Trump costretto alla marcia indietro, sospesi tutti i dazi per 90 giorni tranne che per la Cina
Dopo gli insulti per Donald Trump arriva la marcia indietro. La Casa Bianca ha annunciato che i previsti "dazi reciproci" annunciati da Trump nel Liberation Day di sette giorni fa, sono "sospesi per 90 giorni per consentire le trattative bilaterali in corso". Solo la Cina è esclusa da questa sorta di moratoria.
Era l'annuncio che si accingeva a fare Bessent pochi giorni fa per essere poi smentito dallo stesso Trump, che nel frattempo si è divertito ad insultare tutti.
Si tratta di una marcia indietro, e non di una vittoria di Trump.
Una marcia indietro causata dalle forti e non più velate critiche alla guerra dazi provenienti dalle stesse fila dei trumpiani. La critica più clamorosa l'ha fatta Elon Musk, che ha dato del cretino al consigliere economico di Trump Navarro e quindi indirettamente ha dato del cretino al suo boss. Ma anche il mondo dei banchieri e dei finanziatori repubblicani è entrato in subbuglio. Alla Camera alcuni deputati repubblicani minacciano di votare assieme ai democratici per impedire che il presidente decida da solo sui dazi e per ripristinare quindi il controllo del Congresso sulla materia.
Secondo alcuni analisti finanziari il colpo di grazia è arrivato con il crollo dei Titoli di Stato USA, oltre a quello di Wall Street.
La svendita del mercato obbligazionario ha probabilmente costretto Trump a rinviare di 90 giorni l'introduzione dei dazi: ex stratega capo di JP Morgan
"Quando il mercato obbligazionario è crollato, è crollata anche tutta la loro narrazione"
Trump ovviamente nega e canta vittoria, tra le macerie del gigantesco incendio economico e politico che ha provocato, come Nerone.
In un video-turpiloquio Nerone Trump si eccita e lancia battute volgari sui leader che lo vogliono incontrare per "kissing my as.."(baciargli il cu..) e trattare sui dazi.
Come farà Giorgia Meloni ad incontrare Trump tra pochi giorni senza essere sospettata di ?
E' l'ora dello show di Donald Nerone Trump.
Si presenta ad una cena di repubblicani devoti e si scatena nella performance a lui più congeniale: il turpiloquio e la volgarità cinica e cattiva.
Fuori dalla sala piena di gentiluomini e gentildonne che applaudono il turpiloquio di Trump, il mondo brucia tra guerre militari e guerre economiche.
Ce ne sarebbe abbastanza per rendere tristi e preoccupati tutti i presenti nella sala, ma c'è Trump a tenere su il morale con un turpiloquio che lo consacra per sempre sull'altare della follia neroniana.
A una cena di raccolta fondi per il partito repubblicano, poche ore prima dell’entrata in vigore dei dazi «reciproci» alla mezzanotte americana (le 6 del mattino in Italia), il presidente degli Stati Uniti ha parlato dei Paesi stranieri che vogliono trattare con lui sui dazi: «Questi Paesi ci chiamano, mi baciano il cu.., stanno morendo dal desiderio di fare un accordo».
Trump ha descritto i leader stranieri come pronti a tutto pur di evitare i dazi, facendone una specie di imitazione: «Per favore, per favore signore, fai un accordo. Farò qualunque cosa signore». Il presidente americano ha aggiunto che sono i Paesi stranieri che «vogliono fare un accordo con noi», mentre gli Stati Uniti «non hanno necessariamente» bisogno di accordi e sono «contenti come sono». Ha sottolineato: «So quel che diavolo sto facendo».
E' lo stesso stile con cui pretende di rubare Gaza ai palestinesi e la Groenlandia agli innuit; dichiara che il Canada è una propaggine degli Stati Uniti, tradisce Zelenski e la resistenza ucraina, e tutti i paesi del mondo (tranne la Russia e la Corea del Nord) incolpandoli di parassitismo perché non pagano dazi o non gli cedono le proprie ricchezze.
Non ci sarebbe nulla più da aggiungere per descrivere il delirio neroniano di Trump. Tutti iniziano a prendergli le misure, persino il suo grande elettore Elon Musk lo ha definito "un idiota" anche se ufficialmente era rivolto al consigliere economico di Trump Navarro grande sostenitore dei dazi.
Ma per la proprietà transitiva è apparso evidente a tutti che Musk si riferiva a Trump quando parlava di idiota.
E per la stessa proprietà quell'epiteto era rivolto anche a lui, che ha contribuito non poco a farlo eleggere.
Dopo aver sbeffeggiato i leader politici che lo chiamano per avviare trattive sui dazi, affermando che fanno la fila per "kissing my as..", ci sarebbe da aspettarsi che le trattative si interrompano almeno per dare il tempo a Nerone Trump di rientrare nei panni di presidente degli USA e uscire da quelli di buffone di corte.
L'attesa potrebbe essere lunga, stando alle raffiche di idiozie e minacce, e ritorsioni soprattutto contro la Cina, che il biscazziere di Mar-a-Lago spara ad ogni ora.
Quindi sarebbe il caso che il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni non si affretti a recarsi a Washington per incontrare Trump.
Potrebbe essere inserita nel novero di quelli che fanno la fila per baciargli il cu.., e questo ai cittadini italiani - patrioti o meno - non fa molto piacere.
i.fan.
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Date Created: 09/04/2025 19:28:53