"Ho il piacere di fare riferimento alle alte direttive di Sua Eccellenza lo Sceicco Tamim Bin Hamad Bin Khalifa Aal Thani, Emiro del Paese, nella sua lettera numero DA-1091-2018, datata 29/10/2018, riguardante la consegna del sostegno finanziario rapido a Sua Eccellenza, il signor Benjamin Netanyahu, Primo Ministro dello Stato di Israele e capo del partito Likud, per un importo di 50 milioni di dollari (cinquanta milioni di dollari) come partecipazione a sostegno dell'imminente campagna elettorale per il Likud alla Knesset. Tale importo deve essere consegnato in contanti al servizio di sicurezza dello Stato nell'ambito della sezione dei sostegni di emergenza."
Così scriveva all'inizio del 2019 il ministro delle finanze del Qatar allo sceicco Khalid Bin Khalifa Aal Thani, capo dell'ufficio dell'emiro sceicco Tamim Bin Hamad Bin Khalifa Aal Thani, in merito alle disposizioni ricevute per finanziare la campagna elettorale di Netanyahu.
La Banca Centrale del Qatar conferma il trasferimento di denaro all'emissario israeliano
Cinque anni fa l'agenzia Reuters ha scoperto informazioni sul Project Raven, un'operazione di offensiva informatica ad ampio raggio condotta da ex agenti della NSA per conto degli Emirati Arabi Uniti. Hanno raccolto enormi quantità di documenti riguardanti diversi obiettivi, tra cui attivisti, giornalisti ed entità governative straniere in alcuni paesi, come Turchia, Francia, Yemen, Iran, Qatar, Libano e Israele.
I documenti trapelati hanno rivelato un'ampia interferenza politica da parte del Qatar negli affari del mondo arabo e musulmano, con l'obiettivo di rovesciare i regimi laici (come in Libia e Mali), nonché di rafforzare le organizzazioni e i movimenti terroristici islamici.
I documenti rivelano anche l'interferenza del Qatar negli affari di altri paesi, come Francia, Sud Africa, Libano e Israele, per mezzo di sovvenzioni significative a elementi governativi, attivisti politici, organizzazioni per i diritti umani e personaggi dello sport.
Tra l'enorme quantità di documenti riservati ci sono anche le lettere relative al finanziamento occulto che il Qatar ha concesso in due occasioni a Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele.
Yigal Carmon, fondatore del MEMRI e ex consigliere di governi israeliani, ha pubblicato le copie delle lettere che provano il finanziamento dell'Emiro del Qatar al presidente israeliano Netanyahu
"Cinque documenti trapelati del Raven Project pubblicati da Blast si riferiscono a personaggi pubblici israeliani. Erano tutte corrispondenze definite segrete tra i capi del regime del Qatar. Tre sono del 2012, menzionano una presunta sovvenzione di 15 milioni di dollari a Benjamin Netanyahu e una presunta sovvenzione di 5 milioni di dollari ad Avigdor Lieberman (per il blocco Likud-Beiteinu), nella loro prossima campagna elettorale. Le altre due lettere sono del 2018 e riguardano una presunta sovvenzione di 50 milioni di dollari a Benjamin Netanyahu per lo stesso scopo. Vedi sotto i documenti più la traduzione.
Nota: secondo Marc Eichinger, i documenti relativi a Israele, insieme a una foto del suo passaporto, sono stati presentati all'allora ambasciatrice israeliana in Svizzera, la signora Ifat Reshef, nel febbraio 2021. Il signor Eichinger è pronto a testimoniare in tribunale."
1) Perché l'emiro del Qatar ha finanziato Netanyahu, mentre elargiva notevoli sovvenzioni ad Hamas?
2) Perché Netanyahu ha preso soldi (si è fatto corrompere) dall'emiro del Qatar, sapendo che sovvenzionava Hamas?
Queste due domande non sono simmetriche e non hanno un'unica medesima risposta. Rappresentano piuttosto il tentativo di capire lo stesso fenomeno corruttivo da due angolazioni diverse, quella del Qatar e quella di Netanyahu.
