Arretra il PSOE, perde Podemos, recuperano i Popolari a danno di Ciudadanos, dilaga l'estrema destra Vox, ma la chiave di un possibile governo resta nelle mani degli autonomisti catalani. La quarta elezione in quattro anni - da quando e' esplosa la richiesta di autonomia catalana - ha riproposto lo stesso dilemma del voto di aprile. Pedro Sanchez, leader del PSOE che ha tentato l'azzardo di nuove elezioni pensando di trarne vantaggio, perde leggermente, ma non a vantaggio di Podemos che anzi subisce una rilevante sconfitta. A destra Ciudadanos si ridimensiona a tutto vantaggio della estrema Vox e del Partito Popolare di Casado. Nessuno dei due schieramenti ha la maggioranza per formare un governo. Le uniche soluzioni possibili sono o un governo di unita' nazionale PSOE - PP (escluso prima delle elezioni da entrambi) oppure un governo di sinistra con l'appoggio degli autonomisti catalani, ma Sanchez ha bruciato tutti i ponti di una possibile mediazione soprattutto dopo le dure condanne dei leader catalani prigionieri politici. La Spagna e' caduta in una trappola di ottusita' politica senza precedenti. Come si puo' pensare di trovare una soluzione politica e democratica se si pretende di escludere dal dialogo e dalla ricerca di soluzione la maggioranza degli elettori della Catalogna, un quinto del tessuto sociale ed economico, che hanno dato la propria preferenza ai partiti autonomisti ? E' molto probabile che un governo di unita' nazionale PSOE-PP-Cs affronterebbe la questione catalana solo su un piano di ordine pubblico e di repressione, rendendo ancora piu' evidente la spaccatura sociale di tutta la Spagna. Anche la crescita vertiginosa della destra neo-fascista Vox si e' giocata in gran parte sulla questione catalana, anche se dalla sponda opposta di chi chiede una repressione totale e senza indugi di ogni istanza di autonomia, rievocando gli spettri del franchismo. Dopo il voto del 10 novembre, i due maggiori partiti spagnoli - socialisti e popolari - hanno la responsabilita' di far maturare le condizioni per una possibile soluzione civile e democratica oppure di mettersi alla testa dello schieramento che vuole l'avventura dello scontro e del paravento "costituzionale" rappresentato da una anacronistica e opaca monarchia. Ma e' evidente che le chiavi della prima porta devono aprire anche le celle in cui sono imprigionati i leader politici catalani. Altrimenti ci saranno altre innumerevoli elezioni a vuoto, con sempre meno partecipanti, e qualcuno potrebbe essere tentato da scorciatoie "realiste" magari negando il voto ai catalani, perche' dopotutto "la colpa dell'instabilita' spagnola ricade su di loro ..". La Spagna e' caduta in una trappola di ottusita' politica senza precedenti.
i.fan.
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Date Created: 11/12/2020 16:55:35