La crescita inarrestabile del Dow Jones e del Nasdaq a Wall Street dovevano rappresentare l'indice del successo di Donald Trump.
La sede del mercato azionario più famoso del mondo è la casa naturale per un biscazziere spregiudicato affarista, quella in cui gli "spiriti animali" della finanza si fondono con il cinismo crudele della nuova destra americana.
Ma dopo il boom dei titoli azionari e delle criptovalute di cui Trump si era preso tutti i meriti all'indomani del 5 novembre, dopo l'insediamento ufficiale del 20 gennaio le cose a Wall Street hanno iniziato a prendere una piega diversa.
Prima in sordina e poi con vistosi crolli, gli indici di Wall Street, ed in particolare i tecnologici, hanno iniziato ad esprimere una paura profonda per quanto sta accadendo attorno e dentro la Casa Bianca.
da MarketWatch: Lunedì le azioni statunitensi hanno registrato la loro giornata peggiore del 2025, spingendo gli investitori ad avvertire che erano probabili ulteriori vendite e che non si poteva escludere un mercato ribassista per il Nasdaq Composite Index, dopo che l'amministrazione Trump non è riuscita a placare i timori su una potenziale recessione negli Stati Uniti.
La carneficina ha colpito il Nasdaq, un mercato ad alta tecnologia COMP -4,00% particolarmente dura, con un calo di 727,90 punti, o del 4%, per chiudere a 17.468,32, il minimo dall'11 settembre 2024. Il calo percentuale è stato il più grande dal 13 settembre 2022. La scorsa settimana il Nasdaq è caduto in una correzione di mercato, definita come un calo del 10% da un recente massimo. Una correzione si trasforma in un mercato ribassista con un pullback del 20%. L'indice ha chiuso lunedì in calo del 13,4% rispetto al suo record di 20.173,89, stabilito il 16 dicembre.
Nessuno crede che i mercati azionari siano preoccupati da questo o quello tra i singoli provvedimenti presi da Trump.
E' l'insieme di contenuti e stili, il contesto globale, sia politico che economico, che inizia a preoccupare gli squali di Wall Street.
La paura degli effetti recessivi e inflazionistici combinati assieme e causati dalle espulsioni di massa degli immigrati, dai licenziamenti nella pubblica amministrazione, la soppressione di fondi alla scuola pubblica, alla sanità e all'assistenza sociale, la guerra dei dazi commerciali con mezzo mondo dalla Cina all'Europa, al Canada e al Messico, la rottura di alleanze militari storiche come la NATO, l'odio crescente verso l'America causato dai deliranti proclami sulla Striscia di Gaza e sull'Ucraina.
Wall Street comincia ad avere paura della enorme paura globale che Trump & Musk stanno disseminando nel mondo.
Il biscazziere cerca di attenuare gli effetti disastrosi delle sue sceneggiate, attribuisce tutte le colpe a Joe Biden - ma era stato lui a promettere soluzioni in 24 ore - cerca di attutire l'impatto del crollo degli indici di gradimento.
Anche il socio Elon Musk paga a caro prezzo le minacce di staccare Starlink all'Ucraina.
Le vendite e le quotazioni di Tesla affondano mentre i satelliti di Starlink non li vuole più nessuno perché sono armi a doppio taglio.
L'odio viscerale contro Musk e il DOGE si è diffuso negli USA a macchio d'olio e preoccupa molto anche Trump che teme l'effetto contagio sull'indice del suo gradimento personale.
Donald Trump inizia a fare i conti di quanto gli stia costando fare il pupazzo di Putin contro Zelensky e l'Ucraina, e il braccio destro di Netanyahu contro i palestinesi, ma non credo che farà marcia indietro sulle iniziative deliranti che ha preannunciato perché è incatenato alla narrazione da lui stesso creata.
Ha spinto lo scontro ad un punto di non ritorno sia contro l'Europa che contro il resto del mondo libero. Ha diviso e lacerato l'opinione pubblica americana nella convinzione di poter creare facilmente un regime a suo piacimento.
Per questo l'indice di gradimento per Donald Trump scende in picchiata anche a Wall Street. Le quotazioni oscillano paurosamente da un giorno all'altro e gli investitori dai grandi fondi pensione alle società di trading speculativo ammettono di non riuscire a capire cosa stia accadendo. Se continua così, molti venderanno tutto e resteranno alla finestra a guardare, fino a quando l'uragano non passa.
Per ora niente di grave, è solo un avvertimento rude ma temporaneo, utile a ricordare a Trump che i ricchi amano i potenti fino a quando lo sono davvero.
Lui è convinto di poter facilmente riprendere quota, ma potrebbe anche andare a schiantarsi al suolo.
i.fan.
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Date Created: 10/03/2025 23:41:27