Entrambi perseguono una propria diversa strategia, ma hanno finito per avere un punto di contatto in comune: l'esistenza e il rafforzamento di Hamas per quasi 20 anni, fino al tragico sabato 7 ottobre e all'orribile strage di 1200 cittadini israeliani e l'inizio della fine di Gaza, il massacro di decine di migliaia di palestinesi e il progetto di "pulizia etnica" compiuti da Israele.
Senza scadere in facili e superficiali dietrologismi, lo scandaloso finanziamento del Qatar a Netanyahu è stato probabilmente il frutto di una disinvolta "trattativa" tra le parti sulla pelle dei palestinesi.
Hamas è una creatura del Qatar e di Netanyahu
Per il Qatar il finanziamento e il sostegno politico ad Hamas era ed è funzionale alle strategie di rivalità con gli altri regimi arabi, gli Emirati e l'Arabia Saudita in primis.
Attraverso Hamas, che aveva scalzato la vecchia guardia dell'AP di Abu Mazen, il Qatar si garantiva un posto di primo piano nello scacchiere medio orientale.
Ma aveva la necessità allo stesso tempo di "limitare" gli attacchi di Israele nei confronti di Hamas, senza impedirli, ma garantendo una sorta di linea di demarcazione conveniente sia per Israele che per il Qatar.
La presenza e il dominio di Hamas a Gaza ha consentito ad Israele / Netanyahu di compiere periodici bombardamenti, l'ultimo nel 2019, di agitare lo spauracchio terroristico per controbilanciare l'occupazione dei propri coloni sul suolo palestinese in Cisgiordania e Gerusalemme.
Per quasi 20 anni Hamas e Netanyahu si sono giustificati a vicenda, facendosi la guerra con la faccia feroce ma senza mai annientare del tutto l'avversario.
Un "equilibrio del terrore" misurato con il bilancino del Qatar, al quale faceva comodo avere Netanyahu a Tel Aviv e Hamas a Gaza.
Benjiamin Netanyahu, non essendo uno sprovveduto, ha accettato il gioco che gli ha consentito di mantenere il potere e gli affari per 2 decenni.
Nei mesi precedenti il 7 ottobre il boss israeliano era stato avvisato da più parti che Hamas stava preparando una "iniziativa clamorosa" contro Israele.
Una manna dal cielo, deve aver pensato Bibi. Un attacco di Hamas era proprio quello che gli serviva per rompere l'assedio della piazza contro la sua riforma della giustizia e le inchieste giudiziarie sui casi di corruzione che lo perseguitavano.
Ci voleva uno scontro con Hamas, come più volte negli ultimi anni, per bombardare Gaza e dare in pasto agli sprovveduti fanatici israeliani la favola di Israele minacciato dai palestinesi.
Come altre volte in passato, Hamas avrebbe sparato un pò di razzi-petardo, forse avrebbe colpito e fatto qualche morto, un rischio da correre che sarebbe stato controbilanciato dalla immediata risposta di fuoco devastante da parte dell'IDF.
Ma i calcoli prima del 7 ottobre si sono rivelati sbagliati per difetto. Hamas aveva ricevuto ordini dal Qatar di bloccare gli "accordi di Abramo" tra Israele e Arabia Saudita, iniziati prima del rientro di Netanyahu al governo. Questa volta i miliziani palestinesi non si sarebbero limitati a sparare mortaretti ma avrebbero compiuto un'operazione di terrore mai vista prima.
I vertici israeliani, convinti di poter "controllare" l'iniziativa di Hamas come in altri casi precedenti, sono stati colti di sorpresa per l'ampiezza della strage e le enormi ricadute sul piano interno.
Questa volta Netanyahu non poteva limitare la risposta, ma anzi doveva amplificarla oltre ogni limite, razionale e morale, scatenando sui palestinesi di Gaza una risposta simile ad un Olocausto.
E' la spaventosa tragedia di questi giorni.
Le rivelazioni sui finanziamenti dell'Emiro del Qatar al boss israeliano confermano purtroppo l'ipotesi che Hamas è una creatura di Netanyahu.
Entrambi sono responsabili delle enormi sofferenze del popolo palestinese.
i.fan.
Key1: Netanyahu keywords: Netanyahu, Qatar, Israele, Hamas, Guerra di Gaza, Palestina, MEMRI, Tamim Bin Hamad Bin Khalifa Aal Thani, Emiro, i, i,
Date Created: 23/12/2023 16:55:22