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Quarantacinquemila palestinesi uccisi a Gaza

Netanyahu Vuole "Hamas for Ever" e Rifiuta il Piano Biden a Gaza


i.fan. - 7 Giugno 2024 - aggiornato il 07/06/2024 09:12:58 ID: 4248


Dopo 8 mesi di terrore a Gaza molti ostaggi non sono stati liberati o sono morti, 45mila palestinesi uccisi, Gaza rasa al suolo e in crisi umanitaria, Hamas dispone ancora di 10mila miliziani, Sinwar e Deif sono vivi e comandano, Israele è stata espulsa dalla diplomazia internazionale, Hezbollah minaccia l'IDF, Netanyahu sbeffeggia il Piano Biden e spera in "Hamas for Ever"


Dopo 8 mesi di terrore a Gaza la strategia di guerra imposta da Netanyahu e dall'estrema destra ebraica presenta un conto fallimentare: molti ostaggi non sono stati liberati o sono morti, 45mila palestinesi uccisi, Gaza rasa al suolo e in crisi umanitaria, Hamas dispone ancora di 10mila miliziani attivi, Sinwar e Deif sono vivi e comandano, Israele è stata espulsa dalla diplomazia internazionale, Hezbollah minaccia l'IDF e il Nord di Israele.

Nonostante tutto, Netanyahu sbeffeggia il Piano Biden e spera in "Hamas for Ever".

L'ultimatum di Gantz - entro 8 giugno chiarire la strategia o far cadere il governo di Tel Aviv - sarà rinviato?.

 

 

Netanyahu Rifiuta la Tregua di Biden e fa STRAGE IN UNA SCUOLA DI GAZA

Strage scuola UNRWA - Gaza

Netanyahu  in persona ha ordinato la strage della scuola di Nuseirat gestita da UNRWA che ospitava sfollati palestinesi, 50 morti di cui molte donne e bambini, per far capire che non intende smettere la guerra-genocidio a Gaza. Ormai è chiaro che sia Netanyahu che Hamas hanno rifiutato la proposta di Biden per il cessate il fuoco. Per gli ultimi ostaggi il tempo sta per scadere.

E' sempre più evidente che HAMAS E' UNA CREATURA DI ISRAELE. A Gerusalemme si scatena la violenza dell'estrema destra israeliana, cori di "Morte agli arabi", durante la "marcia della bandiera" nella Città Vecchia
Giovani ebrei estremisti cantano "Possa il tuo villaggio bruciare" lungo il percorso attraverso il quartiere musulmano, mentre alcuni aggrediscono giornalisti e palestinesi locali

Quanti terroristi ha realmente Hamas a questo punto della guerra?


si chiede Seth Frantzman sul Jerusalem Post del 6 giugno.
 

Se Hamas ha 9.000-12.000 combattenti rimasti, allora gli restano circa 12-15 battaglioni, e non sono pochi.

La domanda - per niente retorica - fotografa la disillusione di una crescente parte dell'opinione pubblica ebraica dopo 8 mesi di guerra a Gaza in risposta al terribile massacro organizzato da Hamas il 7 ottobre 2023.


Otto mesi di guerra che hanno un bilancio orribile per i palestinesi ma anche per gli israeliani. Non basteranno 8 anni per alleviare le conseguenze di otto mesi di furia, crimini, umiliazioni, devastazioni.

"Hamas potrebbe ancora avere fino a 12.000 combattenti rimasti. Questa valutazione significherebbe che Hamas ha perso circa la metà della sua forza in otto mesi di guerra".

...Hamas ha chiaramente migliaia di combattenti anche nella zona dei campi centrali di Gaza. Inoltre, Hamas ha probabilmente migliaia di affiliati nel nord di Gaza. Hamas collabora anche con altri gruppi terroristici a Gaza e contano centinaia o migliaia di membri. Tutti i gruppi stanno anche reclutando e preparandosi per una lunga guerra di logoramento.

Il fatto che i miliziani di Hamas si siano avvicinati alla recinzione di confine israeliana la mattina del 6 giugno e si siano scontrati con l'IDF, uccidendo un soldato dell'IDF, dimostra che il gruppo è ancora in grado di pianificare ed eseguire operazioni.

Gaza ora si riduce a un gioco di numeri. Hamas sta reclutando. Hamas sta imparando e Hamas si sta preparando. Che abbia 8.000 o 12.000 combattenti potrebbe non essere così importante. Controlla la maggior parte di Gaza. Ritorna sempre quando l'IDF se ne va.

