Matteo Renzi al Processo per l'Omicidio di Regeni Cambierà Versione?


ifan - 15 Luglio 2024 - aggiornato il 06/08/2024 08:29:10

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Matteo Renzi e Al-Sisi

  • Il 16 luglio Matteo Renzi testimonia al processo per l'omicidio di Giulio Regeni, di cui sono accusati 4 sgherri di Al-Sisi.
  • Renzi ha sempre sostenuto di aver saputo troppo tardi del rapimento Regeni ma nuove evidenze lo smentiscono. Il ruolo di Zeina Spinelli.
  • Renzi ha omesso di intervenire in soccorso di Regeni?



Zena (o Zeina) Spinelli e Davide Bonvicini sono due personaggi chiave nella tragica vicenda che portò alla morte di Giulio Regeni, il cui cadavere torturato fu ritrovato la mattina del 3 febbraio 2016 alla periferia del Cairo.

La loro importanza non riguarda l'individuazione degli assassini di Giulio bensì un filone collaterale che ha un grande risvolto giudiziario e politico: cosa fece il governo italiano per cercare di salvare Giulio Regeni nei giorni in cui era torturato ma ancora vivo?

Il governo dell'epoca era presieduto da Matteo Renzi, il quale ha sempre sostenuto di non aver potuto fare molto per cercare di salvare Regeni perchè venne a conoscenza della sua scomparsa solo il 31 gennaio, il giorno a cui si fa risalire la morte del giovane italiano.

"Se avessi saputo prima ..."

Zena Spinelli e Davide Bonvicini sono in grado di smentire l'affermazione di Matteo Renzi.

Entrambi molto impegnati fin dalle ore successive alla sua scomparsa il 25 gennaio, entrambi erano in contatto con persone influenti delle istituzioni egiziane.

In particolare Zena Spinelli viene a sapere da una fonte del ministero di Giustizia al Cairo che il 29 gennaio Regeni era ancora vivo e nelle mani della polizia segreta di Al Sisi.

La Spinelli gira subito questa notizia a Davide Bonvicini il quale la riporta all'ambasciatore Massari che sollecita nuovamente il ministero degli Esteri ( Elisabetta Belloni) e la presidenza del Consiglio (Armando Varricchio) ad intervenire direttamente sui massimi vertici del regime, compreso Al-Sisi con cui Renzi era in stretto rapporto.

Ma Matteo Renzi era troppo concentrato sugli affari con il regime egiziano, con la visita della ministra Guidi già programmata nei giorni successivi, per preoccuparsi di sollevare il caso di un giovane italiano scomparso.

Renzi pensava che gli egiziani, essendo molto suscettibili, non avrebbero gradito di essere accusati di aver fatto sparire Giulio Regeni.


Il 16 luglio al processo per l'omicidio di Giulio Regeni che si svolge a Roma dovrebbe presentarsi a testimoniare l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il condizionale è dovuto al rientro di Renzi dall'India dove ha partecipato al matrimonio del più ricco rampollo di famiglia indiana costato appena 600 milioni di dollari.


Se i bagordi in India lo consentiranno, Renzi risponderà ai giudici che indagano sulla dinamica dell'omicidio come aveva promesso al giornalista Autieri di Report che qualche mese fa gli chiedeva di confermare o meno la sua versione dei fatti sui terribili giorni della scomparsa di Giulio?

....

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Grazie al Messaggio 211 rivelato da Report, sappiamo adesso che l’allora presidente del
Consiglio fu avvisato della sparizione di Giulio Regeni non il 31 gennaio ma tre giorni
prima, il 28 gennaio, con una comunicazione criptata inviata dall’ambasciatore d’Italia
al Cairo Maurizio Massari.

