Israele compie crimini per costringere i palestinesi a lasciare Gaza


L'IDF attacca un convoglio della mezzaluna rossa palestinese e fa una strage: 15 operatori uccisi e poi nascosti in una fossa comune. Non è stato un errore ma un crimine voluto per uno scopo preciso: costringere i palestinesi a lasciare Gaza

video della strage di operatori medici a Gaza
video della strage di operatori medici a Gaza

i. fan. - 5 Aprile 2025 ID: 4667

Tra i tanti crimini compiuti dall'esercito israeliano in un anno e mezzo di guerra a Gaza, quello del 23 marzo scorso a Rafah è tra i più evidenti e documentati. Il New York Times ha diffuso un video ripreso con un cellulare da una delle vittime il cui corpo è stato trovato pochi giorni dopo in una fossa comune assieme ad altri 14, tutti membri della Red Crescent palestinese.

 



da Times of Israel

 

Sabato il New York Times ha pubblicato un video che mostra che le ambulanze palestinesi e un camion dei pompieri erano chiaramente segnalati e avevano le luci di emergenza accese quando le IDF hanno aperto il fuoco su di loro nel sud di Gaza il 23 marzo, contraddicendo il resoconto di Israele sull'uccisione di 15 medici che si dice siano stati trovati in una fossa comune questa settimana.

L'esercito, che accusa Hamas di essersi infiltrato nelle infrastrutture civili, aveva affermato che i veicoli erano privi di fari, non coordinati e trasportavano terroristi. Dopo la pubblicazione del video, l'IDF ha promesso di indagare "a fondo" sull'incidente.

Si dice che il video sia stato trovato sul cellulare di uno dei medici.

Mostra un convoglio di ambulanze e un camion dei pompieri che percorrono una strada con le luci di emergenza lampeggianti e poi si fermano accanto a un altro veicolo che è uscito fuori strada.

Mentre si avvicinano alla scena, si sente un uomo dire: "Oh Dio, spero che stiano bene... Eccoli lì, sdraiati in giro, sono sparsi ovunque. Presto, presto, sembra un incidente".

Su entrambi i lati della strada ci sono due ambulanze in attesa e un camion dei pompieri può essere visto qualche metro più avanti lungo la strada. Tutti i veicoli sono segnalati e hanno le luci di emergenza accese. Tre operatori umanitari, due dei quali in tenuta catarifrangente, vanno da quei veicoli all'auto che è uscita di strada.

L'uomo che sta filmando il video esce quindi dal suo veicolo. Si possono udire degli spari mentre corre verso l'auto deragliata. Si può quindi udire l'uomo recitare la Shahada, una preghiera musulmana solitamente recitata prima di morire.

A quel punto, il video si oscura, ma gli spari continuano per cinque minuti, secondo il Times. In quei cinque minuti, ha detto il Times, si può sentire un uomo dire in arabo che ci sono israeliani nella zona, e si possono sentire soldati urlare ordini poco chiari in ebraico.

Lunedì, funzionari delle Nazioni Unite hanno dichiarato che 15 operatori umanitari e di soccorso della Mezzaluna Rossa, delle Nazioni Unite e della Difesa civile palestinese legata ad Hamas sono stati recuperati da una fossa nella sabbia nel sud della Striscia di Gaza, insieme ad ambulanze distrutte, apparentemente seppellite dalle ruspe dell'IDF.

Il capo della Mezzaluna Rossa palestinese, il dottor Younis Al-Khatib, ha dichiarato venerdì nella conferenza stampa delle Nazioni Unite che gli operatori umanitari sono stati "colpiti da una distanza molto ravvicinata" e che Israele "ci ha tenuti all'oscuro per otto giorni" sulla posizione dei corpi.

Non è stato un errore. I soldati dell'IDF avevano ricevuto l'ordine di sparare e uccidere direttamente dalla sala operativa centrale del comando congiunto israeliano.

 

Il sistema Lavender che utilizza un software di "intelligenza artificiale" istruito secondo le linee guida dei vertici politici ha dato l'ordine di attaccare. Come nella strage di un anno fa in cui furono uccisi "per errore" 7 operatori umanitari della WCK.

 


 


Anche nel caso dell'attacco alla Red Crescent c'è l'intervento di Lavender.

Il convoglio umanitario era stato "agganciato" e seguito per diverso tempo, non c'era alcun dubbio che non trasportasse miliziani di Hamas o armi, gli operatori sanitari erano tutti ben individuati.

 

Lavender-IDF ha deciso di attaccare ed uccidere perché ha ricevuto l'ordine di eliminare ogni fonte di cura e sollievo per la popolazione palestinese di Gaza stremata e sofferente.


Gli ospedali e i soccorsi sanitari sono presi di mira non perché sono pericolose strutture terroristiche, come vorrebbe far credere la propaganda di regime a Tel Aviv ma perché il piano di annientamento e di pulizia etnica a cui mira il governo Netanyahu richiede l'eliminazione proprio di coloro che possono alleviare le sofferenze della popolazione.

Per questo motivo vengono bloccati gli aiuti umanitari che servirebbero a sfamare i dannati dell'inferno di Gaza. Per questo motivo vengono uccisi i medici e gli operatori che cercano di curare coloro che ne hanno bisogno, una goccia di umanità in un oceano di crudele criminalità

Immaginate un palestinese ferito dai bombardamenti indiscriminati degli israeliani: se ha la possibilità di essere curato quel palestinese penserà che ancora esiste una comunità, una possibilità di sopravvivere dentro l'inferno. Se invece viene lasciato solo, nel dolore straziante delle ferite che marciscono, quel palestinese, e i suoi familiari, penseranno che sia meglio morire o in alternativa farsi deportare in un altro inferno per vivi, in campi profughi lontani, magari in Somalia o nel deserto libico.

 

Nessun errore quindi, dietro la strage degli operatori della Red Crescent a Rafah, ma una ennesima riprova della strategia israeliana.

Niente tregue e trattative per liberare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, per ché ogni giorno di tregua sarebbe un piccolo sollievo per la popolazione di Gaza che invece deve essere costretta a convincersi che non c'è alternativa alla deportazione di massa.

 

Persino le flebili speranze di una rivolta popolare palestinese contro il giogo militare di Hamas sarebbero per Israele un ostacolo all'obiettivo della occupazione permanente della Striscia.

 

Non è escluso che Lavender fornisca ad Hamas le identità dei palestinesi che manifestano per una Gaza liberata, in modo da consentire ai miliziani di eliminare gli oppositori, come nel caso del giovane Oday Nasser Al Rabay, sequestrato, torturato e ucciso perché guidava le proteste a favore del ritiro di Hamas dalla Striscia.

 

 

E' bene che ce ne facciamo tutti una ragione: la guerra a Gaza non c'è più da un pezzo, se mai c'è stata dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre.

E' rimasta soltanto una prolungata e drammatica carneficina contro 2 milioni di vittime predestinate dalla furia omicida di Netanyahu e soci (tra cui Donald Trump) per costringerli ad andarsene via per sempre dalla loro terra.

i. fan.


Key1: Gaza keywords: mezzaluna rossa, Gaza, Israele, Netanyahu, Crimini di Guerra,

Date Created: 05/04/2025 18:20:24


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