dal New York Post
Un Donald Trump riconoscente e a tratti provocatorio ha detto a The Post domenica che "dovrebbe essere morto" mentre ricordava il momento straziante in cui un aspirante assassino gli ha sparato durante un comizio elettorale in Pennsylvania.
L'ex presidente ha condiviso "l'esperienza molto surreale" che ha quasi messo fine alla sua vita durante un'intervista a bordo del suo aereo privato in viaggio verso Milwaukee per la Convention nazionale del GOP.
"Il medico dell'ospedale ha detto di non aver mai visto nulla di simile, l'ha definito un miracolo", ha detto Trump, che sfoggiava una grande benda bianca che gli copriva l'orecchio destro. Il suo staff ha insistito affinché non venissero scattate foto.
"Non dovrei essere qui, dovrei essere morto", ha detto Trump. "Dovrei essere morto."
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Il fallito attentato a Donald Trump è in realtà un colpo durissimo e definitivo alle ambizioni di Joe Biden, e certamente ne accelereranno l'uscita di scena.
Il presidente della Camera, il trumpiano Mike Johnson domenica ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti "non possono andare avanti così" dopo il tentato omicidio di Donald Trump e ha paragonato l'ex presidente aspirante golpista ad Abraham Lincoln.
"L'America si sveglia in una mattinata piuttosto surreale", ha detto Johnson al programma "TODAY", diverse ore dopo che Thomas Matthew Crooks di 20 anni ha aperto il fuoco durante un comizio di Trump in Pennsylvania, sfiorandolo e colpendo mortalmente un partecipante al comizio.
Il narcisista Donald Trump invece si è modestamente congratulato con Dio per averlo salvato dalla morte.
Il biscazziere di Mar-a-Lago, al pari dell'amico Putin, si è sempre vantato di essere su questa Terra in missione speciale per conto del Signore, ragion per cui tutti gli altri devono adeguarsi ai voleri de "l'unto di Dio".
Il messaggio è ovviamente rivolto all'attuale presidente Joe Biden, che Trump aveva recentemente umiliato in un dibattito televisivo che aveva definitivamente fatto capire a tutto il mondo, compresi i leader imbarazzati del partito democratico, che Biden è troppo malato per poter ancora "svolgere il lavoro".
La reazione di Donald Trump dopo essere stato ferito ad un lobo dell'orecchio è di quelle che mandano in visibilio l'America, non solo quella di destra e suprematista. Trump sanguinante si rialza, si divincola dall'abbraccio protettivo degli agenti del Secret Service, e incita a pugno chiuso la folla impaurita, galvanizzandola, fight, fight, fine della storia.
Chiunque voglia opporsi alla rielezione di Donald Trump ed evitarci di trascorrere 4 lunghi, penosi, pericolosi 4 anni di orgia maschilista, fanatista, mafiosa e affarista, è avvisato.
Chiunque voglia competere e battere Donald Trump dovrà sottoporsi alla "prova del proiettile", cioè farsi sparare da uno squilibrato di 20 anni con un AR-15 da 120 metri e farsi colpire "solo" di striscio, non importa dove, e reagire come se nulla fosse, anzi più arrabbiato, violento e determinato di prima.
Joe Biden incespica di suo, senza che nessuno lo colpisca.
Avanti il prossimo, se dentro il partito democratico ce ne è qualcuno.