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Strage di Hamas, a Gaza Israele Passa DALLA RAGIONE AL TORTO


i.fan. - 23 Ottobre 2023 - aggiornato il 24/10/2023 19:24:36 ID: 3971


Due settimane dopo l'attacco terroristico di Hamas, Netanyahu trasforma il diritto di Israele a difendersi nella licenza di uccidere migliaia di palestinesi, provocando la reazione nel Mondo


PARANOIA ISRAELE, ANCHE GUTERRES SEGRETARIO ONU E' UN PRO-HAMAS


24 ottobre - Guterres ha detto parole di buon senso su Gaza e sulla Palestina, mentre Israele e Netanyahu sono in piena paranoia e fanno il gioco di Hamas.

"Gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla ... il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione ... anche se le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas ... i terribili attacchi di Hamas non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese ..."


Per aver pronunciato queste parole, pacifiche e condivise dalla maggioranza dell'opinione pubblica mondiale, il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres si è guadagnato gli insulti da parte dei ministri del governo Netanyahu. L'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan chiede le dimissioni del segretario Guterres, mentre il ministro degli Esteri Eli Cohen farnetica "Non incontrerò il segretario generale dell'Onu. Dopo il 7 ottobre non c'è spazio per un approccio equilibrato".


 

La paranoia israeliana ha colpito persino la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, criticata dai media di Tel Aviv per aver eluso una domanda sulla preoccupazione crescente per le manifestazioni di antisemitismo negli USA.

Lunedì un giornalista ha chiesto a Jean-Pierre durante una conferenza stampa: “Qual è il livello di preoccupazione [del presidente degli Stati Uniti Joe Biden] in questo momento riguardo al potenziale aumento dell’antisemitismo alla luce di tutto ciò che sta accadendo in Israele?”

L'addetto stampa ha risposto affermando: “Guarda, non abbiamo visto minacce credibili. So che ci sono sempre state domande su minacce credibili. E quindi, voglio solo assicurarmi che sia là fuori. Ma guarda, i musulmani e coloro che sono percepiti come musulmani hanno subito un numero sproporzionato di attacchi alimentati dall’odio”.
A Jean-Pierre è stato anche chiesto delle proteste anti-israeliane che si stanno svolgendo nei campus universitari negli Stati Uniti, con un giornalista che ha chiesto “il presidente considera le proteste e i sentimenti anti-israeliani nei campus universitari come antisemitismo?”
L'addetto stampa ha risposto: “Non entrerò nel merito di ciò che sta accadendo in tutto il paese nelle diverse università. Non entrerò nei dettagli”.

“Una protesta pacifica fa davvero parte della nostra democrazia, affinché le persone possano esprimere i propri sentimenti. Il presidente è stato molto chiaro nel voler assicurarsi che gli ebrei americani, gli arabi americani e i musulmani siano protetti qui".

Questa risposta non è piaciuta ai media israeliani e ai rabbini oltranzisti.

Il rabbino Abraham Cooper, direttore di Global Social Action presso il Centro Simon Wiesenthal, ha invitato Jean-Pierre ad affrontare il crescente antisemitismo negli Stati Uniti, dicendo: “In un momento in cui l’antisemitismo e l’odio crescono su entrambe le sponde dell’Atlantico; e mentre gli ebrei di tutto il mondo sono in profondo lutto per l’omicidio di massa di ebrei innocenti da parte dei terroristi di Hamas, esortiamo la segretaria stampa Karine Jean-Pierre a rispondere alla domanda che le è stata posta riguardo all’aumento dell’antisemitismo”.

Cooper si è offerto di inviare all'addetto stampa le statistiche sull'aumento degli episodi di antisemitismo negli ultimi 10 giorni.


Forse la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, per non essere accusata di essere filopalestinese, avrebbe dovuto specificare che i bambini israeliani uccisi da Hamas sono più innocenti di quelli palestinesi uccisi dalle bombe israeliane?



 

L'ultima paranoia del governo Netanyahu ha preso di mira Greta Thunberg, "colpevole" di aver diffuso in Rete un post di solidarietà con i palestinesi di Gaza

Le agenzie informano che Israele mette al bando Greta Thunberg per il post su Gaza

Greta Thunberg non avrà più accesso alle aule scolastiche d'Israele e il ministero dell'Istruzione rimuoverà ogni riferimento alla giovane attivista per il clima dopo il post da lei pubblicato nel fine settimana di solidarietà con Gaza.

`Stay with Gaza´, il messaggio della Thunberg e di altre attiviste nella foto pubblicata sabato on line. «Hamas è un'organizzazione terroristica responsabile dell'omicidio di 1.400 israeliani innocenti, inclusi bambini, donne e anziani, e ha rapito oltre 200 persone a Gaza», ha ricordato il ministero dell'Istruzione in una nota pubblicata su X e ripresa dal Jerusalem Post. «Questa posizione la squalifica dall'essere un modello educativo e morale, e non è più idonea a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani».

 

L'episodio dimostra come la situazione psico-politica in Israele stia prendendo una piega molto brutta, alimentando un clima di vendetta totale e indiscriminata verso chiunque metta in dubbio l'operato del governo e dell'esercito.

