Video di 5 Agenti che Massacrano Tyre Nichols a Memphis
Diffusi i video che riprendono il pestaggio omicida di Tyre Nichols il 7 gennaio scorso da parte di 5 agenti di polizia. Tyre è morto in ospedale 3 giorni dopo a causa delle violenze subite. Proteste in tutti gli Stati Uniti e nel mondo. Le immagini sono un atto d'accusa contro tutto il sistema di Polizia negli Stati Uniti e verso le istituzioni politiche che ne giustificano le violenze.
il pestaggio a morte di Tyre Nichols
Dopo la pubblicazione dei video che documentano il pestaggio a morte del giovane Tyre Nichols da parte di un gruppo di agenti di polizia a Memphis nel Tennessee in molti si aspettavano un'ondata di proteste anche violente, come quelle che per molte settimane infiammarono il clima politico negli Stati Uniti dopo l'uccisione di George Floyd.
Invece nulla o quasi. Come se la feroce brutalità delle immagini con cui i poliziotti hanno deliberatamente ucciso Tyre Nichols, dopo averlo fermato per un banale controllo di traffico e in assenza di qualsiasi reazione, avesse paralizzato tutti, costringendo l'opinione pubblica ad un rassegnato silenzio.
Unanime la condanna degli agenti criminali di Memphis - a cui perfino Donald Trump non ha risparmiato critiche associandosi a quelle di Biden e Obama - ma standosene a casa, senza scendere nelle piazze per chiedere "Defund The Police", come per mesi fecero milioni di americani nell'estate del 2020.
Ho fatto il giro dei principali media negli USA, dal New York Times a Foxnews, e non ci sono immagini che documentino manifestazioni di massa. Le uniche sono quelle degli alieni marxisti-leninisti del Party for Socialism and Liberation, poche decine con tanti cartelli e buona volontà.
Per il resto zero. Tanto sdegno e tanti appelli - rivelatisi superflui - a mantenere la calma.
L'America progressista sembra essere appagata dalla decisione del dipartimento di polizia di Memphis di "sciogliere" l'unità SCORPION a cui appartenevano i cinque agenti colpevoli dell'uccisione di Tyre Nichols. Si trattava di un gruppo più simile ad uno squadrone della morte che ad una istituzione deputata a garantire sicurezza e ordine per i cittadini. Lo scioglimento della banda di agenti è un contentino buono per i seguaci di Foxnews ma di certo non per liberals e progressisti negli USA.
Il fatto che tutti gli agenti incriminati fossero di origine afroamericana, come la vittima, ha certamente depotenziato l'argomento di protesta dell'antirazzismo, derubricando il pestaggio mortale ad omicidio di un nero da parte di altri neri. In una nazione come gli Stati Uniti in cui muoiono uccisi dalla polizia circa mille persone ogni anno quella di Tyre fa notizia per la gratuita brutalità degli agenti.
Resta l'altra grande questione sociale che l'America non è capace da decenni di affrontare seriamente e che è alla radice delle contraddizioni dell'opinione pubblica. E' quella rappresentata dalla spirale perversa creata dall'ampia diffusione della criminalità organizzata, coniugata alla forte emarginazione delle fasce povere o immigrate e alla incontrollata diffusione delle armi.
Questi tre fattori giustificano agli occhi di benpensanti sia repubblicani che democratici la necessità di una polizia agguerrita e giustificata anche negli eccessi dell'uso della forza.
A mali estremi, estremi rimedi. Se poi capita che qualche innocente, anzi tanti, paghi con la vita gli errori di qualche poliziotto basta licenziare chi ha sbagliato lasciando tutto il resto inalterato.
La disciolta unità SCORPION di Memphis non è l'unica nel suo genere, ne esistono a centinaia in tutte le metropoli degli States. Non bisogna aver frequentato il MIT per parteciparvi, basta dimostrare inclinazioni determinate e violente per essere reclutati.
La blanda reazione dell'opinione pubblica americana dopo i video dell'uccisione di Tyre Nichols fa presumere che nel prossimo futuro il sistema poliziesco negli USA si sentirà ancora più giustificato e tollerato, anche in presenza di altri "eccessi" ovvero omicidi di innocenti.