Nell'agosto del 2019, governando Giuseppe Conte 1 e ministro dell'Interno Matteo Salvini, a 147 migranti provenienti dalle coste libiche fu impedito di sbarcare dalla nave Open Arms che li aveva salvati e condotti a Lampedusa.
Salvini per motivi politici e propagandistici si opponeva allo sbarco che fu consentito solo dopo il sequestro della nave, ordinato dal procuratore di Agrigento.
L'iniziativa di Matteo Salvini fu indagata e ha condotto in Tribunale il segretario della Lega nella veste di imputato.
La Procura di Palermo nel caso Open Arms, nella requisitoria contesta al Ministro Matteo Salvini il reato di cui all’art. 605 comma 1, comma 2 n. 2) e comma 3 c.p., per avere, nella sua qualità di Ministro dell’Interno, privato della libertà personale 147 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 ed il 15 agosto 2019.
Nella memoria si legge che "la questione principale, oggetto del processo celebrato innanzi a codesto Tribunale, si è risolta nella sussistenza, o meno, dell’obbligo del Ministro dell’Interno italiano di procedere all’indicazione del posto sicuro per consentire lo sbarco, sul territorio nazionale, delle 147 persone salvate in acque internazionali".
La risposta a tale interrogativo, "di per sé indubbia in ossequio alle leggi del mare secondo cui “bisogna dare terra ai naufraghi”, ha impegnato il dibattimento nella ricerca capillare di qualsiasi elemento idoneo ad evidenziare la eventuale non configurabilità di quell’obbligo o il suo venir meno o, più semplicemente, la possibilità di un suo adempimento postergato. Analisi questa che, di converso, ha dovuto considerare l’eventuale corrispondente insorgenza del diritto delle 147 parti offese a vedere immediatamente garantito, da parte dello Stato italiano ove erano sopraggiunte, il bene giuridico della loro libertà personale che la Repubblica tutela nell’art. 13 della sua Carta Costituzionale".
Matteo Salvini dopo la richiesta di condanna a sei anni di carcere si è reso protagonista di un lugubre video sulla TV di Stato in cui ha fatto propaganda per se stesso e ha lanciato accuse alle opposizioni e alle associazioni umanitarie.
"Mi dichiaro colpevole di avere difeso l'Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di avere mantenuto la parola data", il commento di Salvini. Che aggiunge: "Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per avere difeso i confini del proprio Paese".
Per inciso, sarebbe utile sapere chi ha pagato la realizzazione del video di Matteo Salvini e quanto è costato. Non è certamente un video amatoriale.
Tutto il centrodestra e il governo di Giorgia Meloni si sono scagliati contro la richiesta del PM, tutti allineati dietro lo slogan salviniano sovranista della "legittima difesa dei confini nazionali".
Quasi certamente nessuno di loro avrà letto le 237 pagine di requisitoria del PM di Palermo
Dalla parte delle opposizioni al governo Meloni le valutazioni sono ovviamente diverse.
Tra tutte segnalo quella di Riccardo Magi, segretario di +Europa.
"Nel 2019 ha tenuto in ostaggio 147 persone sulla Open Arms, con a bordo anche donne e bambini, pur di portare avanti la sua spregiudicata politica dei porti chiusi e ricattare l'Europa.
Per questo Matteo Salvini è finito sotto processo a Palermo. E oggi è arrivata la richiesta da parte dei Pm di 6 anni di reclusione.
Avere un Ministro accusato di sequestro di persona già dovrebbe essere fonte di imbarazzo per un governo di qualsiasi Paese democratico, ma avere addirittura la premier che interviene a gamba tesa nel processo rappresenta un'ingerenza gravissima del potere esecutivo nei confronti del potere giudiziario da far tremare i polsi.
Ricordiamo a Giorgia Meloni che l'Italia non è ancora, per fortuna, l'Ungheria dove la giustizia è assoggettata al presidente Orban.
E soprattutto è incredibile che Meloni commenti provando a truffare gli italiani sul senso del processo a Salvini: il suo vicepremier, nella vicenda Open Arms, ha tentato di modificare le norme per dotarsi dei pieni poteri nei confronti di migranti naufraghi, altro che svolgere il proprio lavoro.
Ma la legge e il diritto internazionale glielo impediscono.
Non solo una grave ingerenza da parte di Meloni, che sta evidentemente cercando di intimidire il pubblico ministero, ma anche una totale distorsione della realtà a uso e consumo delle crudeli e spesso illegali politiche di questa destra sui migranti".
In sintesi Matteo Salvini, impedendo ai migranti di sbarcare dalla Open Arms non ha difeso i confini e gli interessi dell'Italia ma solo quelli suoi personali, essendo il segretario della Lega in quel periodo impegnato in una campagna elettorale permanente per mettere in difficoltà i Cinque Stelle e accreditarsi come unico leader della destra italiana.
Un disegno politico che gli aveva permesso di stravincere nelle elezioni europee.
«Il principio chiave è quello del soccorso in mare, che viene dall'Odissea, da tempi ancestrali. Persino in guerra c'è l'obbligo del salvataggio in mare a conferma dell'universalità dei beneficiari. In questo processo affrontiamo il tema dei diritti dell'uomo, la vita, la salute e la libertà personale che prevalgono sul diritto a difendere i confini», sono parole del procuratore Gery Ferrara nella requisitoria al processo Open Arms.
Che viene però smentito dal leader galattico della nuova destra interstellare Elon Musk.
Elon Musk su X: «Quel pm pazzo dovrebbe andare in prigione»
"Quel pazzo pubblico ministero dovrebbe essere lui quello che va in prigione per 6 anni, questo è pazzesco".
Lo ha scritto su X Elon Musk commentando la richiesta del Pm di Palermo di sei anni di reclusione per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa.
Perché Elon Musk si sente in dovere di intervenire in una questione giudiziaria e politica che riguarda l'Italia e un suo ministro?
Elon Musk ha simpatie politiche per Matteo Salvini? oppure sono stati Donald Trump e Vladimir Putin a chiedergli di perorare la causa del loro pupillo?
Molto più probabile invece che lo squilibrato Elon Musk creda di essere ormai il difensore unico delle ragioni sovraniste e suprematiste internazionali.
Dovunque c'è un migrante c'é Elon Musk pronto a difenderci dai pericoli. Dovunque c'è qualche razzista che offende e maltratta un migrante c'é Elon Musk pronto a difendere il farabutto.
Consiglio per Matteo Salvini: provi a chiedere di patteggiare la pena e al posto del carcere dichiararsi disponibile a subire la pena di guardare il film "Io Capitano" per 147 volte, impararlo a memoria e proiettarne brani in ogni suo futuro comizio.