Nel 2022 il regime di Putin impose un divieto totale alla "propaganda di relazioni sessuali non tradizionali" tra gli adulti. I trasgressori erano passibili di una multa per le persone fisiche fino a 400 mila rubli, per le aziende fino a 5 milioni di rubli.
Sulla base di quella legge in Russia nessuno può professare il proprio orientamento sessuale "non tradizionale" in pubblico, nessuno può parlarne o discuterne se non in termini di condanna ed esecrazione.
Ma il regime di Putin non si è accontentato di questo divieto che viola diritti umani fondamentali e ha pensato di inasprire la persecuzione utilizzando un sotterfugio tipico della mentalità criminale di zar Vladimir.
L'inganno consiste nell'aver inventato un inesistente "Movimento Sociale Internazionale LGBT" di cui farebbero parte tutti coloro che in Russia praticano "relazioni sessuali non tradizionali", pur non dichiarandolo pubblicamente, e poi di aver messo al bando come "entità estremista" il suddetto Movimento.
Il risultato è che tutti i russi LGBTQ sono passibili di denuncia e di condanna fino a sei anni di reclusione, perché tutti possono essere accusati di far parte del fantomatico Movimento inesistente.
Solo una mente perversa e razzista come quella di Putin poteva escogitare uno stratagemma così subdolo per perseguitare gli LGBTQ.
Novaya Gazeta EU ha intervistato alcuni di loro per capire quale sarà il futuro delle organizzazioni LGBTQ+, a chi potranno rivolgersi per chiedere aiuto e cosa i russi dovrebbero evitare di fare.
da meduza.io
L'inesistente International LGBT Public Movement è stato dichiarato "organizzazione estremista" dalla Corte Suprema della Federazione Russa. Dopo l'entrata in vigore della decisione del tribunale, i "partecipanti ordinari" di tale "movimento" rischiano fino a sei anni di carcere e gli "organizzatori" rischiano fino a 10 anni.