Il media libanese Al-Modon ha ottenuto e pubblicato il testo completo dell'accordo di cessate il fuoco di 60 giorni tra Israele e Libano, che si compone di 13 punti.
• Hezbollah e tutti gli altri gruppi armati presenti nel territorio libanese non effettueranno alcuna azione offensiva contro Israele.
• In cambio, Israele non effettuerà alcuna azione militare offensiva contro obiettivi in Libano, sia a terra, in aria o in mare.
• Israele e Libano riconoscono l'importanza della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
• Questi obblighi non negano il diritto di Israele o del Libano di esercitare il loro diritto intrinseco all'autodifesa.
• Le forze di sicurezza e l'esercito libanesi ufficiali saranno gli unici attori armati autorizzati a portare armi o operare con forze armate nel sud del Libano.
• La vendita, la fornitura o la produzione di armi o di materiale ad esse correlato in Libano sarà supervisionata dal governo libanese.
• Tutte le strutture non autorizzate coinvolte nella produzione di armi e materiali correlati alle armi saranno smantellate.
• Tutte le infrastrutture e i siti militari saranno smantellati e tutte le armi non autorizzate che non rispettano questi impegni saranno confiscate.
• Verrà istituito un comitato con l'approvazione sia di Israele che del Libano per supervisionare e assistere nel garantire l'attuazione di questi impegni.
• Israele e Libano presenteranno rapporti su ogni potenziale violazione di questi impegni al Comitato e alle Forze ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL).
• Il Libano schiererà forze di sicurezza ufficiali e forze armate lungo tutti i confini, i valichi di frontiera e la linea specifica della regione meridionale, come descritto nel piano di spiegamento.
• Israele si ritirerà gradualmente a sud della Linea Blu in un periodo massimo di 60 giorni.
• Gli Stati Uniti promuoveranno negoziati indiretti tra Israele e Libano per raggiungere confini terrestri riconosciuti.
L'accordo di cessate il fuoco di 60 giorni è supervisionato dagli Stati Uniti e dalla Francia, con l'impegno di Biden e Macron ha dispiegare i mezzi necessari per farlo rispettare.
La tregua con Hezbollah non è gradita all'estrema destra israeliana, il cui obiettivo era di "distruggere al 100 per cento Hezbollah" e far tornare gli ebrei sfollati nel Nord senza paura di nuovi attacchi dal Libano.
Netanyahu ha giustificato l'accordo di tregua garantendo che al primo colpo di fucile sparato da Hezbollah verso il territorio israeliano l'esercito avrebbe ripreso la guerra e i bombardamenti. In realtà l'accordo di tregua è una necessità anche per Israele, che dopo un anno di guerra a Gaza e due mesi nel sud del Libano è attraversato da un crescente isolamento internazionale, una dura crisi economica e profonde divisioni politiche interne. La tregua in Libano per Netanyahu è inoltre una occasione per concentrarsi sul vero obiettivo di Israele in Medio Oriente, cioè lo smantellamento dell'influenza di Teheran sugli equilibri in Medio Oriente.
Per Hezbollah la tregua è un'occasione per arrestare la distruzione totale e cercare di riorganizzare le fila senza scatenare altri pretesti di guerra. Un'impresa quasi impossibile, perchè è evidente che Israele potrà riprendere la guerra in qualsiasi momento senza doverne dare conto a nessuno, soprattutto dopo che Trump si sarà insediato alla Casa Bianca nel 2025.
Accordo anche con Hamas?
La tregua tra Israele ed Hezbollah potrà favorire anche un accordo analogo per Gaza con quel che resta di Hamas? e soprattutto potrà facilitare l'accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani - i pochi sopravvissuti - ancora nelle mani dei miliziani che li rapirono il 7 ottobre 2023?
Secondo logica, la risposta dovrebbe essere affermativa ma è probabile che non se ne farà nulla fino al 20 gennaio 2025, data di insediamento ufficiale di Donald Trump a Washington come presidente degli USA.
Netanyahu e Trump vogliono "regalarsi" la liberazione degli ostaggi come sugello dei loro piani futuri. Netanyahu ha bisogno del pieno sostegno di Trump (che è ben felice di darglielo) per superare le critiche interne a Israele ed imporre la sua "soluzione finale" per Gaza e la Cisgiordania che prevede l'occupazione permanente della Striscia e nuiovi insediamenti in Cisgiordania.
ifan twitter: menoopiu
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Date Created: 27/11/2024 09:29:33