- Le indagini in Israele sulle responsabilità interne per la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023 portano ad una conclusione clamorosa: Netanyahu fu avvisato che stava accadendo qualcosa di molto grave ma non fece nulla per impedirlo, smentendo le affermazioni del boss israeliano che ha sempre dichiarato di non essere stato informato da nessuno - Mossad, Shin Bet, IDF.
Le indagini della magistratura smentiscono Netanyahu fornendo anche una prova decisiva.
L'attivazione di decine di SIM - schede telefoniche - israeliane nella Striscia di Gaza nella notte tra il 6 e il 7 ottobre era un evento premonitore.
I miliziani di Hamas si erano riforniti delle SIM da utilizzare dentro il territorio israeliano in previsione dell'attacco oltre confine. I servizi segreti di Tel Aviv registrarono l'evento insolito e avvisarono la segreteria del Primo Ministro Netanyahu di un possibile pericolo imminente. Qualcuno nello staff di Netanyahu ricevette l'ordine di non dare seguito alla segnalazione.
Poi qualcuno dello staff di Netanyahu ha cercato di distruggere la documentazione sulle SIM.
"Bibi" quindi sapeva del pericolo e ha mentito. Le indagini potrebbero avere sviluppi clamorosi. Hamas è davvero una creatura di Netanyahu.
Oggi intanto è stato diffuso il trailer ufficiale del docufilm THE BIBI FILES sulla gestione corrotta del potere da parte di Netanyahu per oltre 20 anni.
THE BIBI FILES
L'attivazione del 7 ottobre delle schede SIM di Hamas al centro delle indagini del PMO.
Netanyahu era a conoscenza dell'attacco di Hamas del 7 ottobre? Le accuse rivelano che le schede SIM israeliane erano state attivate a Gaza prima dell'assalto.
La questione su cosa sapesse il primo ministro Benjamin Netanyahu dell'attivazione delle schede SIM israeliane a Gaza, i primi indizi di un attacco di Hamas nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, è al centro della serie di indagini sull'ufficio del primo ministro divenute pubbliche la scorsa settimana, secondo il giornalista di Yediot Ahronot Ronen Bergman.
Le tre accuse attuali includono l'ottenimento, l'alterazione e la fuga di documenti classificati alla stampa estera per favorire l'agenda politica del primo ministro; la manomissione dei protocolli di riunioni e conversazioni telefoniche all'inizio della guerra; e il ricatto di un ex alto ufficiale delle IDF nella segreteria militare.
Bergman, che scrive anche per il New York Times, ha scritto lunedì mattina che secondo una "serie di funzionari che hanno familiarità con il materiale di intelligence più rilevante", la manomissione ha coinvolto una telefonata al segretariato militare con informazioni sull'attivazione di un gran numero di schede SIM israeliane nella Striscia di Gaza nelle ore precedenti l'attacco.
Secondo il rapporto, le schede SIM erano il prodotto di un'operazione di spionaggio volta a consentire un avvertimento prima di un possibile attacco. I terroristi di Hamas hanno ottenuto le schede SIM israeliane per utilizzarle una volta entrati in Israele, poiché i loro cellulari esistenti avrebbero perso la ricezione.
Le schede SIM israeliane servivano a consentire la comunicazione tra gli aggressori e a caricare sui social media la documentazione e le registrazioni degli attacchi.
Dunque Netanyahu, e l'apparato attorno a lui, ha "ignorato" un indizio molto grave sull'imminente attacco, che se fosse stato raccolto avrebbe immediatamente allertato le truppe israeliane al confine di Gaza impedendo l'effetto sorpresa che consentì ad Hamas di uccidere 1200 civili e rapirne 250, dando inizio alla rappresaglia israeliana con gli effetti criminali che ancora sono sotto gli occhi di tutto il mondo.
Perchè questo indizio, come altri nei mesi precedenti, fu ignorato?
L'ipotesi che fin dai giorni successivi al 7 ottobre 2023 si è fatta prevalente è quella di una "volontaria forzatura" da parte del primo ministro israeliano.
Netanyahu nel 2023 era in grandi difficoltà politiche che minacciavano la tenuta della sua coalizione di destra allargata ai partiti del fanatismo religioso ebraico - Smotrich, Ben Gvir - ed era alla ricerca di qualcosa che "distraesse" l'opinione pubblica dai tentativi di imporre una riforma della giustizia che gli consentisse di evitare le inchieste sulla corruzione (THE BIBI FILES).
Netanyahu ha pensato di poter gestire il "rischio calcolato" di un attacco di Hamas per poi scatenare una guerra distruttiva contro Gaza, come già accaduto molte volte nel ventennio precedente.
Per questo motivo, pur avendo ricevuto diversi segnali sui preparativi dell'attacco terroristico, fino alle ore precedenti, ha dato istruzioni di "lasciar fare", nella convinzione che si sarebbe trattato di attacchi con scarse possibilità di successo e conseguenze lievi. Qualche israeliano morto sarebbe stato utile a giustificare una violentissima rappresaglia contro Hamas e allentare le pressioni politiche sul suo governo.
Questo è stato il calcolo sbagliato e criminale di Netanyahu, perché il 7 ottobre il numero delle vittime è stato enorme e le scene agghiaccianti delle violenze sono incancellabili nella memoria collettiva.
Come incancellabili sono le conseguenze per Israele della carneficina compiuta ai danni dei palestinesi di Gaza e che ancora non cessa di mietere vittime innocenti. CENTOMILA MORTI e altre decine di migliaia di civili invalidi, affamati, malati, questo è il bilancio, ancora provvisorio, del "rischio calcolato" da Netanyahu che lo ha portato ad organizzare il genocidio di Gazai e la definitiva "SOLUZIONE FINALE" della questione palestinese progettata dalla destra israeliana.
(in aggiornamento)