SERGIO COLAIOCCO – SOSTITUTO PROCURATORE, PROCURA DI ROMA
Il presidente Renzi davanti alla commissione parlamentare ha detto che il 31 riceve la
notizia dell’ambasciatore della scomparsa di Giulio Regeni. A quel punto mi attivo,
racconta lui. La domanda è se lei sa se lui ha saputo prima del 31 o solo il 31 della
scomparsa di Giulio Regeni…

MAURIZIO MASSARI – AMBASCIATORE D’ITALIA AL CAIRO 2013-2016
Io non posso saperlo scientificamente al 100%, immagino, però ripeto noi avevamo
attivato tutti i canali anche la Presidenza del Consiglio, l’ufficio del consigliere
diplomatico… quindi voglio dire…

DANIELE AUTIERI
Lei (Renzi) ha detto in Commissione che ha saputo l’informazione il 31 quando invece l’ha saputo il 28. Volevo capire questo…


SENATORE MATTEO RENZI 
Quello che io ho detto in Commissione lo confermerò davanti ai magistrati.


DANIELE AUTIERI
Però è una questione politica questa, non giudiziaria, capisce…


SENATORE MATTEO RENZI 
siccome io devo rispondere di fronte ai magistrati non ho nessuna difficoltà a rispondere anche a te dopo.


..............

Il messaggio 211 dell'ambasciatore Massari al Cairo

La "voce" riportata da Zena Zeina Spinelli

Zena o Zeina Spinelli, prima sconosciuta, è emersa come un personaggio chiave nell'indagine di Report.

Zena o Zeina Spinelli non è una persona qualunque. Prima dell'omicidio di Giulio ha lavorato negli ambienti economici e politici che in Egitto circondano affari di alto livello.

Per alcuni anni ha lavorato a progetti di ONG in Egitto poi nel 2014 diventa consulente di affari economici.

dall'inchiesta di Report

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Zena Spinelli è una lobbista italiana che in passato ha collaborato anche con il governo
egiziano e oggi è impegnata con la Commissione Europea per promuovere i diritti umani
in Burundi. La sua è una rete di conoscenze ad altissimo livello che fin dalle prime ore
la donna attiva per cercare Giulio Regeni.

CHAT GENNARO GERVASIO – ZENA SPINELLI – 27 GENNAIO 2016


GENNARO GERVASIO
Ore 9:18
È riuscito a sapere qualcosa?
ZENA SPINELLI
Ore 9:19
Non lo trova ma lo sta facendo cercare… lui è un pezzo grosso e si occupa di casi come
questo.
Ore 9:23
Ayman è l’assistente del ministro della Giustizia.

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
L’uomo a cui chiede aiuto Zena Spinelli sarebbe Ayman Rashed, ovvero l’assistente
diretto del ministro della Giustizia egiziano. In uno scambio di messaggi che risale alla
mattina del 26 gennaio Rashed le scrive: «Aspettiamo 24 ore, poi potremo vedere cosa
posso fare». I due si tengono in contatto per giorni fino a quando la Spinelli ragguaglia
Gervasio con un’affermazione che apre uno spiraglio di speranza.

CHAT GENNARO GERVASIO – ZENA SPINELLI – 31 gennaio 2016

ZENA SPINELLI
Ore 22:32
Mi ha chiamato Ayman… mi ha tranquillizzato un po’.

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Cosa le dice Rashed, l’assistente del ministro della Giustizia egiziano, Zena Spinelli non
lo rivela né a Gervasio né tantomeno agli investigatori italiani arrivati al Cairo il 4
febbraio, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Giulio Regeni. Ma lo confessa il
5 febbraio a un suo conoscente, a margine della celebrazione in ricordo di Giulio, la
stessa persona che ha scelto di raccontare per la prima volta tutta la storia a Report.

ADDETTO AMBASCIATA D’ITALIA AL CAIRO - 2016
Terminata la cerimonia mi chiede un passaggio in macchina e lì mi racconta la storia e
mi fa vedere i whatsapp che si è scambiata con Ayman Rashed. Mi fa vedere il whatsapp dove dice: guarda noi non ce l’abbiamo però è ancora vivo. We don’t have him, but he’s still alive… in inglese.

