La foto in alto è del 2011 e mostra Yahya Sinwar appena uscito da un carcere israeliano dove era rinchiuso da venti anni per una condanna a 4 ergastoli. Sinwar venne scambiato, assieme ad un altro migliaio di prigionieri palestinesi, con il soldato Gilad Shalit, preso in ostaggio da Hamas dal 2006. L'accordo per la sua liberazione fu firmato dall'allora primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu !
Nella foto del 2011 Sinwar appare provato dalla lunga prigionia tuttavia non perde tempo e con lo sguardo cupo già incita la folla che lo attende fuori dal carcere. Diventerà un uomo di punta di Hamas, scaltro e spietato, fino ad essere nominato successore di Ismail Haniyeh, quando questi nel 2017 decise di darsi un incarico più tranquillo e remunerativo in Qatar.
Yahya Sinwar era un perfetto sconosciuto per l'opinione pubblica mondiale fino a 2 mesi fa. Ora è l'obbiettivo numero uno di Israele e di Netanyahu, e i suoi lugubri ritratti iniziano ad apparire sui cartelli di protesta filo-Palestina in molte capitali arabe e occidentali.
Molti analisti pensano che Israele dichiarerà finita la guerra di Gaza solo dopo aver preso, vivo o morto, Yahya Sinwar.
Sono passati due mesi dall'assalto terroristico di Hamas contro gli insediamenti israeliani ai bordi della Striscia di Gaza all'alba del 7 ottobre 2023.
Due mesi durissimi per i Palestinesi di Gaza, morti a migliaia sotto le bombe - le cifre ufficiali parlano di 16mila morti ma molti altri sono rimasti sepolti sotto le macerie senza che nessuno possa tirarne fuori i cadaveri e contarli.
Due milioni di sfollati, senza casa, denutriti, assetati, ammalati, atterriti dalla violenza della guerra scatenata da Hamas e da Israele che ormai non ha quasi più nulla a che fare con una guerra tra eserciti ma con una crudele rappresaglia di un esercito, l'IDF, contro una popolazione, i palestinesi, soprattutto quelli di Gaza ma anche in Cisgiordania.
Israele ha vinto la guerra ma sta perdendo i legami con il resto del mondo.
La sproporzione della risposta israeliana è evidente anche per molti sostenitori dello Stato ebraico. Nemmeno durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale furono sganciate così tante bombe sulla popolazione civile come quelle che Israele ha fatto piovere su Gaza in due mesi.
La tregua concordata per liberare un primo gruppo di ostaggi aveva fatto illudere che Israele, ovvero Netanyahu e il suo governo di ebrei fanatici, fosse disposto a una de-escalation delle attività militari che in realtà sono un modo camuffato per cacciare la popolazione da Gaza con il pretesto di dare la caccia ai miliziani di Hamas e ai suoi capi.
Un esempio clamoroso di stupida propaganda ed arrogante presa in giro dell'opinione pubblica mondiale l'ha fornita l'esercito israeliano nella giornata di mercoledì 6 dicembre, 3 giorni dopo aver iniziato l'attacco a zona sud di Gaza, dove un mese fa erano stati costretti a sfollare gli abitanti della zona Nord.
Per giustificare i massicci bombardamenti e l'accerchiamento di Khan Younis, il principale capoluogo del sud di Gaza, i portavoce dell'IDF hanno annunciato di aver accerchiato la casa di Yahya Sinwar, il capo di Hamas e stratega dell'attacco del 7 ottobre.
Titolo del Jerusalem Post: Giorno 61 della guerra tra Israele e Hamas: l'IDF si avvicina alla casa di Sinwar a Gaza
L'annuncio è una evidente presa in giro all'intelligenza collettiva, perché Israele vorrebbe farci credere che 1)Sinwar è asserragliato nella sua casa di Khan Younis per combattere con un Kalashnikov contro i tank e 2) l'esercito israeliano, ammesso che Sinwar sia dentro casa, si guarda bene dal bombardarla per motivi oscuri, dopo aver raso al suolo più di centomila abitazioni palestinesi nella Striscia di Gaza.
In realtà la notizia è frutto della ottusa propaganda di Netanyahu ma dimostra allo stesso tempo che la strategia di Israele, dopo due mesi di assedio ad un lembo di terra di 40 chilometri con una devastazione e una densità di bombe senza precedenti, non ha ancora raggiunto l'obiettivo principale: decapitare Hamas e liberare tutti gli ostaggi.
TEL AVIV, 06 DIC - "La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alla notizia che la casa di Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, è stata circondata dalle forze israeliane. (ANSA).
Erdogan: “Se Israele colpisce Hamas in Turchia pagherà un caro prezzo”
“Se osano fare una mossa del genere contro la Turchia, pagheranno un prezzo tale che non saranno più un grado di riprendersi". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l'agenzia turca Anadolu, in riferimento alle dichiarazioni del capo dello Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, Ronen Bar, secondo cui i servizi segreti di Israele hanno ricevuto istruzioni per eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia.
