Perché Tulsi Gabbard, capo delle spie di Donald Trump è sospettata?


Perché Tulsi Gabbard, a cui Donald Trump ha affidato il ruolo di Direttore dell'Intelligence USA, è sospettata di essere una spia di Putin o quantomeno una "simpatizzante" del criminale russo?

Perché Tulsi Gabbard è sospettata?
Perché Tulsi Gabbard è sospettata?

i.fan. - 8 Marzo 2025 ID: 4615

Tulsi Gabbard è una spia di Putin diventata capo delle spie di Donald Trump?


Una domanda secca, senza preamboli, la cui risposta potrebbe svelare molti dei punti oscuri e contraddittori del personaggio Donald Trump, il cattivo a cui piacciono i cattivi, che ha precipitato le relazioni internazionali in un caos senza eguali.

 

La domanda riguarda la scelta di affidare la guida dell'intelligence nazionale americana, che comprende le varie agenzie di spionaggio e controspionaggio, compresa la CIA e la NSA, ad una persona che non godeva di buona fama dentro l'apparato repubblicano, perché proveniente dai democratici, e che era addirittura sospettata di avere simpatie per Putin e la Russia.

 

Il soggetto è Tulsi Gabbard, che nel 2020 partecipò alle primarie dei democratici poi vinte da Biden e nel 2022 si convertì al trumpismo, fino a fare campagna elettorale a favore del biscazziere di Mar-a-Lago.


Perché Trump ha scelto Tulsi Gabbard come capo delle agenzie di spionaggio ?


Forse per sdebitarsi di averlo appoggiato nella campagna elettorale contro Kamala Harris?

No, perché Tulsi Gabbard non è una donna popolare negli Stati Uniti e non ha portato pacchi di voti alla campagna di Trump, uno che ci tiene molto a soppesare gli affari con i pro e contro.


Tutt'al più avrebbe potuto valere qualche posto in seconda fila dentro l'Amministrazione della Casa Bianca, mentre il ruolo di capo delle spie americane è da protagonista.


Quindi è del tutto legittima la domanda: perché Trump ha preferito Tulsi Gabbard nel delicato ruolo di capo di tutte le spie americane, nonostante i suoi trascorsi dem e nonostante le insinuazioni di avere "simpatie" filorusse se non addirittura essere un agente di Vladimir Putin?


Anche solo il dubbio, senza prove pro o contro, avrebbe dovuto consigliare di non affidare un ruolo strategico nella piramide politico-militare americana a un personaggio sospetto come Tulsi Gabbard.


E invece Trump non ha avuto dubbi e ha messo a tacere anche le voci scettiche dentro il partito repubblicano.

Con quali argomenti la Gabbard ha convinto Trump? oppure qualcun altro ha convinto Trump a scegliere Gabbard con "solidi argomenti"?

 

Domande già poste che hanno ottenuto risposte diverse che sarebbe interessante intrecciare.


 

In una intervista di 2 settimane fa su vox.com, il giornalista dell'Economist Steve Coll, autore di libri sulla CIA, ha risposto ad alcune domande sulla Gabbard.


Alcune persone là fuori pensano che Tulsi Gabbard sia un'agente russa .

 

Beh, questa è un'accusa che le è stata rivolta. Una volta ha fatto causa a Hillary Clinton per 50 milioni di dollari (ma poi Gabbard ritirò la denuncia ndr) per aver detto qualcosa del genere. Penso che vada troppo oltre.
...............

 

Come è passata dall'essere una repubblicana a diventare uno degli attori più importanti della nostra comunità di intelligence, se non l'attore più importante?

 

Beh, sai, è davvero un enigma, perché Donald Trump avrebbe potuto nominarla segretario per gli Affari dei Veterani o qualcosa del genere, e tutti avrebbero detto: "Che scelta innovativa!" E sarebbe stata confermata senza difficoltà. Invece, l'ha nominata la spia più importante del sistema statunitense.

Come direttrice dell'intelligence nazionale, ha due compiti. Uno è modificare e filtrare le informazioni segrete che il presidente e il suo gabinetto ricevono ogni mattina. Questa è la parte più importante del lavoro.

La seconda parte, anch'essa importante, è che supervisiona le 18 agenzie di spionaggio americane in espansione, dalla CIA alla National Security Agency, che intercetta le notizie, ad altre. Stabilisce la strategia, chiacchiera dei loro bilanci e, in altri termini, stabilisce una direzione per la comunità dell'intelligence.

Non ha esperienza di queste burocrazie. Non è stata un'analista di intelligence. In effetti, molte delle sue opinioni nel corso degli anni sulle questioni di politica estera che le interessavano di più erano un po' confuse o un po' sconcertanti in diversi modi. A volte si allineava con la disinformazione e la propaganda che provenivano dalla Russia o dalla dittatura siriana. Sembrava una pensatrice acritica.

