Vladlen Tatarsky era un "corrispondente militare" per conto dei russi.
Era molto seguito sui social media quando faceva propaganda descrivendo le imprese dell'esercito di Putin nel Donbass, con sottofondo "ammazzateli tutti".
E' morto per una bomba nascosta in un regalo, mentre in un caffé di San Pietroburgo (proprietà del macellaio Prigozhin) raccontava le sue storie contro l'Ucraina, in un club evento dal nome emblematico: "Cyberfront Z".
Tatarsky (vero nome Maxim Fomin) è stato vittima di un attentato, come Darya Dugina nell'agosto del 2022.
A riprova che il regime poliziesco di Putin soffoca il dissenso democratico ma subisce gli attacchi della resistenza ucraina nel cuore della Russia stessa.
La morte di Tatarsky sta provocando una strana reazione in Russia: amplifica lo sgomento e la rabbia per le migliaia di giovani russi morti nel fango gelido dell'Ucraina, aumenta la disillusione verso le "promesse di vittoria" da parte del regime e fa circolare anche nell'opinione pubblica più retriva e allineata il dubbio sulla convenienza a proseguire una guerra criminale e disastrosa contro l'Ucraina.
Questo è esattamente il vero obiettivo dell'attentato a Vladlen Tatarsky, al di là della retorica di regime.
Poche ore dopo l'esplosione che ha ucciso Tatarsky, una giovane donna è stata arrestata a San Pietroburgo indiziata di aver consegnato la statuetta di gesso imbottita di tritolo che ha provocato la morte del blogger russo.
Si tratta di Daria Trepova
... Venerdì scorso Daria è arrivata con una valigia a San Pietroburgo, dove ha affittato una casa sulla 4a linea dell'isola Vasilyevsky ...
Trepova ha detto che era venuta a San Pietroburgo per lavoro e uno di questi giorni sarebbe finalmente volata via dalla Russia.
da Novaya Gazeta EU
A San Pietroburgo, l'odioso blogger-"voenkor" Vladlen Tatarsky è stato fatto saltare in aria. I propagandisti Z cominciarono a preoccuparsi della loro sicurezza
"Con l'accusa di aver commesso un crimine, si cerca una giovane donna sconosciuta, che ha dato al defunto un regalo sotto forma di una statuetta di gesso.
All'interno del gesso c'era un ordigno esplosivo improvvisato radiocomandato (IED) con una capacità da 100 a 200 grammi in equivalente TNT. Lo IED apparentemente è stato attivato dopo che l'attentatore, dopo aver consegnato il regalo, ha lasciato in fretta il caffè ", ha detto l'interlocutore dell'agenzia.
i.fan.
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Date Created: 03/04/2023 08:03:52