9 maggio 2023, nella grande piazza Rossa davanti al Cremlino sfila un esercito di sconfitti per celebrare il Victory Day. E' il paradosso in cui è precipitata la Russia dal 24 febbraio 2022, quando Putin si illudeva di vincere la guerra contro l'Ucraina di Zelensky in poco tempo e trascinare l'Ucraina sconfitta sulla piazza Rossa nel giorno della Vittoria.
Il 9 maggio dello scorso anno il despota russo promise che entro l'estate 2022 l'Operazione Militare Speciale si sarebbe conclusa con la "liberazione" della piccola Russia, il Donbass e Odessa. In autunno l'esercito russo iniziò a scappare da Izyum e Kharkyv e poi da Kherson.
Con l'inverno giunse la "mobilitazione" forzata di 400mila giovani russi, molti dei quali mandati a morire per conquistare Bakhmut, una località diventata il crocevia degli orgogli bellici della Russia e della PMC Wagner di Prigozhin che dopo 8 mesi è diventata il cimitero di decine di migliaia di soldati e civili.
"La Russia si prepara per il giorno della vittoria in sordina mentre si profila la controffensiva ucraina" titola The Moscow Times
... Il 78° anniversario della sconfitta della Germania nazista da parte dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale vedrà probabilmente alcune delle celebrazioni più modeste del governo ventennale del presidente Vladimir Putin.
"Le autorità hanno cercato fin dall'inizio della guerra in Ucraina di impedire alla popolazione di sentire che c'è effettivamente una guerra in corso. E stanno ancora cercando di farlo", ha detto Oleg Ignatov, analista senior dell'International Crisis Group.
"Ma possiamo vedere che la nozione di normalità sta gradualmente crollando".
Il Cremlino ha tradizionalmente utilizzato il Giorno della Vittoria, una festa nazionale, per proiettare un'immagine di potenza militare e alimentare il fervore patriottico. Ma una serie di sconfitte in Ucraina e l'atteso contrattacco delle forze di Kiev significano che l'evento di quest'anno - il secondo da quando Mosca ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022 - sembra destinato a essere rovinato da cancellazioni, maggiore sicurezza e scarso interesse a partecipare da parte di leader stranieri.
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Gli fa eco kommersant.ru, media allineato al regime ma con qualche parvenza liberale.
Parata, sull'attenti!
Le regioni riducono il programma festivo del 9 maggio a causa di minacce alla sicurezza
Dopo l'attacco dei droni al Cremlino, il numero di soggetti della Federazione Russa, dove quest'anno hanno deciso di abbandonare le tradizionali parate militari nel Giorno della Vittoria, è aumentato a un numero a due cifre. Per motivi di sicurezza, le parate sono state annullate in quasi tutte le regioni del Distretto Federale Centrale (CFD) a sud e sud-ovest di Mosca, così come in alcune altre regioni - Pskov, Saratov e Tyumen. Allo stesso tempo, le autorità non abbandoneranno la celebrazione principale nella capitale. Secondo il piano, si svolgerà anche il discorso del presidente Vladimir Putin, assicura il suo addetto stampa Dmitry Peskov.
"Il Baikal Journal" ha parlato con i parenti di coloro che sono stati "mobilitati" dalla regione di Mosca, finiti in unità militari trasferite sotto il comando della milizia popolare della DPR e hanno partecipato agli assalti nell'area di Avdiivka vicino a Donetsk. C'erano anche i mobilitati di Irkutsk del reggimento 1439, che tre volte ha registrato videomessaggi al presidente Putin chiedendo aiuto.
“Il nostro compito è salvare coloro che sono rimasti lì e raccogliere i corpi dei morti”
I parenti delle persone mobilitate dalla regione di Mosca stanno cercando di far trasferire i loro cari dalle squadre d'assalto e portare fuori dal campo di battaglia i corpi dei morti
Prima del 9 maggio Putin ha ordinato di aumentare l'inferno sulle città ucraine. Missili su Kyiv, Odessa, Kharkyv, Zaporizhzhia, Dnipr... e bombe al fosforo su Bakhmut. Vuole che almeno il cumulo di macerie della ex cittadina del Donbass possa rappresentare un motivo di vittoria sull'Ucraina e per questo ha ceduto al ricatto di Prigozhin dandogli tutte le munizioni che il suo macellaio chiedeva.
Molti Russi hanno smesso di leggere le notizie dal fronte. Sanno o intuiscono che sono manipolate.
Si accorgono della guerra quando muore il figlio di un parente o di un amico, o quando vengono informati sui misteriosi attentati a personaggi del regime. Ma guai a pensare che l'invasione dell'Ucraina equivale ad una disfatta della Russia! si rischia il carcere per tradimento.
Secondo i sondaggi più recenti, due terzi della popolazione ritiene che "la guerra sia utile" e più della metà si dichiara pronto ad essere arruolato. Sono percentuali vistosamente in calo rispetto a quelle del precedente 9 maggio, quando più di tre quarti della popolazione russa era felice di aver invaso l'Ucraina, ma sono numeri che indicano ancora un sostegno al regime.
Se il trend continua sarà necessario aspettare il 9 maggio del 2024 per assistere ad una radicale inversione di rotta che ponga fine alla folle strategia del Cremlino.
Chi almeno in parte è legittimato a festeggiare il "Giorno della Vittoria" è il presidente ucraino Volodimyr Zelensky, ma per non farlo coincidere con quello russo ha deciso di spostarlo all'8 maggio.
Zelensky ha dichiarato il 9 maggio Giornata dell'Europa in Ucraina
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha firmato un decreto sulla celebrazione della Giornata dell'Europa nel paese il 9 maggio. Ha proposto di celebrare il Giorno della Vittoria l'8 maggio.
Secondo Volodymyr Zelenskyy nel suo videomessaggio, ha inviato un disegno di legge alla Verkhovna Rada, secondo il quale l'8 maggio sarà dichiarato il Giorno della memoria e della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale.
Oggi 9 maggio l'Ucraina festeggerà il "Giorno dell'Europa" ma dovrà attendere ancora molti giorni e molti morti per sapere quale sarà il suo "Victory Day" cioè il giorno della sua vera vittoria contro la Russia e contro Putin.
Speriamo che sia il più presto possibile.