L'incendio di Los Angeles ci ricorda che l'inferno sarà su questa Terra

Gli incendi della California che hanno divorato una parte di Los Angeles, i mitici resort di Santa Monica e le colline di Hollywood, hanno fatto fatica a guadagnarsi le prime pagine dei media mondiali, ma dopo una settimana il vento di Santa Ana ha avuto il sopravvento su Donald Trump ed Elon Musk. Tutta l'America ha dovuto ammettere che le fiamme erano incontenibili, circondavano Los Angeles e nulla avrebbe potuto evitare di distruggerla se il vento non fosse calato.
Perché non sarebbero bastate le ultime gocce della poca acqua rimasta a spegnere l'inferno.

Confesso che le immagini e le notizie degli incendi Los Angeles mi lasciano interdetto.

Da un lato gli eventi naturali estremi, il vento asciutto, caldo, teso e incessante, combinato ad una mancanza di piogge prolungata che ha ridotto i boschi a paglia incendiaria.

Dall'altra la totale mancanza di precauzioni, accorgimenti, sensibilità e valutazione dei rischi da parte delle autorità e dell'opinione pubblica, che pure gode fama di essere colta, informata e tecnologica.

Si scopre che in uno Stato dell'America afflitto da una cronica siccità e facilmente incendiabile, la corrente elettrica viaggia su cavi sospesi in aria, come nell'Italia degli anni '60; che i fondi per i vigili del fuoco vengono ridotti per esigenze di bilancio; che le colonnine per l'acqua degli idranti sono all'asciutto o addirittura vandalizzate senza che nessuno se ne preoccupi.

I vip che frequentano le Palisades o Malibù non avevano tempo per accorgersene? e il loro maggiordomi nemmeno? e nemmeno la sindaca di Los Angeles o il Governatore della California Newsome? e le organizzazioni ecologiste dov'erano affaccendate e a fare cosa, se non si preoccupavano degli incendi possibili? e i negazionisti trumpiani ora si fregano le mani per la contentezza di poter accusare di incapacità gli allarmisti del climate change che strombazzano senza fare nulla per evitare che la casa bruci adesso e non nel 2050.

Resto interdetto e confuso, quasi con la voglia di dire chi se ne frega dell'incendio di Los Angeles, che bruci pure se può servire a fargli capire che hanno sbagliato a non preoccuparsi prima dei pericoli che correvano.

Sarei un cinico imbecille, a pensare davvero di potermi limitare allo sfogo macabro e qualunquista, di fronte ad un pezzo di civiltà che brucia.

California brucia, Donald Trump in preda al delirio soffia sul fuoco

GIU' LE MANI DALLA GROENLANDIA

Perché l'incendio di Los Angeles non è un fenomeno da osservare, commentare, discettare, così come non lo era la terribile inondazione di Valencia, dove pure erano gravi e palesi le responsabilità umane che hanno amplificato la tragedia.

L'incendio di Los Angeles non può essere commentato con un'alzata di spalle o con un "ve l'avevo detto", o un "peggio per voi, ben vi sta" rivolto ai vip delle ville distrutte dalle fiamme.

L'incendio di Los Angeles non può nemmeno essere motivo di sarcastica esultanza come hanno fatto i fanatici islamisti attribuendo l'evento ad una sorta di punizione di Allah a pochi giorni dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Mentre il pregiudicato presidente promette l'inferno a Gaza ...

Molto più banalmente, ma anche più preoccupante, l'incendio di Los Angeles ci ricorda che l'inferno sarà su questa Terra prima di quanto si possa immaginare, e che la colpa non è del "cambiamento climatico" ma della convinzione religiosa e bipartizan che l'inferno si può evitare anche continuando a moltiplicare la popolazione umana, i consumi di cibo ed energia, gli spostamenti e i piaceri, i profitti e le ingiustizie.

Ovvero continuando a pensare e sperare di diventare tutti come i vip di Santa Monica, modello globale di felicità.

No, non ce ne è per tutti, su questa Terra, ma di fiamme ed alluvioni e catastrofi e guerre sì, l'incendio di Los Angeles ci ricorda che l'inferno sarà su questa Terra, come lo è già per i sopravvissuti di Gaza.

Il fuoco distrugge la favola di Los Angeles, il mito di opportunità, benessere, tecnologia, ricchezza per tutti.

Bando al catastrofismo!

Gli esperti dei mercati finanziari ci consigliano di acquistare le azioni delle compagnie di assicurazione, precipitate a Wall Street in vista delle centinaia di miliardi che saranno costrette a rimborsare ai proprietari delle case di strutte a Los Angeles. 

California Fires Have Caused Billions of Dollars in Losses. Why Insurance Stocks Have a Brighter Future.
The insurance industry has been thriving as climate change increases the demand for coverage.

Watching Pacific Palisades burn, it may be hard to imagine the insurance industry surviving the blaze. But the severe weather of climate change could actually help this industry grow.

So send relief to wildfire victims, but don’t sell all your insurance stocks.

Secondo loro sono un affare, per il semplice motivo che in futuro le assicurazioni non copriranno più i danni da incendi e catastrofi naturali e aumenteranno i premi assicurativi, ovvero i profitti.

Come le assicurazioni sanitarie hanno insegnato, per nulla spaventate dal gesto folle di Luigi Mangione.

Post Fata Resurgo !?

Lo scrittore Ryan Francis Bradley su The Atlantic racconta la sua personale esperienza:

Quando le fiamme vengono a prenderti

La fuga della nostra famiglia dagli incendi di Los Angeles ha messo in luce in modo sorprendentemente netto la differenza tra una vaga preparazione e una vera emergenza.

A Los Angeles viviamo con il fuoco. C'è persino una stagione, la stagione degli incendi, che non finisce finché non arrivano le piogge.

Quest'inverno, le piogge non sono arrivate. Ciò che è arrivato è il fuoco. E gli abitanti di Los Angeles sono stati colti di sorpresa, me compreso.

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Ho trascorso la maggior parte della notte di martedì sveglio. Il vento continuava a essere terribile. L'odore di fumo ha iniziato a riempire la casa. Ho arrotolato gli asciugamani e li ho attaccati ai piedi delle porte. Ieri mattina, poco dopo le 7, i nostri telefoni hanno vibrato con un avviso: un avviso di evacuazione per il nostro angolo di quartiere e gran parte della vicina Pasadena. Abbiamo fatto colazione in fretta e furia ai nostri figli, abbiamo fatto i bagagli e siamo usciti. La nostra partenza era facoltativa, ma almeno altri 100.000 abitanti di Los Angeles sono sottoposti a evacuazione obbligatoria, un numero che sicuramente sta aumentando mentre tutti questi incendi continuano a bruciare.

Siamo partiti con quel poco che avevamo messo nelle nostre borse da viaggio, il che è stato chiarificatore. Ho sentito un peso sollevarsi. Questo era tutto ciò che contava davvero.