L'omicidio di Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni ucciso da Filippo Ferlazzo a Civitanova Marche, assume contorni ancora più inquietanti di quelli già gravissimi emersi fin dalle prime ore.
Tutti hanno visto e capito che la furia omicida di Ferlazzo contro l'ambulante invalido Ogorchukwu era motivata in gran parte da un odio razzista verso "il negro immigrato", un odio fomentato e amplificato dalla cultura di destra.
Gli unici che invece ridimensionano la gravità socio-politica dell'accaduto sono i funzionari di polizia che indagano.
Il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi durante una conferenza stampa per illustrare i primi accertamenti dichiara «Le indagini sono in corso ma la situazione è abbastanza chiara, tutto sembra essere nato da una lite per futili motivi e non per questione di razzismo»
Si tratta di un'affermazione che si qualifica da sé e mette in luce con quale spirito e orientamento le forze di polizia locale stanno conducendo gli accertamenti e come intendano manipolarli.
La furia omicida di Ferlazzo sarebbe dovuta a futili motivi (?!), tra i quali però sono scomparsi quelli che sembravano aver scatenato e "giustificare" la rabbia del maschio ferito, cioè eventuali "apprezzamenti" di Alika Ogorchukwu nei confronti della compagna dell'assassino.
Secondo tutte le testimonianze il nigeriano non avrebbe molestato nessuno, ma solo invitato la donna ad acquistare un accendino.
Questo ha scatenato l'ira omicida di Ferlazzo, che però secondo la Polizia marchigiana non ha nulla a che fare con una matrice razzista e l'odio covato verso gli "immigrati negri" ma rappresenta un futile motivo privo di connotati socio-politici !!
Se le affermazioni del poliziotto Matteo Luconi sono vere rappresentano un ulteriore elemento di preoccupazione: testimoniano come organi di polizia e magistratura possano manipolare le indagini al fine di escludere i reati connessi al razzismo, derubricandoli a futili motivi o limitandoli ad altre fattispecie.
Le indagini sull'omicidio di Civitanova Marche stanno facendo emergere elementi gravi.
1) Ogorchukwu prima di essere aggredito e ucciso non ha "importunato" nessuno, non ha fatto nessun "apprezzamento" o molestia di alcun genere. Ha solo chiesto ad una passante di acquistare un accendino o di regalargli qualche spicciolo.
2) L'aggressione di Ferlazzo è stata prolungata e mirata ad uccidere consapevolmente, come dimostrano i video diffusi. L'ambulante nigeriano è morto per strangolamento, dopo una colluttazione durata almeno 4 minuti, e non per i colpi di stampella ricevuti.
3) I media si sono giustamente soffermati sulla indifferenza e la passività dei numerosi cittadini presenti sulla scena del delitto. Nessuno è intervenuto a difendere Alika Ogorchukwu. Ma anche la Polizia locale e vigili urbani non sono intervenuti tempestivamente. Se l'aggressione è durata almeno 4 lunghi minuti, in una strada del centro di Civitanova Marche nel pieno della stagione turistica, perché le forze dell'ordine non sono intervenute subito?
4) Dopo le gravi dichiarazioni del funzionario di polizia Matteo Luconi, cosa aspettano i partiti progressisti a chiedere chiarimenti e provvedimenti?
L'uccisione di Alika Ogorchukwu è stato un omicidio intenzionale, con una grave matrice razzista.
Negarlo significa sottovalutare il pericolo se non addirittura assolverlo.