Mi sono imbattuto per caso in un video del marzo 2014 con Michele Santoro, Servizio Pubblico, che ascoltava senza battere ciglio un ex soldato russo reduce dalla Cecenia diventato scrittore parlare di geopolitica, giustificare l'invasione della Crimea, della guerra in Cecenia, di quella possibile in Ucraina e di Putin.
Ora Santoro si arrabbia con Zelensky e con chi lo aiuta a difendersi, anche inviandogli le armi, partecipa giorno e notte ai talk show e crea eventi mediatici "per la Pace in Ucraina" con la sua numerosa schiera di amici e ammiratori.
Santoro è molto preoccupato per le partite IVA, per la pace, per i disoccupati. Si arrabbia anche con Cecilia Sala e con Rula Jebreal, che provano a spiegargli le ragioni della resistenza ucraina.
Santoro sovrasta chiunque non aderisca alla sua tesi: l'Ucraina la smetta di difendersi, consegni il Donbass, e Odessa a Putin, si accontenti di quello che gli rimane, faccia atto di disarmo e sottomissione alla Russia per i prossimi 50 anni e la smetta di non farci dormire la notte per paura di una guerra nucleare.
La storia di Michele Santoro, le capacità retoriche e il "mestiere" di padroneggiare le emozioni recondite di un pubblico di sinistra, sono indiscutibili, nel senso letterale.
E' tempo perso pensare di interloquire e ragionare con Santoro in un qualsiasi talk show.
Dove eravate quando la NATO bombardava Belgrado e gli USA invadevano l'Iraq con milioni di morti?
Dove eravate quando Zelensky stracciava gli accordi di Minsk e preparava la guerra armando i neonazisti di Azov?
Michele Santoro è così preoccupato dello scoppio di una Terza ed Ultima Guerra Mondiale che ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla causa pacifista, che non coincide con quella di far ritirare l'esercito russo dall'Ucraina massacrata e violentata bensì di far accettare a Zelensky una "Pace Incondizionata".
Zelensky fermati, smettila di chiedere, ricevere e usare le armi occidentali, fermati e ascolta i consigli di chi vuole davvero la pace, come Michele Santoro.
Eviterai altre indicibili sofferenze e lutti ai tuoi concittadini, altre distruzioni e crimini, eviterai di perdere tutto, eviterai al resto dell'umanità di correre il rischio di essere atomizzati da Putin e dalla reazione nucleare americana.
Fermati Zelensky, fermati subito!.
Ma Zelensky non si arrende, non vuole trattare, addirittura pensa di poter vincere la guerra nel lungo periodo. E' matto, è pericoloso, qualcuno lo fermi.
Per fermare Zelensky, per costringerlo a ragionare e a dimenticare l'indipendenza, la libertà, la resistenza ecc ecc, bisogna allora smetterla di dargli le armi e i supporti logistici, che invece USA Europa e NATO continuano a dargli senza ritegno.
In sintesi, bisogna farla finita con la guerra dell'Ucraina contro la Russia per procura della NATO.
Tolte le armi, a Zelensky cosa resta? morire o arrendersi. In entrambi i casi abbiamo comunque evitato la Terza e Ultima Guerra Mondiale.
Gli argomenti di Michele Santoro sono avvalorati dalla sua assoluta credibilità e buona fede, e dalla sua professionalità di giornalista coraggioso e indipendente.
Tanto da potersi permettere di sovrastare e anche insultare i giornalisti che si ritengono coraggiosi e indipendenti ma a fianco della resistenza ucraina.
La giornalista Rula Jebreal insultata perchè lavora per i ricchi potenti, mentre Santoro va in giro a parlare e ascoltare i poveri, i disoccupati, le partite IVA, quelli che saranno i più colpiti dalla guerra di Zelensky contro Putin.
La guerra di Zelensky contro Putin... ma non era di Putin contro Zelensky?
Magia delle parole e della sintassi. Invertendo l'ordine delle parole il risultato cambia e si capovolge.
MICHELE SANTORO SU CECENIA, CRIMEA E UCRAINA 2014
Michele Santoro è un maestro della parola, un prestidigitatore, un combattente per la Pace.
Sono inciampato per caso in un video che dimostra il suo percorso coerente.
27 marzo 2014, un mese dopo l'invasione di Putin in Crimea, ma alcuni anni già passati dalla guerra, sempre di Putin, alla Cecenia e con i macellai siriani già al lavoro.
Il 27 marzo 2014 una puntata di Michele Santoro in cui partecipano Gino Strada, Maurizio Landini e un ex soldato russo della guerra di Cecenia che si è reinventato scrittore di nome Nicolai Lilin.
" ... non è che Putin vuole andare ad occupare l'Ucraina ..." dice ad un certo punto Lilin nel 2014.
Si parla della minaccia di 100mila soldati russi al confine con l'Ucraina e Michele Santoro, gentile, affabile e per nulla preoccupato di una Guerra Nucleare, ascolta lo scrittore Nicolai Lilin suo amico che parla della guerra di Cecenia come di una "cosa geopolitica ..., un pò cruenta, ... Putin non è stupido ..., ma anche lì con le buone ragioni per impedire alla NATO e agli USA ecc ecc e spiega la differenza tra cittadinanza e nazionalità per giustificare l'annessione della Crimea e del Donbass.
Un cinico monologo di 6 minuti di "ragionamenti" in assoluta tranquillità, quella che piace a Michele Santoro e che invece Zelensky vuole turbare a tutti i costi.
Era il 27 marzo 2014, un mese dopo l'invasione lampo della Crimea.
Michele Santoro, il professionista del giornalismo indipendente, non interrompe neanche per un attimo lo "scrittore", ex combattente russo in Cecenia, non gli dà del criminale assassino quando parla della guerra, ... in quella occasione Michele Santoro non dice "basta armi" riferendosi a quelle di Putin.
Michele Santoro 8 anni fa si era già dimenticato che 8 anni prima la giornalista Anna Politkovskaja aveva documentato l'orrore di Grozny in un altro modo e per questo era stata uccisa dai sicari di Putin.
Sono passati 8 anni da quel video, Michele Santoro è sempre lo stesso...ma si è incattivito, copre di insinuazioni, falsificazioni e insulti chi difende la resistenza ucraina, come con Rula Jebreal, "amica dei potenti ricchi" mentre lui marcia con i francescani poveri di Assisi a cui ha devoluto tutto il suo ingente patrimonio finanziario.
Perchè Michele Santoro è scaduto così in basso? o è sempre stato così, un megafono di Putin, ma non ce ne eravamo accorti?