Tre scrittori israeliani: La guerra non ha raggiunto nemmeno un quarto dei suoi obiettivi. Inseguire Sinwar è costoso
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Circa 58 giorni dopo l'aggressione dell'occupazione a Gaza. Israele teme che la guerra finisca senza alcuna vittoria.
Israele in guerra | Intervista
Il generale che spiega: Questa è l'ultima carta di Yahya Sinwar
Amos Malka, ex capo dell'intelligence militare, ritiene che il fallimento dell'intelligence del sabato nero avrebbe potuto essere evitato, ma non incolpa solo l'esercito
• In un'intervista a Globes, discute gli errori strategici che hanno portato ai difficili eventi e mette in guardia dai prossimi accordi sugli ostaggi
Israele analizza la personalità di Sinwar
Nel bel mezzo della battaglia propagandistica israeliana contro Hamas, i media ebraici non hanno mancato di analizzare gli aspetti psicologici e personali del leader del movimento a Gaza, Yahya Sinwar, attraverso gli occhi della sicurezza di Tel Aviv.
La radio pubblica ebraica ha ospitato Micha Kobi, un ex alto funzionario del servizio di intelligence Shin Bet, descrivendolo come "l'interrogatore di Sinwar per lunghi giorni più di 35 anni fa", quando quest'ultimo è stato detenuto e poi tenuto prigioniero nelle carceri israeliane durante gli anni Ottanta del secolo scorso, fino a quando non è stato rilasciato in base all'accordo Shalit nel 2011.
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L'ex ufficiale dello Shin Bet ha detto che quando è stato interrogato in passato, ha chiesto a Sinwar perché non fosse sposato in quel momento, al che ha risposto che era "sposato con Hamas". Durante la sua prigionia, Sinwar era interessato a imparare l'ebraico come un modo "per conoscere meglio il nemico", ha detto.
Micah Kobe ha ammesso, rispondendo a una domanda sull'accesso di Israele a Sinwar, che "non sarà facile, non si arrenderà, combatterà fino all'ultimo proiettile". Tuttavia, Kobe ha aggiunto: "Ma lo arresteremo, penso che siamo molto vicini a lui".
L'ex interrogatore dello Shin Bet ha concluso il suo discorso sui negoziati per lo scambio di prigionieri con Sinwar, descrivendo Sinwar come "un ingannatore, e con lui gli accordi possono essere raggiunti in base alle sue richieste". Kobe stimò che non tutti i prigionieri sarebbero stati rilasciati trattando con Sinwar.
Lo stesso investigatore ha considerato in una precedente intervista che Sinwar ha risposto alla sua condanna a quattro ergastoli nel 1988, studiando la lingua "ebraica", e ha sottolineato che Sinwar "ha letto tutti i libri pubblicati da figure israeliane di spicco come Vladimir Jabotinsky, Menachem Begin e Yitzhak Rabin". I suoi carcerieri israeliani lo hanno anche descritto come "dipendente dalle stazioni televisive israeliane durante la sua prigionia" e hanno anche parlato con i suoi carcerieri israeliani delle richieste del movimento dei prigionieri.
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Nel tentativo di analizzare la personalità del 61enne Yahya Sinwar, gli analisti israeliani hanno considerato che la questione dei prigionieri palestinesi ha ossessionato Sinwar sin dal primo giorno in cui è entrato in carica come leader di Hamas a Gaza nel 2017, poiché "deve la sua libertà all'accordo Shalit di 12 anni fa". Alcune letture israeliane hanno persino suggerito che il "pragmatismo nei confronti di Israele" di Sinwar abbia più di una volta provocato aspre critiche contro di lui.
Forse l'attacco ha spinto i sostenitori di questa visione analitica israeliana a porsi domande come: cosa è successo questa volta? Cosa ha spinto Sinwar ad andare troppo oltre? Non ha resistito alle pressioni dell'ala militare, soprattutto perché ha avuto difficoltà a stare in piedi a lungo di fronte alle famiglie dei prigionieri?
I tentativi di Israele di analizzare la personalità di Sinwar indicano che non ha valutato e compreso correttamente la sua personalità, né ha previsto in anticipo ciò che ha in mente.
in aggiornamento
7 Dicembre 2023 - Leggi
ISRAELE PER PROPAGANDA ARRESTA E UMILIA I MASCHI ADULTI PALESTINESI
7 dicembre 2023 - Un pò per propaganda un pò per convinzione ideologica Israele ha iniziato una nuova fase della pulizia etnica a Gaza, facendo retate e arrestando decine di maschi adulti palestinesi e camuffando le operazioni come una "resa dei miliziani di Hamas".
Le foto di "decine di miliziani di Hamas che si arrendono" sono state diffuse dai media israeliani e ottenute dai fotografi dell'IDF.
Mostrano palestinesi in mutande non solo per umiliazione ma soprattutto per nascondere il fatto che non indossavano uniformi di miliziani di Hamas ma semplici abiti civili.
Un trucco per mascherare un'operazione cinica che viola il diritto internazionale e serve solo a dare in pasto all'opinione pubblica israeliana un diversivo per far dimenticare le decine di ostaggi ancora nelle mani di Hamas e la mancata cattura di Yahya Sinwar.
i.fan.