Netanyahu Ha Scelto, Guerra Continua e Abbandono degli Ostaggi


ifan - 3 Agosto 2024 - aggiornato il 03/08/2024 23:33:29

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manifestazioni per il rilascio degli ostaggi

  • L'uccisione di Haniyeh ha cancellato ogni speranza di trattativa, mentre la guerra con Iran e Hezbollah si avvicina
  • In uno scontro drammatico tra i vertici dei servizi segreti israeliani e Netanyahu, lo Shin Bet accusa il primo ministro di volere la morte degli ostaggi in mano ad Hamas
  • L'Iran attaccherà Tel Aviv nel giorno di Tisha B'Av




 

Ismail Haniyeh, il capo dei capi di Hamas, era stato certamente responsabile di atti criminali.

Aveva condiviso con Sinwar la decisione di attaccare Israele il 7 ottobre 2023.

 

Ma la sua più grande responsabilità è stata quella di radicalizzare in chiave religiosa le posizioni palestinesi, sfruttando anche la crescente corruzione dell'ala storica dell'OLP, e di prestarsi ai giochi di potere che il regime di Netanyahu andava costruendo per smantellare qualsiasi speranza palestinese di 2 Stati per 2 Popoli.

 

L'assassinio di Haniyeh a Teheran, quando sono passati 10 mesi dalla strage del 7 ottobre ha un solo significato: stop alle trattative per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, stop ai tentativi di de-escalation da parte dell'amministrazione Biden e dei suoi alleati. Continuare la guerra e allargare il fronte colpendo il Libano, lo Yemen e l'Iran.

Haniyeh avrebbe potuto essere eliminato in qualsiasi altro momento. Netanyahu ha scelto di ucciderlo ora perché ora è giunto il momento di scegliere: accordo su ostaggi e cessate il fuoco, come vorrebbero molti israeliani e gran parte delle diplomazie internazionali, oppure rilanciare ed allargare la guerra, sfruttando ogni pretesto ed occasione, nell'assoluta certezza che con la guerra il governo di Tel Aviv presieduto da Bibi non potrà essere scalzato da nessuno.

 

Netanyahu, come Putin, da oltre 20 anni ha bisogno di guerra, repressione e corruzione per affermare continuamente il proprio potere intriso di una folle visione del destino di Israele.

 

Gli israeliani dal canto loro hanno una grave responsabilità, aver consentito a Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich di avere la maggioranza della Knesset e non sapere più come e quando liberarsene.

 

Benny Gantz o Gallant vorrebbero elezioni anticipate ma non sanno come arrivarci e soprattutto non sanno come rassicurare gli israeliani di fronte alle terribili immagini del 7 ottobre.

 

Per paradosso, gli unici veri oppositori al regime di Netanyahu sono gli apparati di sicurezza israeliani, Mossad e Shin Bet ma anche larghi settori dell'IDF, l'esercito impegnato nella criminale guerra di Gaza.

 


E' l'ultimo giorno di luglio. Nella sala riunioni del consiglio di guerra Netanyahu ascolta i resoconti dei capi del Mossad e dello Shin Bet  sullo sviluppo delle trattative per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, connesse a quelle sulla cessazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Sullo sfondo c'è l'operazione a Teheran con cui Israele ha eliminato Haniyeh.

 

David Barnea, capo del Mossad, Ronen Bar dello Shin Bet e Nitzan Alon del Comando Centrale IDF entrano nei dettagli della trattativa, concordati negli incontri con i mediatori egiziani e qatarini. 

 

Netanyahu ascolta e scuote la testa. No, No, No, i toni della discussione si alterano, si sentono anche delle urla.

I capi dei servizi segreti fanno presente a Netanyahu che le sue continue richieste di modifiche agli accordi già presi avrebbero portato al blocco delle trattative per la liberazione degli ostaggi.

"Siete dei deboli, rammolliti - ha urlato Netanyahu a Barnea - invece di fare pressione su di me, stringete le ossa a Sinwar".

Ronen Bar controbatte: "se non vuoi un accordo per liberare gli ostaggi abbi il coraggio di dirlo apertamente".

E il generale Alon incalza: "sai benissimo che tutti i parametri che hai aggiunto non saranno accettati e che alla fine non ci sarà alcun accordo. Con quello che dici, non abbiamo nulla da fare, siamo al punto zero".

Barnea del Mossad: "C'è un accordo. Se procrastiniamo ancora le decisioni, potremmo perdere l'opportunità: dobbiamo coglierle ora, subito".
A questo punto,  Netanyahu ha sbattuto i pugni sul tavolo e ha rinfacciato: "Siete dei deboli. Non sapete come negoziare duramente. Tu sei un debole, mi metti le parole in bocca che non ho detto. Invece di fare pressione sul primo ministro di Israele, fate pressione su Sinwar ...".

 

Alla fine della tempestosa riunione "alti funzionari dei servizi di difesa" hanno commentato: "Netanyahu non vuole un accordo in questo momento, continua a insistere su alcuni dettagli anche se gli chiariamo che il nostro sistema sa come affrontare le implicazioni dell'accordo. La verità è che Netanyahu ha rinunciato ai rapiti".


 

 

 

Ormai è opinione diffusa che Netanyahu non vuole riportare a casa gli ostaggi ancora vivi, ma vuole solo continuare la guerra.

 

da Times of Israel:

Le famiglie degli ostaggi detenuti a Gaza da Hamas rilasciano dichiarazioni alla stampa fuori dal quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv, in vista della manifestazione settimanale che sollecita un accordo per il rilascio dei loro cari.

"C'è un accordo sul tavolo e  Netanyahu sta effettuando un omicidio mirato", dice Einav Zangauker, il cui figlio Matan è stato rapito dai terroristi palestinesi il 7 ottobre, alludendo all'assassinio di questa settimana del leader di Hamas e del comandante militare di Hezbollah.

 

Zangauker accusa il premier di "aver scelto di trascinarci in un'escalation, invece di chiudere un accordo che salverà vite umane e impedirà un'escalation".


 

L'Iran prevede di attaccare Israele a Tisha B'Av – il giorno ebraico dei disastri, secondo i servizi di intelligence occidentali.


Secondo quanto riferito, l'Iran prevede di attaccare Israele il giorno di Tisha B'Av, quando gli ebrei piangono la perdita del primo e del secondo Tempio.
Fonti dell'intelligence occidentale hanno detto a Sky News Arabia di avere le prove che l'Iran prevede di attaccare Israele  in risposta all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh nei giorni di Tisha B'Av che inizia il 12 agosto e termina il 13 agosto.

Secondo quanto riferito, l'attacco dell'Iran sarà coordinato con Hezbollah in Libano.

Nei giorni di Tisha B'Av, gli ebrei lamentano la distruzione del primo e del secondo tempio. Durante l'evento annuale, c'è il digiuno, il lutto e la pratica dell'abnegazione.

 

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Key1: Netanyahu keywords: Netanyahu,ostaggi,Hamas,Gaza,Haniyeh,Iran,Tisha B'Av

Date Created: 03/08/2024 22:51:49


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