Sono le sei del mattino del 21 luglio 2020 e da circa mezz'ora i capi di governo dell'Unione Europea hanno raggiunto l'accordo sul maxi Recovery Fund da 750 miliardi di euro, dopo cinque giorni di maratone per trovare la mediazione con i "frugali" capeggiati dall'Olanda di Mark Rutte. Dei 750 miliardi, la quota da "regalare" ai paesi piu' colpiti dal covid-19 scende da 500 a 390, e quindi aumenta la quota dei prestiti da 250 a 360. L'Italia di Giuseppe Conte ne avra' 209, di cui 81 regalati e il resto a debito. Conte si dichiara soddisfatto, sia per la mediazione sui soldi, sia perche' il complicato meccanismo che dovra' controllare che i soldi arrivino crea le condizioni che potrebbero garantire al suo governo di rimanere in carica per almeno un altro anno. Perche' se cade il governo sorretto dalla maggioranza M5S-PD si rischia che i soldi del Recovery Fund non arrivino e gli italiani rischierebbero di perdere o di ritardare l'arrivo di 209 miliardi. Il meccanismo di controllo dei fondi messo in piedi per soddisfare le richieste dei "frugali" e superare i veti di Rutte rassomiglia molto a quello del vituperato MES che Conte, dopo l'accordo, non ritiene ovviamente piu' necessario. Ma non era scritto da nessuna parte che i tedeschi, gli olandesi o i danesi avrebbero dovuto regalare soldi o prestarli a condizioni stracciate senza battere ciglio e senza chiedere garanzie. I "frugali" non solo hanno moderatamente vinto, ma hanno anche stabilito un principio di rappresentanza del controllo che sostituisce le troike tecnocratiche. Mentiva chi, salvini compreso, per mesi dallo scoppio dell'epidemia ha illuso gli italiani di poter ricevere regali dall'Europa senza contropartite, e quindi va dato atto a Giuseppe Conte e a Mark Rutte, che per poco non venivano alle mani durante il vertice, di aver ripristinato ciascuno a modo suo la verita'. Giuseppe Conte oltre ai soldi guadagna credito politico e aumenta il suo ascendente. E' diventato l'alfiere dell'onore nazionale in Europa, l'avvocato d'Italia, il Recovery Conte. Sembrava avere i giorni contati, stretto tra i giochini di salvini e le inconsistenze di Zingaretti, e invece si rivela piu' forte di quel che sembra. Con una massa di denaro cosi' grande potra' gestire il consenso sociale a vantaggio del suo governo e delle sue legittime ambizioni politiche. Imprenditori, sindacati, partiti, movimenti, tutti dovranno accodarsi per ricevere la loro quota di Recovery Fund e ricordarsi di Giuseppe Conte alle prossime elezioni nel 2022.