Dopo aver ucciso a Beirut il numero 2 di Hamas Saleh al-Arouri, Israele colpisce ancora in Libano, questa volta uccidendo Wissam Al-Taweel un alto ufficiale degli Hezbollah libanesi.
Netanyahu cerca l'escalation e provoca con tutti i mezzi il partito filo-iraniano Hezbollah, guidato da Nasrallah che finora ha cercato di rimanere ai margini della guerra di Gaza.
Ma dopo le uccisioni di Saleh al-Arouri e di Wissam Al-Taweel, entrambe avvenute in territorio libanese in aperta violazione della autorità statale di Beirut, il partito Hezbollah potrebbe decidere di cambiare strategia e aprire un vero fronte di guerra lungo il confine Nord di Israele.
Un fronte a cui sono interessate anche le milizie yemenite degli Houthi.
da almodon.com
"In un nuovo violento attacco, l'esercito di occupazione israeliano è stato in grado di colpire uno dei più importanti ufficiali militari di Hezbollah, Wissam Al-Taweel (Jawad), responsabile dell'Unità di Addestramento e Confronto della Brigata Radwan.
L'assassinio è avvenuto nella città di Khirbet Selm, che non è considerata una città di confine ma sulla linea di fondo ed è utilizzata come area di supporto e gestione delle operazioni. L'auto di Taweel è stata presa di mira da un missile lanciato da un drone. Era accompagnato da un altro membro del partito, Adham Sherri.
Certamente, questo attacco renderà imperativo per Hezbollah rispondere e cercare un obiettivo che bilanci questo assassinio. Sembra che gli israeliani stiano insistendo nel portare a termine le operazioni di sicurezza e di intelligence per assassinare i funzionari di Hezbollah, come è successo con il raid di Beit Yahon, che ha portato alla morte di cinque quadri.
Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione in cui piange "il comandante combattente martire Wissam Hassan Tawil "Hajj Jawad" della città di Khirbet Selm, nel sud del Libano, che è risorto come martire sulla strada di Gerusalemme"."
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da corriere.it - intervista a Jan Bremmer
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Il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, percorre in lungo e in largo l’area per cercare di scongiurare l’allargamento del conflitto. L’inviato speciale americano Amos Hochstein è tornato a sorpresa a Beirut dopo l’uccisione di Arouri per cercare di evitare che anche il Libano scivoli nel baratro. E qui il leader degli Hezbollah, Hasan Nasrallah, pur promettendo vendetta, definisce le rappresaglie contro Israele una reazione obbligata contro un avversario che ha rotto un tacito equilibrio di deterrenza. Non sembrano parole di uno che vuole una vera guerra.
«È vero, Hezbollah è filo iraniano ma ha anche un ruolo politico, responsabilità quasi istituzionali nel fragile mosaico libanese. Nasrallah ha motivi per essere cauto, ma è tutto relativo in una situazione così incandescente, mentre il ministro della Difesa di Israele dichiara che le finestre per un dialogo col Libano si stanno chiudendo. L’America cerca disperatamente di evitare la guerra, ma è sola. O, almeno, molto più sola di quanto non fosse quando Putin ha attaccato l’Ucraina».
segnalo questo articolo in cui si sostiene quello che avevo espresso in alcuni miei precedenti post
Gli Usa e il timore che Netanyahu allarghi al Libano la guerra «per estendere la sua carriera politica»
di Francesco Battistini
La guerra «potrebbe facilmente estendersi, generare metastasi», avverte il segretario di Stato Usa Blinken. E i servizi segreti americani sconsigliano, in un rapporto riservato, che l’esercito israeliano appicchi un altro incendio: «Sareste troppo deboli»
Consigli che a Tel Aviv non trovano orecchie.
Ormai le ragioni della guerra contro Gaza si sono dimenticate della strage del 7 ottobre da parte di Hamas e della sicurezza di Israele. Si stenta a crederlo, ma la vita di decine di migliaia di palestinesi e la sorte degli ostaggi israeliani ancora nei tunnel di Hamas devono piegarsi alla necessità di un criminale affarista di nome Netanyahu a cui la guerra fornisce un ottimo pretesto per non dimettersi e continuare a gestire il suo potere.
Il governo Netanyahu è sempre di più impegnato ad appiccare fuochi e a sbalordire il mondo per la "leggerezza" con cui riesce a compiere crimini ingiustificabili contro la popolazione civile palestinese.
L'ultimo è l'uccisione di una bambina palestinese di 4 anni scambiata per miliziana di Hamas (!) e fucilata ad un posto di blocco in Cisgiordania.
Israele sta facendo di tutto per accrescere l'antisemitismo nel mondo.
(ANSA) - NEW YORK, 08 GEN - Israele non consentirà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accorderà il rilascio di ulteriori ostaggi. E' il messaggio che Israele recapiterà al segretario di stato americano Antony Blinken, secondo quanto riportato da Axios. Anche se Israele non si oppone in via di principio a consentire ai palestinesi di tornare nel nord della Striscia, a Blinken verrà detto che questo deve avvenire nell'ambito di un nuovo accordo per il rilascio di ostaggi. "Non consentiremo ai palestinesi di tornare nelle loro case nel nord di gaza se non ci sono progressi con il rilascio degli ostaggi", ha messo in evidenza una fonte con Axios. (ANSA).
E' una prova ulteriore di come Israele stia violando tutti i fondamenti del diritto internazionale e della morale pubblica.
Il popolo palestinese, tutto il popolo palestinese, viene tenuto in ostaggio in contropartita degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. E' una logica aberrante, simile a quella con cui Hitler giustificò lo sterminio degli ebrei.
- La distruzione di ogni forma di vita che Israele fa a Gaza ricorda quello che i nazisti fecero agli ebrei, sostiene Masha Gessen, a cui verrà assegnato il premio Hannah Arendt.
- i filo-Israele accusano Gessen di antisemitismo per aver paragonato Gaza ad un Ghetto