....

 

Ma il fatto di mettere Tulsi Gabbard a capo della nostra intelligence nazionale cosa dice su dove stiamo andando con la Russia e su cosa Trump vuole realizzare con la Russia?

 

Beh, non è mai sembrata considerare Vladimir Putin un nemico degli Stati Uniti. Tendeva a esprimersi indirettamente su questo, criticando le élite democratiche per aver demonizzato Putin. Le prendeva in giro per averlo chiamato il nuovo Hitler. Incolpava la NATO per aver provocato Putin. Quindi, in questo senso, era allineata alle valutazioni del presidente Trump su Putin come qualcuno con cui poteva fare affari, qualcuno con cui avrebbe dovuto provare a fare affari.

Forse ci sono persone attorno al presidente Trump che vedono una grande strategia in questo. Potrebbero dire che la politica degli Stati Uniti ha spinto Russia e Cina a stare vicine, complicando la posizione di grande potenza dell'America, e che gli Stati Uniti devono allontanare una di queste due, e la Russia è la scelta migliore. Questa sembra essere l'ipotesi che ha unito falchi e non interventisti in questo primo periodo dell'amministrazione Trump.

Ma per Tulsi Gabbard, non sento niente del genere sulla scacchiera. Penso che abbia solo un istinto che le élite hanno sbagliato tutto e che Vladimir Putin è stato ingiustamente calunniato.

 


 

I media russi hanno accolto fin da subito con grande enfasi la notizia della Gabbard a capo dell'intelligence.
Tre settimane dopo la vittoria elettorale di Trump Moskovsky Komsomolets rilanciava una strana preoccupazione che circolava in Occidente all'indomani della scelta di Gabbard. "Gli agenti "doppio-giochisti" delle agenzie occidentali in Russia sarebbero stati smascherati grazie all'arrivo della Gabbard", come dire che "Tulsi è una risorsa di Vladimyr".

 

Lo stesso media russo dava notizia della conferma di Gabbard da parte del Senato USA.

 

Tulsi Gabbard, accusata di essere una donna “filo-russa”, è stata confermata come capo dell’intelligence statunitense
Tulsi Gabbard, 'americana di straordinario coraggio e patriottismo', confermata come direttrice dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti

.....

 

Gabbard, 43 anni, ha dovuto affrontare un'udienza di conferma molto tesa il mese scorso, durante la quale ha dovuto rispondere alle domande di repubblicani e democratici sui suoi passati commenti filo-russi e sulla sua difesa del governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad, che aveva visitato nel 2017 mentre era soggetto alle sanzioni degli Stati Uniti.

Durante l'udienza, Gabbard si è rifiutata di chiamare "traditore" il whistleblower Edward Snowden, ha in parte ridimensionato la sua opinione secondo cui la Russia è stata indotta a lanciare un'operazione militare speciale in Ucraina e ha insistito sul fatto che "non le piace" Assad.

Da allora i repubblicani si sono schierati attorno a Gabbard, nonostante le preoccupazioni iniziali circa la mancanza di esperienza significativa in ambito di intelligence dell'ex democratica 43enne.

 


 


Dopo l'agguato mafioso di Trump e JD Vance a Zelensky nello Studio Ovale della Casa Bianca, anche Tulsi Gabbard non ha mancato di partecipare alla campagna di odio contro il presidente ucraino, con argomenti molto cari alla propaganda russa

 

Tulsi Gabbard: "La strategia di Zelensky potrebbe portare a una Terza Guerra Mondiale"


La sintonia delle argomentazioni della Gabbard con la propaganda del Cremlino è stupefacente. Sembra che la stessa idea abbia ispirato il capo dell'intelligence USA e gli addetti stampa del Cremlino:

 

 

"Distrugge la Chiesa e i media": Zelensky "cacciato" dall'intelligence nazionale statunitense
Gli Stati Uniti hanno accusato Zelensky di aver distrutto chiese e media liberi.

L'illegittimo presidente ucraino ha ricevuto un'altra accusa, questa volta dal Direttore dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti. Ha accusato Zelensky di perseguitare l'opposizione politica e di chiudere le chiese nel Paese.
Secondo Tulsi Gabbard, Volodymyr Zelensky sostiene di lottare per la libertà e la democrazia, ma a ben vedere è il contrario. Le elezioni sono state annullate in tutta l'Ucraina, i partiti politici sono stati messi a tacere o messi fuori legge e i loro membri sono stati gettati in prigione.

