Piano di Trump e Netanyahu per rubare Gaza e Cisgiordania ai palestinesi


aggiornamento 5/2 - Trump ha dichiarato che gli USA "occuperanno direttamente" Gaza per cacciare i palestinesi per sempre. Gli Stati Uniti tornano in guerra nel Medio Oriente?

Netanyahu ritrova il boss Donald Trump per pianificare la deportazione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania e imporre la pax trumpiana in Medio Oriente

No Other Land
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i.fan. - 4 Febbraio 2025 ID: 4546

aggiornamento 5 febbraio - Saranno gli Stati Uniti a "prendere il controllo della Striscia di Gaza per il prossimo futuro", ha annunciato lunedì sera il presidente Donald Trump durante una sconvolgente conferenza stampa congiunta con il primo ministro Benjamin Netanyahu, al termine del loro incontro di un'ora nello Studio Ovale di martedì.

 

Trump ha affermato che "prendendo il controllo di Gaza gli Stati Uniti creeranno uno sviluppo economico che fornirà un numero illimitato di posti di lavoro e alloggi per la popolazione della zona". Il Piano di Trump ovviamente nasconde le vere intenzioni dei 2 boss: cacciare per sempre i palestinesi dalle loro terre, insediando al loro posto i coloni ebrei e gli affaristi americani. Un progetto che definirlo "mafioso e criminale" è un complimento!


 

Benjamin Netanyahu è atterrato per la prima volta nella Nuova America di Donald Trump, quella che ora si estende dalle foreste canadesi al canale di Panama.

 

La visita del criminale israeliano all'aspirante Imperatore Galattico si combina con quella alla propria moglie Sarah, che da 4 mesi si è rifugiata in Florida, vicino alla reggia dell'Imperatore, per sfuggire ai magistrati israeliani - anche lì, capita - che la vogliono incriminare per connivenza e falsa testimonianza nelle indagini per corruzione a carico del marito Bibi.

 

Come prendere due piccioni con una fava, secondo l'avida logica del boss israeliano, che si combina perfettamente con quella di Trump, perché intrisa di spregiudicatezza, cinismo, cattiveria, narcisismo, delirio di supremazia.

 

Netanyahu si incontra con Trump per sbrigare 2 faccende che il predecessore Joe Biden gli aveva negato, pur avendogli acconsentito di chiudere gli occhi di fronte ai crimini commessi dall'esercito israeliano a Gaza.


La prima è come risolvere una volta per tutte la "questione palestinese", sia a Gaza che in Cisgiordania.
La seconda è come distruggere l'Iran senza scassare troppo gli equilibri precari del Medio Oriente, già abbastanza scossi dalle guerre di Gaza, in Libano e dalla cacciata di Assad in Siria.

 

La seconda soluzione dipende molto dalla prima, ovvero da come evolverà la fragile tregua a Gaza e il mondo arabo ingoierà il rospo palestinese proposto da Donald Trump, ovvero la deportazione di 2 milioni di palestinesi verso l'Egitto e la Giordania in modo da "sgombrare" per sempre quei territori reclamati dai coloni israeliani tanto cari a Netanyahu e risolvere una volta per tutte il dilemma dei 2 Stati per 2 popoli, semplicemente eliminandone uno, secondo la logica speculare a quella di Hamas.

 

Fonti ben informate dicono che per convincere Trump, se mai ce ne fosse bisogno, a superare le ultime titubanze, il boss israeliano abbia portato con sé il video preparato con la regia dell'IDF sulle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre 2023. L'inviato speciale Steve Witkoff dopo averlo visto si è convinto ulteriormente delle ragioni di Netanyahu.

 

Nell'immediato resta il nodo di cosa fare al termine della prima fase prevista dagli accordi per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Se e come procedere verso la seconda fase non è affatto scontato, soprattutto dopo che Hamas ha fatto cinica propaganda della propria esistenza dimostrando che la macelleria israeliana per 15 mesi ha colpito essenzialmente inermi civili piuttosto che pericolosi terroristi.

 

 

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Nei giorni precedenti l'arrivo di Netanyahu a Washington, Donald Trump aveva gettato l'esca per sondare le reazioni al suo Piano per Gaza.

Il boss americano ha chiesto ai rispettivi vassalli di Egitto e Giordania di "accogliere" un milione e mezzo di palestinesi deportati da Gaza "in modo da poter liberare il terreno dalle macerie" e ricostruire la Striscia secondo i progetti già elaborati dai suoi ingegneri urbanistici: una grande Striscia di Gaza Resort, alberghi e villaggi turistici affacciati sulle bionde sabbie del Mar Mediterraneo, strade alberate, negozi, ristoranti per turisti bianchi con camerieri palestinesi, i pochi a cui sarà concesso di rimanere.

 

Questo è il progetto 2025 di Trump per risolvere la questione palestinese.

