Turchia, Erdogan arresta tutta Istanbul e il sindaco Ekrem Imamoglu


Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il più popolare oppositore al regime di Erdogan in Turchia, è stato arrestato assieme ad altre centinaia di persone con accuse generiche di "corruzione". A Istanbul vietata ogni manifestazione, l'esercito nelle strade

Turchia, Erdogan arresta il sindaco Ekrem Imamoglu
Turchia, Erdogan arresta il sindaco Ekrem Imamoglu

i.fan. - 19 Marzo 2025 ID: 4640

Nessuno, in nessuna parte del mondo, dovrebbe mai mettere le mani sul fuoco sull'onestà di un qualsiasi rappresentante politico, di maggioranza o di opposizione, simpatico o antipatico che sia.

 

Il rapporto di credibilità e trasparenza tra cittadini e partiti politici è stato spesso frantumato da scoperte incredibili di scandali, malaffari, conflitti di interessi, retorica di facciata.

Se nei regimi dittatoriali nessuno si scandalizza per gli scandali dei governanti, nelle democrazie o pseudotali c'è ancora chi ci rimane molto male nello scoprire la corruzione dei propri beniamini eletti.

 

Quanto sta accadendo in Turchia con l'arresto del sindaco di Istanbul, ed esponente di spicco dell'opposizione a Erdogan, può rientrare in quei casi di amara scoperta da parte degli elettori, e di insperato motivo di propaganda per il regime.

 

Ekrem İmamoğlu potrebbe davvero aver messo in piedi, nel corso degli anni, una rete affaristica, di scambio e corruzione, di cui si è servito per arrivare al potere. Avrebbe potuto prendere la scorciatoia e candidarsi direttamente nel partito di Erdogan, che utilizza corruzione e malaffare da decenni stando al potere.

 

Ma sulle accuse che la Procura muove al sindaco Imamoglu gravano le ombre del regime di Erdogan.

 

Da oltre 10 anni la magistratura è stata completamente assoggettata al potere politico del governo, i giornalisti scomodi sono stati arrestati, i giornali scomodi sono stati chiusi, Polizia ed Esercito sono sotto il ferreo controllo del regime.

Le elezioni sono ampiamente condizionate e manipolate.

Gli unici che resistono al regime sono i sindaci delle città più importanti, Istanbul e Ankara, forti dell'ampio consenso popolare ricevuto dagli elettori.

 

Ieri Imamoglu era stato privato del titolo di laurea, condizione necessaria per potersi candidare alle elezioni presidenziali, e proprio tra una settimana il sindaco di Istanbul sarebbe stato nominato ufficialmente come sfidante del "Sultano" nelle prossime elezioni presidenziali.

 

Erdogan aveva cercato in passato in tutti i modi di riprendersi il governo delle metropoli più rappresentative ed importanti, sapendo che sono trampolini di lancio per gli incarichi di vertice,  ma finora non c'era riuscito.


Lo scandalo "misterioso" e l'arresto di Imamoglu gli consentono di rimuovere gli ultimi ostacoli per riprendersi le due capitali turche e azzerare i principali contendenti alle prossime sfide elettorali.

 

Per questo, pur non escludendo nulla, l'arresto di Imamoglu e di altre decine di rappresentanti politici e civili ha l'aria di essere una montatura repressiva piuttosto che un'indagine coraggiosa della magistratura.

 

A favore di Erdogan gioca anche il clima internazionale, la necessità di utilizzare la Turchia come contrappeso di Israele In Medio Oriente e di Putin in eventuali accordi di spartizione dell'Ucraina.

 

Il momento è favorevole per il dittatore turco per regolare i conti con quel che resta dell'opposizione, anche creando persecuzioni scandalistiche per delegittimare e screditare gli oppositori.

 


 

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il più popolare oppositore al regime di Erdogan in Turchia, è stato arrestato assieme ad altre centinaia di persone con accuse generiche di "corruzione".

 

A Istanbul vietata ogni manifestazione, esercito e polizia occupano le strade e i punti nevralgici della città.

 

Secondo le ultime notizie nell'ambito di una indagine giudiziaria avviata nei confronti della Municipalità metropolitana di Istanbul, sono stati emessi mandati di cattura per 106 sospettati, tra cui il sindaco Ekrem İmamoğlu, Murat Ongun, Tuncay Yılmaz, Fatih Keleş ed Ertan Yıldız.

 

I sospettati sono stati arrestati in operazioni simultanee. Il sindaco Ekrem İmamoğlu, la cui casa è stata perquisita, è stato portato al Dipartimento di Polizia di Istanbul.

 

 

DICHIARAZIONE DI IMAMOĞLU

Il presidente della municipalità di Istanbul (sindaco)  Imamoğlu ha condiviso le immagini relative alla perquisizione avvenuta nella sua residenza.

 

In connessione da casa sua, İmamoğlu ha dichiarato:

 

"Mi dispiace dirlo, i miei amati poliziotti, che stanno cercando di usurpare la volontà della nostra nazione, hanno usato le forze di sicurezza di questo paese come strumenti per questo male e hanno radunato centinaia di poliziotti alle porte delle case di 16 milioni di abitanti di Istanbul.

 

Ci troviamo di fronte a una grande tirannia.

Ma voglio che sappiate che non mi arrenderò. Vi amo tutti molto, mi affido alla nazione. Fate sapere a tutta la mia nazione che sarò saldo.

Continuerò a combattere contro quella persona e la sua mente che usa la giustizia come un apparato".

Ecco l'impronta indelebile di Erdogan sugli arresti a Istanbul

 

Nell'ambito dell'operazione di polizia ordinata dalla Procura generale di Istanbul, il giornalista İsmail Saymaz è stato arrestato con l'accusa di avere legami con gli imputati degli eventi di Gezi Park, di aver avuto un ruolo attivo nelle proteste e di aver "tentato di aizzare i cittadini contro le forze dell'ordine" (ovvero il regime di Erdogan) "fornendo informazioni false sui social media".

 

Le proteste di Gezi Park e la repressione del regime

 

 


 

Il sindaco della municipalità metropolitana di Ankara, Mansur Yavaş, ha affermato: "Tutti coloro che difendono lo stato di diritto, la democrazia e la volontà del popolo in questo Paese dovrebbero sapere che questi attentati contro un sindaco eletto non sono mai e poi mai accettabili".

 

 

L'arresto di Imamoglu avviene un giorno dopo che l'Università di Istanbul gli ha revocato il titolo accademico, requisito minimo per candidarsi alla presidenza turca.

 

Oltre a Imamoglu, l'università turca ha revocato le lauree di circa 40 persone, adducendo come causa "irregolarità amministrative".

 

Imamoglu è un politico del principale partito di opposizione e la semplice revoca del suo titolo gli impedisce di candidarsi alla presidenza della Turchia e di opporre Erdogan alle elezioni. Lui e i suoi collaboratori hanno respinto le accuse di irregolarità riguardanti il ​​suo titolo accademico.

 

Imamoglu, 53 anni, è un membro del Partito Kemalista (CHP), a cui è stato impedito di candidarsi alla presidenza della Turchia alle ultime elezioni a causa di procedimenti legali nei suoi confronti.

Secondo il CHP, il procedimento è stato motivato politicamente perché il presidente Erdogan lo considera una minaccia al suo governo.

 


 

i.fan.


Key1: Imamoglu keywords: Ekrem Imamoglu, Erdogan, Istanbul, Turchia,

Date Created: 19/03/2025 07:22:34


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