I miei ultimi post sulla guerra scatenata da Putin contro l'Ucraina risalgono a settembre 2023. Da allora sono successe molte cose, ma ho smesso di scrivere.
Non per stanchezza, non per disinteresse, un pò forse perchè la strage di Hamas del 7 ottobre a Gaza e il successivo massacro di Palestinesi ha rubato la scena e l'attenzione. Forse.
Ma la verità è che dall'estate scorsa mi sono convinto che la guerra in Ucraina è entrata in una fase nuova, complicata, faticosa, di cui è difficile scrivere senza farsi condizionare dalla cronaca di ogni giorno, da singoli episodi che non forniscono indicazioni sulla tendenza futura.
Le controffensive si fanno, non si annunciano
La controffensiva annunciata da Zelensky nell'inverno di un anno fa si è praticamente esaurita con risultati alquanto fallimentari.
La ragione principale risiede nel fatto che in una guerra di posizione come quella che si combatte nel Donbass occupato dall'esercito russo non è molto furbo annunciare una controffensiva in inverno per realizzarla in estate. Chi si difende, cioè i russi, ha avuto un ampio margine di tempo per organizzarsi e rendere costosissima in termini di vite umane e di mezzi ogni tentativo di sfondamento da parte dell'esercito ucraino.
Un errore di Zelensky? si, un errore dettato più dall'urgenza e dalla fretta politica che non dall'analisi militare. C'erano alternative più favorevoli all'Ucraina? sì, c'era l'alternativa di attestarsi sulle linee conquistate nella prima controffensiva ed iniziare una guerra di attesa e logoramento, meno costosa di vite umane e mezzi. In pratica è quello che ora l'Ucraina sta attuando, e non solo perchè l'inverno ha costretto ad una pausa, e le munizioni scarseggiano e il morale è molto basso ...
Zelensky si sta convincendo che resistere è più conveniente che contrattaccare.
La Russia ha molti più uomini da mandare al macello, ha ricevuto missili e droni dalla Corea del Nord e dall'Iran, ha avuto il tempo di creare una linea di trincee fortificate lunga centinaia di chilometri.
La migliore strategia date queste condizioni sarebbe quella di "impantanare" i russi anzichè sfidarli in campo aperto con una controffensiva.
Impantanarli in una guerra lunga e incerta, aspettando che il tempo e gli avvenimenti facciano il loro corso.
Zelensky aveva ottimi motivi per lanciare la controffensiva, tutti basati su considerazioni politiche.
Per vincere l'inerzia e la pigrizia europea serviva un orizzonte entusiasmante di riscossa. Per evitare lo spettro delle elezioni americane nel 2024 e la possibile vittoria di Trump amico di Putin serviva accelerare lo sforzo bellico con le armi degli USA di Joe Biden.
Condizioni che in entrambi i casi non si stanno verificando. La "pigrizia" europea si è accentuata anche per colpa degli insuccessi militari di Kyiv, il sostegno americano è stato pratcamente azzoppato dalla maggioranza repubblicana al Congresso.
In questo scenario la controffensiva è un miraggio, lo stallo e la fredda terribile trincea sono la realtà.
Mentre si avvicina il secondo anniversario dell'invasione di Putin che in 3 giorni pensava di occupare Kyiv, uccidere Zelensky e instaurare un regime fantoccio in Ucraina, il bilancio materiale della guerra è pesantissimo. Più di settecentomila morti, tra soldati e civili, più di un milione di feriti e mutilati, un terzo del territorio ucraino devastato, sfollato o impoverito, più di 200 milioni di russi sottoposti ad un regime di polizia, a leggi speciali e ad un'economia di guerra.
Il potere di Putin è appeso al filo di due dittature come la Corea del Nord e l'Iran, mentre la Cina di Xi Jinping tiene la Russia al guinzaglio per i propri interessi.
Negli ultimi giorni ci sono stati episodi significativi, perchè indicano una tendenza.
L'attacco ucraino alla città russa Belgorod sul confine ha provocato decine di morti e una immediata ritorsione di Putin con lancio di centinaia di missili.
E' una tattica che "costa" relativamente poco sul piano militare ma ha una grande efficacia per l'impatto sulle reciproche opinioni pubbliche. Se un simile scenario dovesse sostituirsi progressivamente alla guerra di trincea, sarebbe Zelensky a raccoglierne i maggiori frutti perchè gli ucraini sono "abituati" ai bombardamenti e alle sofferenze mentre per i russi si tratta di eventi traumatici che li costringono ad aprire gli occhi e capire cosa sia una guerra alle porte di casa.
Le bare che tornano ai villaggi russi dei mobilitati hanno generato il movimento delle donne russe, madri o mogli, che inizia a chiedere conto delle ragioni che hanno portato i loro uomini alla morte. Non è ancora una rivolta al regime ma un segnale di malessere che cova assieme ad altri.
Esempio di bollettino di guerra: 6 gennaio 2024
Durante la giornata ci sono stati 27 scontri militari. Le truppe russe hanno lanciato otto attacchi missilistici e 55 aerei, oltre a effettuare 23 attacchi da sistemi di razzi a lancio multiplo sulle posizioni delle forze ucraine.
Nelle direzioni Sivershchyna e Slobozhanshchyna, circa 15 insediamenti nelle regioni di Chernihiv, Sumy e Kharkiv sono stati sottoposti a bombardamenti di artiglieria e mortaio.
Nella direzione di Kupiansk, le forze armate ucraine hanno respinto tre attacchi delle truppe russe nelle aree di Synkivka, Petropavlivka e Ivanivka nella regione di Kharkiv. Le truppe russe hanno lanciato un attacco aereo vicino a Tabaivka, nella regione di Kharkiv.
Nella direzione di Bakhmut, le forze ucraine hanno respinto un attacco dell'esercito russo vicino a Klishchiivka.
Nella direzione di Avdiivka, le forze armate ucraine hanno respinto cinque attacchi delle truppe russe nelle aree di Novobakhmutivka, Stepove, Avdiivka e altri nove attacchi nelle aree di Pervomaiske e Nevelske nella regione di Donetsk.
Nella direzione di Maryinka, le forze ucraine continuano a tenere la linea nelle aree di Marinka e Novomykhailivka, dove le truppe russe hanno cercato di sfondarla cinque volte con il supporto dell'aviazione.
Nella direzione di Zaporizhzhia, le forze armate ucraine hanno respinto due attacchi delle truppe russe nelle aree di Rabotino e a sud di Novodarivka.
Durante il giorno, le forze russe hanno intrapreso 18 operazioni d'assalto infruttuose sulle posizioni delle truppe ucraine, ma hanno subito perdite.
Le forze aeree ucraine hanno colpito 19 aree di concentrazione del personale delle truppe russe.
Le unità delle forze missilistiche delle forze armate ucraine hanno sconfitto un posto di comando, un treno di munizioni, un veicolo di artiglieria, una stazione radar di difesa aerea e un sistema missilistico antiaereo Tor dell'esercito russo.
Si prega di diffidare delle dichiarazioni fatte dai partecipanti diretti al conflitto sui propri successi e sulle perdite del nemico sul campo di battaglia.
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