 

Egitto e Giordania sono un pò recalcitranti perchè, soprattutto la Giordania, sono già pieni di palestinesi sfollati e arrabbiati, e aggiungendone altri rischiano il collasso socio-politico.

Il dittatore al Sisi ha le carceri piene di oppositori e tanta povertà in giro, il re giordano ha decine di campi profughi pieni di palestinesi da sfamare, ovvio che la prima reazione è stata di rifiutare la proposta di Trump.

 

Ma il boss americano non demorde, sa di poter presentare ai due riluttanti una "proposta che non si può rifiutare", tanti soldi e tante armi per poter soffocare qualsiasi rischio di ribellione.

 

E per dimostrare che la questione di Gaza secondo lui è già risolta e archiviata, Trump ha già messo le mani avanti anche sulla Cisgiordania.


Rispondendo ad alcune domande, si è fatto sfuggire la considerazione che "Israele è un piccolo Stato perché la terra a sua disposizione è poca ... ce ne vorrebbe altra per soddisfare le necessità israeliane... quindi anche la Cisgiordania è necessaria per espandere i territori per i coloni ...


da Times of Israel


Interrogato sull'annessione della Cisgiordania, Trump afferma che Israele è "un piccolo paese, in termini di territorio"
In vista dell'incontro con Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti afferma che "non ci sono garanzie" che il cessate il fuoco regga, sebbene Witkoff sia "fiducioso"

Un giorno prima del suo incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha osservato che Israele è un “piccolo paese” quando gli è stato chiesto della possibilità di sostenere l’annessione della Cisgiordania.

"Non ne parlerò. È certamente un piccolo, è un piccolo paese in termini di territorio", ha detto il presidente quando un giornalista gli ha chiesto dell'argomento.

"Vedi questa penna?" continuò, sollevando la penna che stava usando per firmare gli ordini esecutivi nello Studio Ovale. "Questa meravigliosa penna sulla mia scrivania è il Medio Oriente, e la parte superiore della penna è Israele."

"È un pezzo di terra piuttosto piccolo. È incredibile cosa siano riusciti a fare, se ci pensi, [c'è] un sacco di cervello buono e intelligente, ma è un pezzo di terra molto piccolo, non c'è dubbio", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti.

 


 


Le immagini dei palestinesi che a decine di migliaia si incamminano a piedi, incolonnati in un fiume umano, donne, bambini, vecchi e giovani, che cercano di trovare i resti della loro casa lungo i bordi delle colline di macerie create dalle bombe israeliane in ogni angolo abitato di Gaza.

 

Queste immagini sono identiche a quelle delle migliaia di ebrei in fuga dall'Egitto, guidati da Mosé attraverso le acque del Yam Suf e diretti verso la Terra Promessa più di tre millenni fa.

 

Solo l'idiozia narcisistica di Trump e la logica criminale di Netanyahu possono illudersi di colmare gli orrori della Storia con una nuova deportazione di innocenti.

 


My neighborhood was one of the most beautiful in Gaza. All that’s left is rubble


Rushing north after the ceasefire to see what remains of their former lives, Gazans find flattened homes, bulldozed graves, and missing bodies.


 

Il Piano di Trump rassomiglia al Piano dei Generali

 

What is Israel's 'Generals' Plan' and what does it mean for the war on Gaza?


Also known as the Eiland Plan, the strategy was published in a military forum critical of the army's efforts against Palestine. Why is it being discussed now?

In an interview on 29 October 2023, only weeks into the war, Eiland said that Israel needed to exert much stronger pressure. "The fact that we are breaking down in the face of humanitarian aid to Gaza is a serious mistake... Gaza must be completely destroyed: terrible chaos, severe humanitarian crisis, cries to heaven..."

And in December he suggested that if Hamas was not willing to discuss Israeli hostages then humanitarian aid should be cut in the hope of ultimately deposing the Hamas leadership.

 

What has been the reaction in Israel to the Generals' Plan?
The idea behind the plan, namely Palestinians being driven from their land, has always been popular among the right in Israel. Certainly, this mass movement of Gaza’s population has been one of Israel's declared aims and central goals since the war began.

The expulsion of the Palestinian population has been repeatedly called for in statements by right-wing Israeli government leaders including Finance Minister Bezalel Smotrich and Security Minister Itamar Ben Gvir.

In October 2023, the Israeli Ministry of Intelligence, headed by Gila Gamliel, published a document recommending "the evacuation of the Gaza population to Sinai... and not to allow the population to return to activity or residence near the Israeli border."

il documento completo del Ministero dell'Intelligence: occupazione di Gaza e deportazione totale dei suoi residenti

 

Un documento del Ministero dell’Intelligence, il cui contenuto completo viene pubblicato qui per la prima volta, raccomanda il trasferimento forzato della popolazione della Striscia di Gaza nel Sinai in modo permanente e chiede che la comunità internazionale sia coinvolta in questo trasferimento.

