In un post di due anni fa rilanciavo la proposta di un gruppo di ricercatori per combattere i cambiamenti climatici causati dalla CO2: piantare un trilione di alberi.
Dopo 2 anni alla COP26 di Glasgow si rispolvera l'idea di mille miliardi (un trilione) di alberi e fermare la deforestazione entro il 2030. Troppo tardi.
Si sarebbe potuto evitare di perdere tempo prezioso per accorgersi che le foreste bruciano perchè è l'uomo che sottrae terra fertile agli alberi per estendere coltivazioni intensive e allevamenti, causando la perdita di una delle trappole di CO2 più importanti e naturali.
La proposta fatta a Glasgow giunge con notevole ritardo e con pochi dettagli tecnici. Sembra più una pezza a buon mercato messa per nascondere il fallimento sugli obiettivi di riduzione dei combustibili fossili.
Anche per questo a Glasgow hanno sfilato in centomila per denunciare i blah blah blah dei governanti un pò lenti a comprendere.
Piantare Alberi per Salvare il Clima della Terra
Una ricerca scientifica dimostra che in pochi anni si puo' ridurre l'anidride carbonica su scala mondiale piantando alberi in terreni abbandonati.
i.fan. - 5/7/2019
Non c'e' bisogno di aspettare il 2030 o addirittura il 2050 per invertire il drammatico trend dei cambiamenti climatici causati dalle emissioni di anidride carbonica e altri gas "serra".
E non serve nemmeno spendere i trilioni di dollari previsti dagli accordi di Parigi o da altre iniziative.
E' sufficiente piantare un trilione di alberi entro i prossimi 5 anni, con una spesa complessiva di 300 milioni di dollari.
Una ricerca scientifica pubblicata da Science dimostra infatti che piantare alberi puo' essere un metodo molto piu' veloce e conveniente per "sequestrare" la CO2 presente nell'aria, immagazzinandola nei tessuti organici delle piante, come del resto ha sempre fatto la Natura da miliari di anni.
La ricerca stima che un programma di riforestazione mondiale potrebbe rimuovere i due terzi di tutte le emissioni che dovrebbero essere eliminate tra quelle rilasciate nell'atmosfera da attivita' umane, per ridurre il surriscaldamento globale, una cifra che gli stessi scienziati descrivono come "strabiliante".
L'analisi ha rilevato che ci sono 1,7 miliardi di ettari di terra senza alberi su cui possono crescere naturalmente tonnellate di alberi autoctoni. Si tratta di circa l'11% di tutta la terra ed e' equivalente alle dimensioni degli Stati Uniti e della Cina messi insieme.
Le aree tropicali potrebbero avere il 100% di copertura vegetale, mentre altre sarebbero piu' scarsamente coperte, il che significa che in media circa la meta' dell'area sarebbe sotto la chioma degli alberi.
Nel calcolo gli scienziati hanno escluso i terreni utilizzati per scopi agricoli e le aree urbane. Ma hanno incluso anche una parte dei pascoli, sui quali i ricercatori affermano che piantando alcuni alberi si possono portare benefici a pecore e bovini.
"Questa nuova valutazione quantitativa mostra che il ripristino forestale non e' solo una delle nostre soluzioni per i cambiamenti climatici, e' in assoluto la migliore", ha affermato il prof. Tom Crowther dell'universita' svizzera ETH Zurich, che ha guidato la ricerca.
"Quello che mi colpisce e' la scala del fenomeno. Sapevo che il rimboschimento sarebbe stato tra le prime 10 soluzioni attivabili, ma e' in modo schiacciante la piu' potente di tutte le altre soluzioni di cambiamento climatico proposte ". "Il ripristino delle foreste rimane tra le strategie piu' efficaci per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
E' stata fatta una mappa della potenziale copertura di alberi globale per dimostrare che potrebbero esistere 4,4 miliardi di ettari coperti dalle chiome degli alberi nel clima attuale.
Escludendo gli alberi esistenti e le aree agricole e urbane, abbiamo scoperto che c'e' spazio per ulteriori 0,9 miliardi di ettari di copertura della chioma, che potrebbero immagazzinare 205 gigatonnellate di carbonio in aree che sosterrebbero naturalmente boschi e foreste. Cio' evidenzia che il ripristino globale degli alberi rappresenta la soluzione di cambiamento climatico piu' efficace fino ad oggi.
Tuttavia, i cambiamenti climatici altereranno questa potenziale copertura degli alberi. Stimiamo che se non riusciremo a deviare dalla traiettoria attuale, la copertura globale potrebbe ridursi di circa 223 milioni di ettari entro il 2050, con la stragrande maggioranza delle perdite che si verificano nei tropici."
Bisogna fare subito, non c'è più tempo da perdere.
i.fan.
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Date Created: 06/11/2021 22:32:10