E' il frutto di anni di regime Netanyahu, di divisioni profonde e di una incapacità di immaginare soluzioni diverse dall'uso brutale della forza.

L'ideologia della vendetta ha preso il sopravvento sul legittimo diritto alla difesa e alla legittima punizione dei terroristi di Hamas.

L'ottusità dei politici israeliani li porta a non capire che le critiche di una Greta Thunberg sono piume in confronto alla rabbia che monta tra le nuove generazioni nei confronti di Israele per quello che sta facendo contro la popolazione di Gaza.

Persino il mite Josep Borrell , Alto rappresentante Ue per la politica estera, ha avuto parole di critica verso l'operato israeliano: «Sosteniamo la soluzione dei due Stati e riteniamo che il diritto alla difesa, come qualsiasi diritto, abbia dei limiti e i limiti sono il diritto internazionale. Lo abbiamo detto più volte e lo ripetiamo ancora. Ciò significa in particolare che non è possibile tagliare l'acqua e l'elettricità per la popolazione civile»...«Non si ottiene la pace per il futuro infliggendo ai bambini di Gaza le stesse sofferenze subite da quelli israeliani (ad opera di Hamas)».


 


 

Due settimane dopo l'attacco terroristico di Hamas che ha provocato la morte di 1400 israeliani e la presa in ostaggio di altri 200, il sentimento di solidarietà che in tutto il mondo aveva idealmente abbracciato il popolo di Israele si sta trasformando in una presa di distanza dai bombardamenti contro la popolazione civile palestinese, costretta ad un feroce assedio senza acqua, cibo, elettricità, con decine di migliaia di persone intrappolate che vagano tra le macerie in un paesaggio di morte e distruzione.

 

Giorni e notti di bombardamenti incessanti, quartieri rasi al suolo, più di seimila morti palestinesi di cui quasi la metà bambini, non bastano a saziare la sete di vendetta dell'opinione pubblica israeliana?

 

No, rispondono i generali e i ministri del governo Netanyahu. "Non ci sarà tregua fintanto che i terroristi di Hamas non saranno stati eliminati o costretti a fuggire fuori dalla Striscia di Gaza".

Quindi invasione, da terra, da mare e da cielo. Trecentomila soldati israeliani mobilitati per scovare e uccidere ventimila miliziani di Hamas, dentro il calderone di Gaza City dove si ammassano ancora centinaia di migliaia di civili.


E' un obiettivo agghiacciante, irrealizzabile, folle. Perchè questo obiettivo, legittimo su un piano astratto, implica tempi e modi che prefigurano un setacciamento militare costante per mesi e mesi, violenze, morti, distruzione. Per la popolazione civile palestinese un supplizio che sconfina nel crimine di guerra e nella pulizia etnica.

 

Gli israeliani stanno facendo di tutto per perdere la solidarietà del mondo intero, non solo verso le vittime del massacro perpetrato da Hamas ma delle stesse ragioni di sicurezza invocate giustamente da Tel Aviv.


L'onda anti israeliana, diversa dall'antisemitismo ideologico, non riguarda solo il mondo arabo, dove pure si era in parte stemperato.


Le piazze delle capitali europee, dell'Africa non musulmana, dell'America Latina e dell'America di Biden si sono riempite di cortei che chiedono la fine dei bombardamenti e delle sofferenze per i palestinesi di Gaza.

La cieca folle ideologia di vendetta sproporzionata di gran parte dello schieramento politico israeliano accomuna le manifestazioni di solidarietà verso chi è bombardato ai terroristi di Hamas. Netanyahu e soci pretendono che nessuno abbia il diritto di criticare la risposta militare israeliana, o di sollevare dubbi sul comportamento di Tel Aviv nei confronti di Gaza dal 2006 in poi.

Al popolo israeliano e ai suoi governanti non interessa la solidarietà del mondo verso le loro ragioni. Pretendono una cieca adesione ad ogni decisione e ad ogni iniziativa, pena la scomunica per antisemitismo.


Il mondo ha paura di quello che è accaduto e di ciò che potrebbe accadere in Medio Oriente.


Dietro le sofferenze dei palestinesi, il regime tirannico di Teheran è già pronto a strumentalizzare e ad incendiare il mondo arabo. I gruppi del terrorismo islamista fanno propaganda e proseliti. Nessuno sembra in grado di governare l'incendio che si sta sviluppando attorno e dentro la Striscia di Gaza.

Joe Biden, pur intuendone l'estrema pericolosità, non sa come fermare la baldanza criminale di Netanyahu. 

I palestinesi hanno dato il potere ad Hamas, gli israeliani hanno dato il governo a Netanyahu. Perciò non c'è da meravigliarsi che la guerra sia l'unica alternativa in atto.


 

i.fan. twitter: menoopiu


Key1: Gaza keywords: Guerra di Gaza, Israele, Hamas, Netanyahu, Greta Thunberg, Medio Oriente, Palestina,

Date Created: 23/10/2023 21:41:35


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