La Corte Penale Internazionale dell'Aja ha emesso un mandato di arresto contro Bibi Netanyahu e Yoav Gallant per i crimini di guerra e per crimini contro l'umanità compiuti sulla popolazione di Gaza dall'ottobre del 2023. Un analogo mandato di arresto è stato emesso anche contro Mohammed Deif capo militare di Hamas che però è stato ucciso dall'IDF nei mesi scorsi.
La Corte penale internazionale ha annunciato quindi di aver respinto le istanze presentate da Israele per difendersi dalle gravissime accuse, e di aver emesso mandati di arresto contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e contro il ministro della Difesa (licenziato da Netanyahu poche settimane fa) Yoav Gallant.
L'Olanda ha fatto sapere che adempirà al mandato di arresto contro gli esponenti israeliani nel caso in cui dovessero entrare nel Paese.
Quali conseguenze dopo il mandato di arresto per Netanyahu?
E' la prima volta che un leader di un paese considerato democratico e moderno viene accusato di crimini di guerra.
Adesso Netanyahu si trova in compagnia di dittatori e despoti, come Gheddafi e Putin.
Le conseguenze dell'iniziativa dell'ICC sono essenzialmente politiche e diplomatiche, perché difficilmente si arriverà ad un vero e proprio arresto del boss israeliano.
Molti paesi come gli Stati Uniti non aderiscono al sistema dell'ICC e quindi non sono tenuti ad eseguirne i mandati, e d'altra parte Netanyahu si guarderà bene dal visitare paesi che potrebbero invece eseguirli.
Ma certamente le conseguenze morali e politiche della decisione della Corte dell'Aja sono notevoli, e ricadranno sia sul futuro politico di Netanyahu che sull'immagine di Israele nel mondo. Un'immagine già fortemente offuscata dalle cronache di mesi e mesi di bombardamenti indiscriminati, dalle bombe che hanno dilaniato 15mila bambini, 30mila tra donne anziani, decine di migliaia di feriti ed invalidi permanenti, 2milioni di persone costrette alla fame, sete e freddo in condizioni igienico-sanitarie disastrose.
Gaza non esiste più perché è un cumulo di macerie, i miliziani di Hamas sono stati eliminati o ridotti al brigantaggio dopo che tutti i leader politico-militari dell'organizzazione fanatica palestinese sono stati eliminati. L'accanimento di Israele contro Gaza è pura criminalità, un atteggiamento motivato dall'obiettivo della pulizia etnica e dell'occupazione permanente dei territori palestinesi, sia a Gaza che in Cisgiordania.
La Corte Internazionale dell'Aja ha di fatto equiparato gli obiettivi militari e politici di Tel Aviv a crimini ingiustificati, smantellando il teorema della sicurezza di Israele attuato mediante lo sterminio dei palestinesi.
La stragrande maggioranza dell'opinione pubblica mondiale plaude alla decisione della Corte Internazionale, non perché sia antisemita ma semplicemente perché non ha intenzione di lasciare impuniti i crimini che da un anno sono sotto gli occhi di tu
Anche se Netanyahu non verrà mai portato in una aula di tribunale per essere giudicato, la reputazione di Israele ha già subito un colpo durissimo, che isola lo Stato ebraico dal consesso delle diplomazie come mai non era accaduto nella sua storia.
in aggiornamento