costante dedizione e lealta' al nostro Paese", ha scritto Trump su Twitter. "e' stata molestata, minacciata e abusata e non voglio che questo accada a lei, alla sua famiglia o ai dipendenti della GSA. Il nostro caso continua CON FORZA, continueremo la buona battaglia, e credo che prevarremo!" "Tuttavia, nel miglior interesse del nostro Paese, raccomando a Emily e al suo team di fare cio' che deve essere fatto per quanto riguarda i protocolli iniziali e ho detto al mio team di fare lo stesso", ha aggiunto Trump.
Joe Biden e Kamala Harris non avevano atteso la lettera per iniziare a preparare il guardaroba presidenziale. La squadra di Biden da 48 ore aveva gia' preso forma con le nomine piu' pesanti, quella di Antony Blinken a Segretario di Stato, di Janet Jellen a Segretario al Tesoro e di John Kerry a capo della task-force sul cambiamento climatico. Tre nomi che danno l'idea - non certo brillante - della continuita' con l'establishment dell'era della Presidenza Obama, durante la quale Blinken era il vice di Kerry per gli affari esteri e la Jellen era stata nominata a capo della Federal Reserve, amica fedele di Wall Street.
Per terminare la telenovela iniziata il 3 novembre c'e' solo da aspettare che Donald Trump prepari gli scatoloni.
Lo fara' nel modo piu' astioso e lento possibile.
Continuera' a negare di aver perso, ma di essere stato vittima di una "gigantesca frode" organizzata da Biden. Aspettera' il voto formale dei Grandi Elettori che incoronera' Biden, previsto per il 14 dicembre. Non si fara' fotografare assieme al nuovo Presidente degli Stati Uniti sulle poltrone della Casa Bianca.
E' quasi certo che non partecipera' all'Inauguration Day del 20 gennaio 2021.
Sara' impegnato con i suoi avvocati a discutere la causa di divorzio di Melania, e le decine di indagini fiscali e giudiziarie che aspettavano la fine dei suoi unici, orribili 4 anni.