 

Il documento suggerisce inoltre di promuovere una campagna dedicata ai residenti di Gaza che "li motiverà ad accettare il piano"

 

L'esistenza del documento non indica necessariamente che le sue raccomandazioni siano prese in considerazione dal sistema di sicurezza. Nonostante il suo nome, il Ministero dell'Intelligence non è responsabile di alcun organismo di intelligence, ma prepara autonomamente studi e documenti politici, che vengono distribuiti per l'esame da parte del governo e degli organismi di sicurezza ma non sono vincolanti per loro. Il budget annuale dell'ufficio è di circa 25 milioni di shekel e la sua influenza è considerata relativamente piccola.

 

Il documento raccomanda che Israele agisca “per evacuare la popolazione di Gaza nel Sinai” durante la guerra: istituire tendopoli e nuove città nel nord del Sinai, che accoglieranno la popolazione deportata, e poi “creare una zona sterile di diversi chilometri all’interno dell’Egitto e non consentire alla popolazione di tornare alle attività o alla residenza vicino al confine israeliano." Allo stesso tempo, i paesi del mondo, e in primis gli Stati Uniti, devono essere coinvolti nell’attuazione del Piano.


Il documento di dieci pagine è datato 13 ottobre e riporta il logo del ministero dell'Intelligence guidato dal ministro Gila Gamliel del Likud. Un funzionario del Ministero dell'Intelligence ha confermato a "Local Talk" che si tratta di un documento autentico, che è stato distribuito al sistema di sicurezza per conto della Divisione Politica del Ministero, e "non avrebbe dovuto raggiungere i media".

Il documento raccomanda inequivocabilmente ed esplicitamente il trasferimento dei civili da Gaza come risultato auspicato della guerra. Questa settimana la sua esistenza è stata segnalata su "Calcalist" e viene qui pubblicata integralmente. Il piano di trasferimento è articolato in più fasi: nella prima fase la popolazione di Gaza dovrà essere “sgombrata verso sud”, mentre gli attacchi dell'aeronautica si concentreranno sulla parte settentrionale della Striscia. Nella seconda fase inizierà l'ingresso via terra a Gaza, che porterà all'occupazione dell'intera striscia, da nord a sud, e alla “pulizia dei bunker.

 

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"No Other Land" è stato nominato all'Oscar per il miglior documentario

 

Il film pluripremiato documenta la lotta di Bassel Adra, della sua famiglia e della sua comunità contro la demolizione delle case e il piano israeliano di sfrattare la sua comunità nella zona di Masafar Yatta, e la straordinaria amicizia forgiata tra Adra e Yuval Avraham, ha scritto " Seshah Komeim".

 

il film "No Other Land", diretto dall'ex reporter di "Tashka Kokoim" Bassel Adra , Hamdan Belal, Rachel Shor, e dal reporter "Local Conversation " Yuval Avraham , nominato per l'Oscar 2025 nella categoria miglior film documentario.


Poi c'è il capitolo Iran, nei colloqui tra Netanyahu e Trump.

 

Si tratta di un argomento meno impellente rispetto a quanto si registrava uno o due  anni fa.

Il fallimento strategico del regime di Khamenei in Libano e Siria è fin troppo evidente.

L'Iran non sembrerebbe più una minaccia diretta per Israele, ma ...

 

il programma di arricchimento dell'uranio per realizzare l'arma atomica non si è fermato e con i negoziati in stallo profondo nessuno si fida delle rassicurazioni di Teheran sul nucleare.

 

Nella logica di Israele la finestra che si è aperta con la guerra di Gaza, la sconfitta di Hezbollah e il nuovo regime in Siria, va sfruttata fino in fondo per sistemare e liquidare una volta per tutte la minaccia nucleare iraniana. Non attraverso negoziati infiniti ed inutili - e su questo nessun può dar torto a Israele - ma con un'azione esemplare, del tipo "attacco aereo sui siti iraniani di produzione dell'uranio arricchito" e la distruzione dell'apparato missilistico -militare.

Netanyahu chiede il via libera che finora non aveva ottenuto ma con Trump è un'altra musica.

 

E' probabile che il biscazziere faccia un roboante proclama di minacce a Teheran, ma non è detto che poi morda davvero. 

Perché il miglior amico di Khamenei si chiama Putin che è anche un ottimo amico di Trump.

 

Un attacco israeliano all'Iran è possibile solo nel quadro di un accordo Trump-Putin, che dovrà necessariamente scontare anche una intesa per liquidare Zelensky e la resistenza ucraina.

 

E' anche vero però che Trump non capisce il gioco degli scacchi ma solo il bowling violento, e per questo Netanyahu lo adora.

 


 

 

 

 

i.fan.


Key1: Palestina keywords: Guerra di Gaza, Donald Trump, Netanyahu, Palestina, Hamas, Israele, tregua, ostaggi,

Date Created: 04/02/2025 07:51:35


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