Non vi è alcuna grave rottura del controllo e nessuno sembra opporsi apertamente ad Hamas a Gaza. Si ritiene che molte persone si oppongano ad Hamas, ma esso esercita ancora una presa mafiosa su tutta Gaza.

Israele ha preferito spostare gli sfollati di Gaza nelle aree controllate da Hamas, consolidando la propria presa. Israele non fa quello che ha fatto l'esercito iracheno a Mosul, cioè spostare le persone dietro le sue linee in modo che possano essere separate dai terroristi.

Pertanto, ad Hamas viene sempre assegnato un gruppo continuativo di reclute. Finora la guerra è durata otto mesi e il risultato è stato sostanzialmente il mantenimento di Hamas al potere. I leader israeliani parlano di un piano “day after” ma la cosa non sembra seria.

 

Ciò lascia la tattica di Gaza senza una strategia.

Che Hamas abbia 8.000 o 10.000 combattenti, quindi, non ha importanza se, alla fine, gli abitanti di Gaza si aspettano il ritorno di Hamas e Hamas non verrà mai sostituito. Potrebbe essere sconfitto e sostituito, ma in Israele non c’è ancora la volontà politica.

Ogni giorno che passa, Hamas probabilmente diventa più forte. Potrebbe aver raggiunto una sorta di nadir ad un certo punto, ma ora non può andare da nessuna parte se non verso l’alto.

Tutto quello che deve fare è resistere, trincerarsi ed effettuare qualche attacco al giorno a Gaza.

È così che ha prosperato dagli anni '90 al 2007. Sa come farlo.


 

Dopo 8 mesi l'isolamento internazionale di Israele è pressoché totale.

Gli Stati Uniti di Joe Biden stentano a trattenersi dallo scaricare Tel Aviv fino a quando non riuscirà a scaricare Netanyahu.

Benny Gantz - ministro della guerra nel governo Netanyahu ma in disaccordo sulla strategia fin qui tenuta - aveva posto un ultimatum alla data del 8 giugno, entro la quale Netanyahu avrebbe dovuto chiarire i passaggi per gestire il day-after a Gaza altrimenti avrebbe abbandonato la linea di "sicurezza nazionale" e provocato una crisi istituzionale a Tel Aviv.

Probabilmente Gantz rinvierà la data con la scusa di aspettare che gli Stati Uniti portino a termine in un modo o nell'altro il loro Piano Biden con la risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'ONU prevista oltre l'8 giugno.

Non saranno pochi giorni in più a fare la differenza. Fatto sta che né Gantz né Biden riescono a trovare una soluzione per scalzare Netanyahu dalla sua poltrona e avviare una soluzione diplomatica per uscire dalla guerra di Gaza.

Entrambi sanno che Netanyahu ha una strategia chiara che si sintetizza in "Hamas for Ever", ovvero trascinare la guerra tra Israele e Hamas per altri lunghi mesi con l'obiettivo di

1) aspettare la probabile vittoria dell'amico Trump alla Casa Bianca;

2) provocare un ulteriore aggravamento della crisi umanitaria a Gaza in modo da costringere almeno un milione di palestinesi a migrare verso l'Europa o altri paesi arabi;

3) avere dalla futura presidenza Trump (e dal suo amico Putin) il via libera all'occupazione permanente di Gaza, e al progressivo assedio della Cisgiordania.

La strategia di Netanyahu è "un solo popolo (gli ebrei) per un solo Stato (Israele)" e per potersi realizzare ha bisogno di "condizioni a contorno" e circostanze. 

Tra queste c'è sicuramente la necessità di "difendere la sicurezza di Israele" dalle minacce terroristiche - Hamas ma anche Hezbollah.

Senza minacce terroristiche la strategia di Netanyahu resta zoppa.

Per questo "Hamas è una creatura di Netanyahu". Per questo dopo 8 mesi di crimini, stragi, umiliazioni, sofferenze inaudite per i palestinesi di Gaza, Hamas è ancora in grado di "minacciare la sicurezza di Israele", ovvero di giustificare l'esistenza del governo fanatico di Netanyahu.

 

Per ogni giorno in più che Netanyahu resta al potere diminuiscono le speranze di trovare vivi gli ostaggi nelle mani di Hamas, di ricostruire un futuro di speranza per i palestinesi, di riportare il diritto degli ebrei a vivere in sicurezza al centro dei desideri dell'opinione pubblica mondiale.

 


 

 

 


(in aggiornamento)


 

i.fan.


Key1: Netanyahu keywords: Gaza, Genocidio Gaza, Israele, Palestina, Netanyahu, Joe Biden, Hamas, Ostaggi di Gaza,

Date Created: 07/06/2024 08:22:55


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