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Carlos Tavares - John Elkann

Stellantis, esempio di capitalismo scandaloso e fallimentare


ifan - 3 dicembre 2024 - aggiornato il 03/12/2024 07:01:01 ID: 4502


Il boss di Stellantis Carlos Tavares se ne va per aver raggiunto il pieno fallimento. Perciò si merita una buonuscita di 100 milioni, mentre le fabbriche in Italia chiudono e le auto Stellantis restano invendute


Il boss di Stellantis Carlos Tavares se ne va per aver raggiunto il pieno fallimento. Perciò si merita una buonuscita di 100 milioni di euro, mentre le fabbriche in Italia chiudono, gli operai licenziati e le auto Stellantis restano invendute.

 

Uno scandalo, sotto tutti i punti di vista. Il gruppo automobilistico Stellantis  da 4 anni guidato da Carlos Tavares, stipendio di 25 milioni l'anno più bonus, è sull'orlo del fallimento per mancanza di vendite.

Le auto Stellantis in Europa significano Fiat e Peugeot, modelli improponibili, costosi, inutili, soprattutto nella versione elettrica.

 

Il piano industriale di Tavares ha distrutto quello che c'era 4 anni fa, in un mercato che si è fatto ancora più competitivo ed incerto, sono andate perse le speranze di lavoro per migliaia di operai ed impiegati, senza contare l'indotto di altre decine di migliaia.

 

Il titolo del Corriere della Sera del 2 dicembre è una sintesi perfetta dello scandalo Stellantis.

 

Tavares, il disastro Stellantis e la buonuscita da 100 milioni: dalle auto invendute all’elettrico che non c’è, tutti gli errori


Magazzini pieni di auto invendute negli Usa dove il rapporto con il sindacato è sempre teso. Quote di mercato in regressione, valore in Borsa precipitato. E la vendita di Comau

 

 

Quello che fa più notizia e rabbia, poche ore dopo l'annuncio dell'abbandono del CEO, è la cifra della buonuscita che contrattualmente gli verrà concessa: 100 milioni di euro!

 

Perché un'azienda dove il salario medio di un lavoratore non supera i 30mila euro annui dovrebbe regalare 100 milioni al manager che ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare in 4 anni? Dove sono gli azionisti di Stellantis? dove si nasconderanno i membri del consiglio di amministrazione che hanno sottoscritto l'accordo? perché non interviene la magistratura a fare chiarezza sullo scandalo? e i politici di governo e di opposizione, dopo aver fatto finta di gridare allo scandalo, cosa faranno per salvare i posti di lavoro degli operai sotto ricatto? quali strumenti legislativi, che non siano i soliti sussidi con il denaro dei contribuenti, hanno realizzato per impedire lo scempio di Tavares?


Cosa aspettano gli eredi della famiglia Agnelli a farsi da parte definitivamente dopo decenni di scelte ottuse e speculative?

 

L'auto è in crisi, come dimostra anche il caso Volkswagen, per il semplice motivo che ce ne sono troppe e molte costano più del ragionevole.

L'auto elettrica avrebbe avuto bisogno di un contesto diverso per sostituire le auto a combustibile, mentre invece si è pensato solo ad aggiungerle all'offerta tradizionale, in uno scenario in cui primeggiano le produzioni a basso costo dell'Europa orientale, della Cina e dell'India.

Ma Stellantis, per merito di Tavares e degli azionisti di maggioranza (eredi Agnelli e Peugeot), è riuscita comunque a fare molto peggio di altre aziende automobilistiche.

 

Da 50 anni la FIAT, ora Stellantis, ricatta l'Italia chiedendo denaro pubblico per produrre auto mediocri con costi elevati.

Qualcuno dovrebbe interrogarsi e dare una risposta credibile al paradosso che il caso Stellantis pone alle politiche industriali dei governi italiani: come è possibile produrre le auto più costose d'Europa con i salari operai italiani più bassi rispetto a tutti gli altri paesi?

 

Bloccare la buonuscita da 100 milioni di Tavares non è nelle facoltà del governo italiano, poichè si tratta di un'azienda con sede amministrativa e fiscale all'estero, e non servirebbe di certo a salvare Stellantis e l'industria dell'auto, ma sarebbe il preliminare doveroso per iniziare a mettere ordine in una situazione sindacale e sociale complicata in Italia e nel resto d'Europa.

 

Sui giornali del gruppo GEDI (La Repubblica e La Stampa) di proprietà di Exor (Agnelli/Elkann) la notizia delle dimissioni di Tavares viene quasi nascosta e della buonuscita di 100 milioni non se ne parla.

Il rapporto tra la sinistra riformista e la FIAT è sempre stato uno dei nodi più opachi e controversi della politica italiana dai tempi di Berlinguer in poi. L'illusione del liberalismo di poter riformare il capitalismo familiare, delle grandi famiglie, è costata denaro e sacrifici operai enormi, e si ripropone puntualmente ad ogni lustro.

Il caso Stellantis è uno scandalo che nasce da lontano e continuerà ad inquinare la società e i governi a venire.


Il PD di Schlein è avvisato.

ifan twitter: menoopiu


Key1: Stellantis keywords: Stellantis, Carlos Tavares, John Elkann, Fiat, Peugeot, Italia, capitalismo,

Date Created: 03/12/2024 06:36:43


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