Anche Hezbollah conferma la morte del suo boss; in Iran Khamenei proclama 3 giorni di lutto, ma molti festeggiano. Biografia di Nasrallah secondo almodon.
L'IDF annuncia ufficialmente l'uccisione di Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah.
"Hassan Nasrallah, il leader dell'organizzazione terroristica Hezbollah e uno dei suoi fondatori, è stato eliminato dalle IDF, insieme ad Ali Karki, il comandante del fronte meridionale di Hezbollah, e ad altri comandanti di Hezbollah", hanno affermato le Forze di difesa israeliane in una dichiarazione sabato mattina.
"Nasrallah non sarà più in grado di terrorizzare il mondo"
"uccidete Hassan Nasrallah"
Poco prima di prendere la parola all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, in una circostanza che dovrebbe vedere ogni capo di Stato impegnato nella difficile ricerca di mediazioni diplomatiche alle guerre e crisi che minacciano l'umanità, il primo mistro israeliano Bibi Netanyahu si è recato in una stanza dell'albergo assegnato alla delegazione israeliana per impartire un ordine al generale Halevi capo dell'IDF che si trovava a Tel Aviv.
L'ordine era "uccidete Hassan Nasrallah", il leader di Hezbollah che da tempo vive nascosto in qualche bunker in Libano.
E quando ha preso la parola nella sala dell'Assemblea, Netanyahu si è esibito in un attacco a tutto tondo contro chiunque abbia osato, o si appresti a farlo, criticare l'operato di Israele, che da un anno massacra la popolazione di Gaza tra infiniti orrori e da alcune settimane ha rivolto le bombe e i massacri contro le milizie di Hezbollah in Libano e le migliaia di civili che sono costretti a conviverci.
27 settembre - La regola di Netanyahu è la SPROPORZIONE: per raggiungere un obiettivo occorre eliminarne 100 o anche 1000. Mentre parlava a New York all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per attaccare "gli antisemiti che criticano Israele", Netanyahu dava l'ordine a Tel Aviv di attaccare Beirut con nuove distruttive bombe anti-bunker fornitegli dagli USA, con le quali ha raso al suolo un intero quartiere popolare nel tentativo di uccidere Nasrallah, capo di Hezbollah.
Centinaia di corpi smembrati o sotto le macerie sono la terribile conferma del terrorismo sproporzionato di Netanyahu. Forse tra quelle centinaia di morti c'è anche Nasrallah, ma la morte di un terrorista non può mai giustificare quella di centinaia di vittime innocenti.
“Hard to believe Nasrallah got out of it alive”.
“Hard to believe Nasrallah got out of it alive”.
Secondo i funzionari dell'IDF e del Mossad è impossibile credere che Nasrallah sia potuto sopravvivere al bombardamento di Haret Hreik, nel sobborgo meridionale di Dahiyeh a Beirut.
Le bombe anti-bunker gentilmente fornite dagli Stati Uniti sono penetrate in profondità nel sottosuolo, hanno sollevato almeno 6 palazzi e hanno fatto tremare Beirut come un terremoto.
I corpi dilaniati di chi si viveva nel quartiere sono stati trovati a brandelli sui tetti delle carcasse di automobili a centinaia di metri.
Difficile immaginare che siano morte meno di mille persone innocenti nel bombardamento per uccidere Nasrallah, potrebbero addirittura essere duemila i morti in pochi secondi.
Quante persone si trovavano nei palazzi sbriciolati dalle bombe anti-bunker lanciate dagli aerei israeliani?
Mille o duemila, non si hanno ancora le cifre della distruzione operata da Israele, ma alcune immagini agghiaccianti che circolano nei media danno un'idea della catastrofe voluta da Netanyahu non solo per eliminare il capo terrorista Nasrallah ma anche per terrorizzare tutti i libanesi e tutti coloro che da un anno criticano la sproporzione criminale del governo di Tel Aviv.
Pioggia di fuoco per preparare un intervento di terra
I generali dell'IDF e il ministro della difesa Gallant sostengono che il bombardamento del quartier generale di Hezbollah a Beirut aveva anche l'obiettivo di "preparare" il terreno all'invasione del Libano con le truppe di terra.
Eliminando il comando generale delle milizie, dopo averle ammutolite con l'attacco dei pagers e la decimazione dei vertici militari con attentati mirati, tutto è pronto per far entrare i carri armati con la Stella di David nella Terra dei Cedri e portare l'ordine di Tel Aviv anche a Beirut, in un una escalation che punta diritto a Teheran.
Molti in Israele, e per primo Netanyahu, ritengono che questo sia il momento storico per regolare tutti i conti della Storia tra ebrei e musulmani, in Palestina e in Medio Oriente, anche se questo potrebbe significare l'isolamento dello stato ebraico dal resto del mondo.
Una paranoia che colpisce anche "l'amico americano", colpevole di voler frenare i "legittimi obiettivi di Tel Aviv".
La mania di Biden per la de-escalation sta ammanettando Israele e rincuorando l'Iran - è l'opinione di David Weinberg sul Jerusalem Post, giornale conservatore che un tempo esprimeva una linea moderata e ora sponsorizza apertamente la linea dura di Netanyahu.
"L'attenzione dell'amministrazione Biden sulla "de-escalation" ostacola la lotta di Israele contro i fantocci iraniani come Hezbollah e Hamas, indebolendo l'autodifesa di Israele".
Joe Biden viene considerato ormai alla stregua di un fastidioso "utile idiota", al punto che Netanyahu lo ha avvisato dell'operazione per eliminare il capo di Hezbollah mentre gli aerei israeliani carichi di bombe americane erano già in volo per Beirut.
Per comprendere la gravità di quanto sta accadendo con l'escalation della guerra in Libano bisogna non farsi distrarre dalla propaganda israeliana e concentrarsi su tre elementi racchiusi nello spazio di poche ore nel tardo pomeriggio del 27 settembre.
1) Netanyahu ordina il bombardamento di Beirut per uccidere Nasrallah mentre 2) si prepara al discorso nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
La concomitanza tra i due avvenimenti non è casuale, ma frutto di una regia mediatica diabolica. Il tentativo di uccidere il capo di Hezbollah a qualunque costo, ovvero al prezzo di mille vite innocenti, è il vero messaggio di Israele al mondo interno dal palco delle Nazioni Unite.
3) Lo schiaffo a Joe Biden e ai suoi balbettanti tentativi di porre un freno al cinismo criminale di Netanyahu è un messaggio altrettanto grave e minaccioso.
Joe Biden parla a vuoto mentre le bombe che lui stesso ha fornito ad Israele per fare guerra ad Hamas ed Hezbollah uccidendo migliaia di palestinesi e libanesi parlano l'unico linguaggio che Netanyahu conosce per dire che Israele considera i suoi interessi al di sopra di qualsiasi altra ragione, sfidando chiunque pensi diversamente.
L'antisemitismo aberrante si sta nutrendo con le azioni criminali di Netanyahu, in una spirale oscena e irrefrenabile.
Dopo Gaza c'è Beirut, e poi ci sarà Teheran, ha detto chiaramente Netanyahu a New York.
La rotta ormai è tracciata e la sua mission per i prossimi anni è quella di guidare Tel Aviv nell'impresa storica di eliminare qualsiasi minaccia alla sicurezza del popolo ebraico.
Per Netanyahu e i fanatici religiosi che lo sostengono c'è posto per un solo dio a Gerusalemme.
Chi si illude diversamente è un nemico.
ifan
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Date Created: 28/09/2024 08:16:39