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Il messaggio risale al 29 gennaio, quando Regeni è scomparso da quattro giorni e
ufficialmente nessuno sa dove sia. Ecco la prova che il governo egiziano sapeva in quali mani fosse finito Giulio Regeni.

ADDETTO AMBASCIATA D’ITALIA AL CAIRO - 2016
Io ho letto i whatsapp tra Ayman Rashed e Zena Spinelli. E ti confermo che c’era scritto
questo… poi Zena li ha cancellati.


DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Quando non c’è più nulla da fare, la Spinelli si adopera per cancellare ogni prova. Tra
queste anche i messaggi che la donna si scambia dal 25 gennaio con un operativo
dell’Aise al Cairo. È proprio il nostro controspionaggio, ancor prima di Gennaro Gervasio,
a chiederle un aiuto nella ricerca del ragazzo.

ADDETTO AMBASCIATA D’ITALIA AL CAIRO - 2016
Quando sparisce Regeni e si capisce subito che è una cosa seria, e quindi l’Aise viene
informata. XXX contatta subito Zena Spinelli ed è per questo che la Spinelli lavora sul suo amico magistrato.

DANIELE AUTIERI
Quindi non per Gervasio?
ADDETTO AMBASCIATA D’ITALIA AL CAIRO - 2016
No! Tra XXX e Spinelli in quei giorni c’è un rapporto strettissimo. È XXX che viene a sapere subito la risposta del magistrato che gli dice il 29 gennaio non l’abbiamo noi ma è ancora vivo.

DANIELE AUTIERI
Quindi lui lo sapeva già dal 29.

ADDETTO AMBASCIATA D’ITALIA AL CAIRO - 2016
I servizi hanno giocato un’altra partita. E Massari non sapeva un cazzo.

DANIELE AUTIERI FUORI CAMPO
Secondo il testimone già dal 29 febbraio i servizi segreti italiani sanno con certezza che Regeni è nelle mani delle istituzioni egiziane. L’Aise sa ma non condivide l’informazione con l’ambasciatore Massari, aprendo così una frattura istituzionale che diventa una voragine il 3 febbraio, ovvero il giorno del ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Regeni.


C'è un altro personaggio importante emerso dall'inchiesta di Report con una doppia personalità: quella dell'addetto all'ambasciata al Cairo nel 2016 e quella, non dichiarata, di super testimone nell'intera vicenda dell'omicidio di Giulio Regeni.

Si tratta di Davide Bonvicini, già Primo Segretario presso l’Ambasciata d’Italia al Cairo, la cui audizione in Commissione parlamentare il 20 gennaio 2021 era stata alquanto opaca e allineata a quelle di Elisabetta Belloni e Roberto Massari, ma aveva fatto trapelare un coinvolgimento emotivo molto forte di Davide Bonvicini nell'intera vicenda.

Davide Bonvicini e Zena (Zeina) Spinelli si conoscevano molto bene, perché lavoravano da almeno 2 anni sui principali dossier d'affari in Egitto, avevano una fitta e complementare rete di contatti e conoscenze influenti, avevano entrami dei legami con il professor Gervasio, punto di riferimento di Giulio Regeni.

Sia Davide Bonvicini che Zeina Spinelli andranno via dall'Egitto dopo alcuni mesi dal ritrovamento del cadavere di Giulio e l'inizio delle giostre di inchieste e piste fasulle sotto la Regia di Al Sisi con la compiacenza del governo di Matteo Renzi.

Perché Spinelli, Bonvicini, Massari sono andati tutti via dall'Egitto?


(in aggiornamento)

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Key1: Renzi keywords: Omicidio Regeni, Matteo Renzi, Dittatura Al-Sisi, Zeina Spinelli,

Date Created: 15/07/2024 14:55:23


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