Appena il tempo di sentire lo splash delle (nostre) monete gettate nella Fontana di Trevi durante il G20 turistico a Roma ed eccoli di nuovo tutti assieme a Glasgow, per l'evento più mediatico dell'anno, la COP26 sui disastri ambientali presenti e futuri.
Come fossero marziani scesi da un altro pianeta, e non i governanti corresponsabili del Climate Change e del Global Warming, l'allegra brigata capitanata da Boris Johnson, Joe Biden, Emanuele Macron e Mario Draghi, assume i toni teatrali consoni all'evento.
"non abbiamo più tempo", "dobbiamo agire, i giovani ci guardano", "il futuro del Pianeta è nelle nostre mani", "siamo ad un passo dal punto di non ritorno".
Sembra di essere ad un corteo di Fridays For Future e invece sono proprio loro, i grandi inquinatori della Terra.
La tecnica è fin troppo scontata: drammatizzare il contesto per esaltare il proprio ruolo.
Mario Draghi è capofila e maestro nel camuffamento, nell'ammiccamento, del "diciamo tutti le stesse cose" purchè siano quelle che dice lui.
Dopo il fiasco del G20, il suo intervento a Glasgow è la sintesi mirabile del camaleontismo
Dopo averci fatto sapere che "i soldi non sono un problema" perchè tanto i banchieri sono in grado di stamparne in quantità superiori alle emissioni di CO2 come fanno da anni, Mario Draghi getta sul piatto la scoperta del millennio, una nuova forma di energia misteriosa che sarà in grado di sopperire ai limiti delle energie rinnovabili:
«Nel lungo periodo dobbiamo essere consapevoli che le energie rinnovabili possono avere dei limiti. La Commissione europea ci dice (chi, come, quando? ndr) che potrebbero non essere sufficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati per il 2030 e il 2050.
Quindi, dobbiamo iniziare a sviluppare alternative praticabili adesso, perché sarà possibile fruirne in pieno soltanto nel giro di alcuni anni. Nel frattempo, dobbiamo investire in tecnologie innovative per la cattura del carbonio». Lo dice il premier Mario Draghi alla tavola rotonda dal titolo Azione e solidarietà della Cop26.
E quali sarebbero "le alternative praticabili adesso" da sviluppare? Chiedetelo a Roberto Cingolani, ministro della transizione nucleare, ha detto Mario Draghi a chi lo sollecitava a rivelare la fonte di energia misteriosa.
Abbiamo capito, Mario Draghi è uscito allo scoperto, ha gettato la maschera del seguace di Greta e si appresta a guidare il fronte filonucleare, da Macron a Bill Gates passando per Xi Jinping.
Uscite allo scoperto, questo è il momento giusto per riprendersi le centrali nucleari, farla finita con sole e vento e i giocattoli per bambini.
Per salvare la Terra e l'umanità c'è solo il rimedio atomico, l'arma totale contro i cambiamenti climatici, da sviluppare adesso per averla pronta tra qualche anno!! 10 100 1000 minicentrali nucleari, a forma di suppostona, da costruire in ogni città, vicino agli asili e agli ospedali, perchè grandi e piccini ne abbiano a godere.
Nel frattempo invece di perdere tempo a protestare assieme a Greta Thunberg, mettiamoci tutti a catturare il carbonio, con il retino per le farfalle della vispa Teresa.
Ottimo rimedio, ci voleva Mario Draghi a COP26.
i.fan.
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Date Created: 01/11/2021 20:38:54