Bravo Mario Draghi, sei riuscito a farci discutere per qualche ora sulla utilità o meno di un governo "bulgaro" nel mezzo di una sequela di disastri, pandemie, guerre, incendi, fame, inflazione, tirannie, crimini.
Il vasto interesse internazionale suscitato dalle dimissioni del Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi dimostra che la sua mossa - "basta, mi dimetto!" - è stata azzeccata.
Superato il primo momento di smarrimento, il Parlamento dei vitaliziati ha reagito con decisione unanime, in un raro afflato istituzionale che ha unito il sindaco di Vattelapesca ai governatori dell'Emilia Romagna e della Lombardia.
"Draghi devi restare al tuo posto, resisti, vai avanti senza Giuseppe Conte"
La frase è stata tradotta da Google in vari idiomi. "Draghi, non penserai mica di lasciarci in mutande senza i soldi del PNRR. Quelli ci servono, ce li siamo già spartiti e spesi, se il governo cade e si va al voto chi ci garantisce che ci saranno ancora?"
L'argomento non è molto nobile ma è quello che certamente un banchiere comprende meglio di altri.
Giuseppe Conte (e quello che resta del suicidato Movimento Cinque Stelle) ha fatto davvero arrabbiare Mario Draghi, il quale lo ha sempre detto chiaro e tondo: o si fa come dico io o altrimenti me ne vado e vi cercate un altro, dopo essere andati a votare.
Giuseppe Conte ha cercato per più di un anno un modo per aggirare il muro di Draghi. Non lo ha trovato, perché Grillo si è messo di traverso e in cambio ha perso molti pezzi, tra cui Di Maio.
Ora sembra aver raggiunto finalmente il suo scopo: posizionare i resti sbrindellati del M5S all'opposizione di Mario Draghi, nel caso in cui questi rinunci alle dimissioni (abbastanza finte) e faccia un governo con Letta, Salvini, Berlusconi, Renzi, Di Maio, Speranza.
Nel caso invece che le dimissioni di Draghi siano "abbastanza vere", Conte resta con un palmo di naso, e dovrebbe mettersi davvero a fare il leader di qualcosa che nessuno sa ancora se sopravviverà alle prossime elezioni.
Quindi Giuseppe Conte spera che Mario Draghi non si dimetta e faccia un Draghi Bis senza M5S. Tirerebbe il fiato per qualche altro mese poi, a meno di miracoli, tornerà a fare l'avvocato.
Mario Draghi invece NON si dimette, perché ha trovato la quadratura del cerchio che secondo lui dovrebbe portarlo al Quirinale entro la fine del prossimo anno.
La legislatura va a scadenza naturale, Mattarella incarica i vincitori (Salvini-Berlusconi- Meloni ??) di formare il nuovo governo, poi si dimette e lascia il posto a Draghi.
Mercoledì, prima che calino le tenebre l'enigma sarà sciolto e tutti potranno dedicarsi alle vacanze in mutande, e discutere del caldo torrido e degli incendi, Covid e Putin permettendo.