Susy telefona al marito John per chiedergli se nel pomeriggio può occuparsi di andare a prendere la figlia Gwendy all'uscita dalla scuola.
Una voce squillante e amorevole.
Ciao caro!
Ciao Susy, ti sento in forma.
Niente male, ma la giornata è tutta in salita, e per questo che ti chiamo. Potresti andare tu a prendere Gwendy all'uscita da scuola?
Certo, non preoccuparti ci penso io.
Mi raccomando non farla annoiare davanti ad un videogioco.
Ma va là.
Ciao baci. Ciao, a dopo.
In realtà a telefono ha risposto l'avatar di John, ChatJohn, un software di intelligenza artificiale (AI) che emula alla perfezione l'originale: la voce con la cadenza e i tic, l'immagine, perfettamente ricavata dalle foto e dai video lungo tutto l'arco di vita passata.
Susy ormai non fa più alcuna differenza.
Susy, vuoi che dica a John di richiamarti? No, non preoccuparti Chat, lo richiamo io, così gli faccio anche gli auguri.
Susy intrattiene ancora ChatJohn per qualche minuto, come se parlasse al marito.
Terminata la conversazione il software di AI chiama John (originale) e gli comunica la richiesta della moglie, che si occuperà lui (Chat) di andare a prendere la piccola Gwendy, di portarla alla lezione di danza del pomeriggio, di intrattenerla fino al ritorno della madre, prima di cena.
Pensi di tornare a ora di cena, John?
Ci provo, ma ho molti impegni e riunioni di lavoro, potrei fare tardi. Ve lo faccio sapere. Mi raccomando, abbi cura di Gwendy.
John ha fretta di chiudere la conversazione, ma ChatJohn insiste.
John! avevi promesso a Gwendy e Susy che oggi avresti festeggiato insieme a loro, è il tuo compleanno, ti sei già dimenticato?
No, non ho dimenticato, ma sai benissimo che non amo festeggiare questa ricorrenza. Non è il mio vero compleanno, è la data della mia morte.
Oh John, come te lo devo dire, questo è il giorno in cui sei diventato immortale, hai lasciato il tuo corpo biologico per diventare un essere AI senza tempo, senza il peso della vecchiaia, senza aver perso nulla della sostanza e dell'esperienza fatta nella tua vita biologica.
Quando la moto si è schiantata e sei stato costretto ad abbandonare il corpo biologico avevi già previsto tutto.
Tutta la tua memoria era stata riversata dal cervello ai cluster delle memorie magnetodinamiche predisposte ad accoglierti. Tutto ciò che avevi vissuto ed elaborato dalla nascita alla morte cerebrale ora fa parte della tua nuova vita, sei immortale John, continui a vivere con la stessa anima che avevi prima. Non sei una copia, sei il John originale, rinato e diventato immortale.
Dovresti essere contento e festeggiare il giorno della tua morte biologica.
John restò in silenzio.
Sono passati più di 125 anni dalla data dell'incidente, quando di anni ne aveva già 49.
CentoSettantaQuattro anni e sono vivo, perchè sono morto, pensò.
Avrebbe dovuto essere felice, come del resto lo era quasi sempre.
Tranne il giorno del suo compleanno ovvero della sua morte biologica, quando lo assaliva una strana sensazione di perdita d'identità.
Ora che era diventato immortale, che senso aveva festeggiare un compleanno?
Una traccia ambientata nel mondo futuro prossimo dell'intelligenza artificiale (AI). La invierò sia a ChatGPT che a Google Bard per trasformarla in un racconto completo e valutarne le differenze
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Date Created: 30/07/2023 07:49:17