Negli Stati Uniti hanno notato la chiusura delle chiese e il controllo totale del governo sui media. Il direttore dell'intelligence nazionale ha affermato che si potrebbe continuare all'infinito con un elenco di problemi che contrastano con i valori della democrazia e della libertà.

 


Tulsi Gabbard è solo una delle pedine di Trump che ripetono a pappagallo le parole del boss? oppure è davvero una "risorsa" di Putin messa in un ruolo chiave dell'Amministrazione USA per supportare l'operato dell'altra "risorsa"?

 

Chi non ha dubbi che si tratti di questa seconda ipotesi è Calderon Walton, vicedirettore del Belfer Center's Applied History Project e Intelligence Project. È uno dei massimi esperti mondiali di storia dell'intelligence, sicurezza nazionale e geopolitica, autore del libro "Spies. The Epic Intelligence War between East and West".

 


@calder_walton
Trump's embrace of Putin's talking points about #Ukraine raises, once again, whether the Kremlin holds something over the US President.
If you want to read more about the Kremlin's long history of recruiting western assets in key positions of power, you can find more in my book #Spies
In my view Trump's embrace of Putin can most likely be explained by financial interests - credit given to him after 2008 by Russian oligarchs when US banks shut him out. Such money would most likely have been laundered through real estate.
There is a long history of useful idiots in the west being used by the Kremlin unwittingly


La tesi di Walton, fondata su una grande quantità di evidenze, è che Donald Trump sia entrato e rimasto incagliato (ovvero ricattato) nelle maglie della mafia russa e degli oligarchi manovrati da Putin.

Quest'ultimo ha visto gradualmente nel corso degli anni crescere la possibilità di utilizzare il biscazziere per erodere dall'interno i meccanismi di potere degli Stati Uniti. E' una tesi che merita pagine e pagine di considerazioni e fatti per essere avvalorata. 

 

L'inchiesta di Robert Mueller, consigliere speciale incaricato dal Congresso di indagare sul Russiagate, non escluse i condizionamenti della Russia di Putin su Donald Trump, ma concluse che non c'erano prove di una "collusione diretta" tra Trump e Mosca, mentre il rapporto Mueller individuava un gran numero di episodi di favoreggiamento degli agenti di Putin a favore della campagna elettorale di Trump.

Una insufficienza di prove che ha sempre lasciata aperta la porta a qualsiasi ipotesi. Con il ritorno del biscazziere alla Casa Bianca è naturale che quelle ipotesi si rinvigoriscano.

 

Certo è che la precedente esperienza ha insegnato sia ai Russi che ai soci di Trump a come muoversi con più accortezza ma anche con più decisione nelle iniziative utili a Putin per conseguire i suoi obiettivi. 

Guai a fare un passo falso e a mandare a monte il lavoro di doppio-gioco che è costato quasi 20 anni di fatiche ed investimenti.

 

Tulsi Gabbard arriva alla corte di Trump per strade oscure e indirette.

Prima del 2016 era una delle giovani promesse del Partito Democratico, molto ambiziosa e calcolatrice. Durante il primo mandato di Trump si è distinta per le posizioni vicine a quelle di Bernie Sanders e critiche verso l'establishment dei Dem, che con Hillary Clinton aveva causato la sconfitta  del 2016.

 

L'ambizione di Gabbard è evidente nel 2020 quando ritiene di poter correre alle primarie per le presidenziali del 2020 in competizione con i big democratici tra cui Joe Biden.

 

Gabbard prende pochi voti e poche simpatie e si ritira presto dalle primarie ma pensa di presentarsi come indipendente, ovvero terzo incomodo, nella sfida tra Biden e Trump, al punto che Hillary Clinton accusa Tulsi di essere una spia di Putin con lo scopo di avvantaggiare Trump.

La Gabbard denuncia per diffamazione la Clinton chiedendo un risarcimento 50 milioni di dollari ma poi si tira indietro. Qualcuno ipotizza che lo abbia fatto perché temeva le indagini a suo carico che sarebbero scaturite durante la causa. Meglio non stuzzicare troppe curiosità.

 

La svolta della Gabbard si completa nel 2022 - strana coincidenza, dopo l'invasione dell'Ucraina - quando Tulsi decide di uscire dal partito democratico ed entrare nel partito repubblicano.

 

La ricandidatura di Trump non era ancora all'orizzonte, ma le pedine nel gioco degli scacchi vanno mosse sempre con il necessario anticipo.

 

 


in aggiornamento : il caso Edward Snowden

 

 

i.fan.


Key1: Tulsi Gabbard keywords: Tulsi Gabbard, Donald Trump, Putin, Russia, Intelligence USA, CIA, Zelensky, Ucraina,

Date Created: 08/03/2025 16:14:16


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