Mario Monti sul Corriere della Sera ha scritto che quando lui diventò presidente del consiglio nel 2011 dopo la caduta di Berlusconi causata da una lettera-diktat della BCE, fu costretto ad attenersi ai rigidi vincoli di spesa dettati dalla Troika.
Mario Draghi firmò quella lettera assieme al governatore uscente della BCE Trichet di cui si accingeva a prendere il posto. Berlusconi gridò al Golpe e Mario Monti fece la figura del cattivo "rigorista", mentre Draghi faceva il vigilantes senza dare nell'occhio.
Dieci anni dopo Draghi prende il posto di Giuseppe Conte con un altro golpe in cui a sporcarsi faccia e mani c'è Matteo Renzi. E cosa fa l'ex vigilantes del 2011?
Inizia a razzolare peggio dei suoi predecessori, grazie ad una maggioranza parlamentare bulgara a trazione leghista, ad una stampa nazionale genuflessa ai piedi del Messia.
I tanto vituperati bonus del Conte Bis si sono moltiplicati: non solo quello 110 per ristrutturare casa o condominio, quello per andare in vacanza o quello per cambiare la caldaia domestica ma anche il bonus per le zanzariere, per andare in piscina alle terme, per cambiare i sanitari del bagno, il bonus mobili, il bonus per pagare l'affitto, il bonus bebè, il bonus studenti, il bonus baby sitter, il bonus affitto studenti, il bonus facciate, il bonus mamma oggi, il bonus mamma domani, il bonus centri estivi, il bonus mamma single, il bonus vacanze in Piemonte, il bonus pagamenti elettronici, il bonus bici e monopattini, il bonus auto elettriche, il bonus TV, il bonus rottamazione TV, il bonus partite IVA, il bonus cultura, il bonus teatro, il bonus "resto al Sud", il bonus edicole, il bonus sanificazione, il bonus Covid-19 e sue varianti, il bonus e basta.
Ne ho sicuramente dimenticato qualcuno.
Bonus sacrosanti, utili, necessari per far fronte alla crisi provocata dal Covid-19, pagati in gran parte con la garanzia del recovery Fund, se non fosse che a beneficiarne saranno in gran parte i soliti noti in Italia, quelli che non dichiarano reddito o solo in minima parte, non perché siano poveri ma perchè possono eludere o evadere le tasse.
Gran parte dei bonus sono legati al reddito o al fatturato dichiarato e quindi non sono alla portata di lavoratori dipendenti o pensionati, ai quali non è consentito evadere.
Per questi ultimi sono previsti due tipologie di bonus:
quelli che riguardano le ristrutturazioni edilizie, se sono proprietari di case o appartamenti
e quelli che consentono di condonare abusi edilizi e fiscali
Quest'ultima tipologia di bonus rappresenta il vero capolavoro del governo Draghi e rivela tutta la sua vera anima commercial-leghista.
Il condono fiscale è un'evoluzione della rottamazione cartelle di vecchia memoria. In precedenza il furbo aspirante evasore che non aveva pagato una tassa o una multa era costretto a venire a patti con la giustizia fiscale e vedersi cancellata la sanzione pagando a sconto la cartella esattoriale.
Nella nuova versione "Draghi" del condono fiscale il debitore non dovrà fare nulla, perchè penserà a tutto l'Agenzia delle Entrate, sia a individuare i debitori che a cancellare tutto il debito.
Si tratta di milioni e milioni di cartelle impagate, ciascuna per importi inferiori a 5000 euro, dovute per multe o controversie, ma cumulabili.
Entro il 31 ottobre 2021, i debiti sotto i 5.000 euro saranno cancellati. I requisiti per accedere al condono sono semplici: saranno cancellate le cartelle esattoriali tra il 2000 e il 2010, di valore fino a 5mila euro per chi ha dichiarato nel 2019 un reddito di massimo 30mila euro.
Quindi, oltre ai pensionati e ai dipendenti, possono accedervi gli elusori e i nullatenenti. Se avete 10 cartelle da 4999 euro ciascuna saranno cancellate tutte.
Se avete pagato la cartella negli anni scorsi fate parte della categoria dei fessi e quindi non avete diritto al bonus condono.
Se avete cartelle impagate di importo superiore ai 5000 euro, potete sperare in una replica più ampia nel prossimo futuro e quindi vi asterrete dal pagarle ora.
Ovvero il condono fiscale diventa perpetuo.
Ma il vero colpo di Mario Draghi è il condono edilizio mascherato e gratuito.
Se state pensando a compiere un abuso edilizio, questo è il momento giusto.
La nuova sanatoria, prevista dal decreto legge n. 77 del 2021 all’articolo 33, e ampliata in sede di conversione, copre gli aspetti civili e amministrativi degli abusi edilizi.Il procedimento si applica agli edifici residenziali abusivi realizzati prima del 1967 ma si può applicare, senza di limiti di tempo, anche ad ampliamenti abusivi su edifici residenziali originariamente legittimi o legittimati. La procedura è abbastanza semplice: il tecnico dovrà solo dichiarare che l’immobile intero è stato realizzato prima del 1967 o che l’edificio originario ampliato abusivamente aveva un permesso di costruire e presentare una comunicazione (Cila) al Comune specificando che si vuole utilizzare il Superbonus del 110%. Quando l’opera di ristrutturazione dell’edificio è completata, depositerà la piantina al Catasto, includendovi anche la parte abusiva e il gioco è fatto. Da quel momento l’abuso edilizio sarà liberamente vendibile sul mercato, mentre attualmente è vietato.
Tutto verrà sanato a spese dello Stato, ovvero dei soliti "onesti".
Esultano i commercial-leghisti, sommersi dal lavoro, mentre tacciono i puristi ecologisti della domenica di sinistra, consapevoli che il condono è più inevitabile del riscaldamento globale.
Non si guarda per il sottile, c'è la crisi da Covid, bisogna far ripartire l'economia, poi, molto poi, si vedrà.
Il fine giustifica il condono, come ha sempre sostenuto Berlusconi.
Fino a quando potremo goderci bonus e condoni?
Almeno fino al 2023, termine previsto per il trasloco di Mario Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale. Al suo successore non sarà concesso di fare spargimenti di condoni-bonus e perciò affrettiamoci, il tempo dei condoni passa veloce. E l'inflazione che li fa evaporare è in agguato.
Post Scriptum
Un amico mi ha fatto notare che il Presidente Mattarella scade a febbraio del prossimo anno, e non nel 2023.
Giusta osservazione! ma è risaputo che gli sponsor di Mario Draghi continuano a fare pressioni per convincerlo ad accettare un Mattarella bis, solo per un anno, in modo da consentire a Draghi di finire la legislatura e poi eleggerlo al suo posto.
Sarebbe un palese colpo di mano istituzionale, per piegare la massima carica dello Stato alle convenienze dei partiti e dei gruppi di potere.
Ma con l'aria che tira ci sono buone possibilità che accada.
i.fan.
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Date Created: 19/08/2021 15:31:00