Secondo la nuova versione fornita dalla Casa Bianca dopo l'abbattimento del supertecnologico drone militare da 120 milioni di dollari mentre spiava il territorio dell'Iran, Donald Trump avrebbe fermato la macchina da guerra 10 minuti prima che partisse l'attacco. "Ho chiesto ad un generale quanti morti sarebbero stati causati dal bombardamento - 150 e' stata la risposta - e ho deciso che era sproporzionato rispetto alla distruzione di un aereo senza uomini a bordo". Tutto il mondo e' stato informato di questo gesto di grande umanita' - probabilmente verra' utilizzato per candidarlo al premio Nobel per la Pace - da parte di colui che si e' sempre opposto a bloccare la vendita di armi all'Arabia Saudita che le utilizza da anni per bombardare lo Yemen facendo decine di migliaia di vittime civili. Per non parlare delle sofferenze causate alla popolazione civile dell'Iran dall'embargo di cibo e medicinali imposto da Trump un anno fa. Ecc ecc ecc.. Ci immaginiamo la faccia triste e preoccupata del biscazziere americano mentre viene tormentato dal dubbio di sganciare tonnellate di bombe che potrebbero causare 150 vittime innocenti, e alla fine, 10 minuti prima dell'inferno, viene illuminato dalla Bonta'. No, avra' pensato Donald, America non e' First di fronte all'immenso valore della vita umana, anche quella di miseri musulmani. Poche ore dopo ha telefonato al suo amico MBS, il macellaio saudita che ha fatto tagliare a pezzi il giornalista Khashoggi, per convincerlo a diventare buono. Sara' questa la barzelletta che le diplomazie di tutto il mondo si racconteranno al prossimo G20 di fine giugno? Perche' Trump Non Ha Attaccato (per ora) l'Iran