Il Terremoto 7.8 in Turchia e Siria Riguarda Anche l'Italia

Scosse di terremoto di potenza devastante, la massima di 7.9 magnitudo, hanno colpito il sud della Turchia e la Siria nel cuore della notte. Palazzi sbriciolati, migliaia di morti, in una regione impoverita dalla dittatura di Erdogan e colpita dalle lunghe guerre di russi contro siriani e turchi contro curdi.

Nel 1999 la Turchia settentrionale fu colpita da un sisma che causò 18mila morti.

... La Turchia si è svegliata questa mattina con uno dei più grandi disastri sismici della storia... Il terremoto di magnitudo 7.8, il cui epicentro è stato Kahramanmaraş, ha colpito 10 città... 

Il bilancio provvisorio alla sera del 6 febbraio è di oltre 1500 morti ... altri 1000 nella vicina Siria ... molte altre migliaia, colte nel sonno dal terremoto sono sotto le macerie ...

I soccorsi sono ostacolati dalla distruzione di strade ponti e ferrovie e dalle pessime condizioni meteo.

Un giornalista turco ha trasmesso le sue impressioni dalla zona del disastro per telefono: "La distruzione è grande ... Abbiamo grandi difficoltà a raggiungere la regione.

Quando abbiamo raggiunto la regione dalle vecchie strade con il nostro veicolo, la prima domanda che abbiamo avuto è stata la seguente: "Se non possiamo raggiungerlo noi, come arriveranno i convogli di aiuti e le squadre di soccorso?"

Il fatto che il clima sia freddo rende le condizioni ancora più difficili. Possiamo osservare chiaramente che l'area colpita dal terremoto è estremamente grande".

Il Servizio Geologico degli Stati Uniti USGS stima in oltre 10000 i morti del terremoto di oggi in Turchia e Siria, a causa della inadeguatezza di gran parte degli edifici della regione in caso di scosse molto violente.

Il sismologo turco Hasan Sözbilir ha detto a proposito del terremoto che ha scosso la Turchia: "Nella regione in cui si è verificato il terremoto di oggi, i frammenti di faglia che hanno accumulato stress per 500 anni sono stati rotti. Poiché l'intervallo di generazione dei terremoti di queste faglie è di 400-500 anni, i terremoti erano attesi su queste faglie in senso scientifico".

Notando che la Turchia ha vissuto oggi il secondo più grande terremoto degli ultimi 100 anni, il professor Sözbilir ha dichiarato: "Negli ultimi 100 anni si è verificato un terremoto a Erzincan con una magnitudo di 7,9 nel 1939. Nel terremoto di quel giorno, 33mila persone sono morte in 52 secondi. Il terremoto di magnitudo 7,8 di oggi deve essersi verificato sui rami meridionali della faglia dell'Anatolia orientale, a seguito della rottura dei pezzi di faglia tra Malatya e Hatay. I post sui social media mostrano che le rotture superficiali si sono sviluppate in molti punti lungo questa linea. La faglia dell'Anatolia orientale, dove si è sviluppato il terremoto, è la seconda faglia più grande della Turchia. Nella regione del terremoto di oggi, parti della faglia che hanno accumulato stress per 500 anni sono state rotte. Poiché l'intervallo di generazione del terremoto di queste faglie è di 400-500 anni, scientificamente, ci si aspettava un terremoto su queste faglie".

Nella vicina Siria, gli edifici sono crollati in una fascia lungo il confine turco che si estende da Aleppo e Hama alla città turca di Diyarbakir, a più di 330 km  a nord-est.

Le organizzazioni umanitarie temono che l'attuale bilancio delle vittime in Siria – circa 1000 – possa aumentare poiché le squadre di soccorso sono gravemente sottoequipaggiate per rispondere all'emergenza.

"Le macchine sono vecchie e non ci sono abbastanza escavatori per aiutare", ha detto ad Al Jazeera Mey Al Sayegh, portavoce della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

Tanya Evans, direttrice per la Siria dell'International Rescue Committee, ha dichiarato che il terremoto è stato "un altro colpo devastante per così tante popolazioni vulnerabili già in difficoltà dopo anni di conflitto".

I rapporti iniziali del suo staff sul campo hanno indicato che l'impatto è stato devastante nelle aree in cui vive un alto numero di famiglie sfollate e vulnerabili, proprio mentre il paese è colpito da una tempesta di neve e le temperature precipitano.

"Questo terremoto aumenterà solo la quantità e la gravità dei bisogni sul territorio", ha detto Evans.

La terra di Anatolia al confine tra la Turchia e la Siria si è spostata di 3 metri lungo un fronte di oltre 150 chilometri. Un evento impressionante, un'accelerazione drammatica della deriva dei continenti, che potrebbe essere la spia di un equilibrio precario che si è spezzato e che potrebbe ripercuotersi anche su altre faglie telluriche attive tra l'Asia, l'Europa meridionale e il Medio Oriente.

L'eccezionalità del terremoto tra Turchia e Siria è rappresentata dal castello di Gaziantep, distrutto dopo quasi 1700 anni dalla sua costruzione. Per molti secoli aveva resistito a tanti terremoti, quest'ultimo lo ha raso al suolo, a testimonianza della sua gravità e potenza.

Nessuno è in grado di determinare con esattezza il luogo e il momento in cui si scatena un terremoto, ma è possibile prevedere l'evento in un intervallo di alcuni anni e in zone geografiche ad alta probabilità.

Per questo, se non si vuole attendere con fatalismo l'ennesimo terremoto distruttivo, è necessario predisporre le misure per attenuarne gli effetti mortali.

Quello che è stato fatto solo in piccola parte in Turchia, la cui regione settentrionale era stata colpita da un terribile terremoto nel 1999 che causò 18000 morti, e che non è stato fatto per ovvie ragioni di povertà in Siria, nella provincia di Aleppo distrutta dai bombardamenti dell'esercito russo per soffocare la rivolta anti Assad.

Contro gli effetti catastrofici dei terremoti nelle zone di cui si conosce l'alta probabilità sismica c'è solo un modo per attenuarne gli effetti sulle vite umane: prevenire costruendo con criteri antisismici e riadeguare l'edilizia già esistente.

In Turchia alcune leggi furono emanate, stanziando anche fondi statali di cui si può dubitare la destinazione e l'utilizzo, alla luce di quanto sta emergendo nelle città colpite dalle scosse violente di terremoto.

Alcuni palazzi sono rimasti in piedi, altri a poche decine di metri si sono sbriciolati come castelli di sabbia, trascinandosi centinaia di vittime colte all'improvviso nel sonno.

L'evento sismico tra Turchia e Siria è un avvertimento cupo ma chiaro anche per le aree geografiche circostanti, a partire dai paesi che si affacciano sul bacino del Mar Mediterraneo come Cipro, la Grecia e l'Italia e quelli del Medio Oriente, dal Kurdistan all'Iran.

L'equilibrio che si è spezzato in Anatolia riguarda tutte le altre faglie attive tra Europa, Asia occidentale, e Africa Settentrionale. E' un campanello d'allarme drammatico a cui si deve prestare la massima attenzione accelerando o rinnovando tutti i piani di ristrutturazione e prevenzione anti sismica.

Quanto è successo tra la Turchia e la Siria ci riguarda molto, e non solo dal punto di vista dei necessari aiuti umanitari da inviare sul posto.

Purtroppo il terremoto tra Turchia e Siria cambia lo scenario sismico anche per l'Italia, sarebbe folle non tenerne conto e perdere tempo prezioso per mettere in sicurezza tutto il Paese.