Avendo a cuore le sorti della democrazia e della libertà nel vostro Paese, affidereste le reti di comunicazione delle Forze Armate (compresa l'Arma dei Carabinieri) e dei servizi segreti ad un'azienda il cui proprietario è entrato in politica schierandosi apertamente con una parte e attaccando l'altra?
Chi e cosa garantisce che Elon Musk, proprietario di SpaceX e dei satelliti Starlink, il quale non nasconde le proprie opinioni politiche sia negli Stati Uniti che in altri paesi del mondo - in Germania e Austria si è schierato apertamente con l'estrema destra attaccando tutti gli altri, in Italia è apertamente a fianco di Giorgia Meloni, in Gran Bretagna considera Farage troppo moderato - non utilizzi le reti per condizionare e manipolare le vicende politiche dei paesi che le adottano per fini pubblici?
Eravamo tutti convinti, anch'io, lo confesso, che Giorgia Meloni avesse deciso di imbarcarsi in una improvvisa transvolata atlantica fino alle tiepide corti della reggia di Donald Trump in Florida per perorare la causa della liberazione della nostra concittadina giornalista Cecilia Sala, sequestrata illegalmente dal regime degli ayatollah iraniani per ritorsione contro l'arresto di Mohammad Abedini Najafabadi, iraniano sospetto trafficante di sistemi di guida per droni militari ricercato dalla FBI.
Giorgia Meloni avrebbe dovuto coraggiosamente convincere Trump a chiudere un occhio sullo scambio Sala - Abedini che il governo Meloni, interpretando un sentimento diffuso e nazionale, si appresta a trattare con l'Iran.
Eravamo convinti, ma ci siamo sbagliati.
La drammatica vicenda di Cecilia Sala è secondaria nell'agenda della presidente del consiglio italiana.
Si scopre che il motivo principale del viaggio di Giorgia Meloni in America erano gli accordi per le nozze d'affari tra Italia ed Elon Musk, il geniale neonazi che da quando Meloni è al potere vuole piazzare i suoi sistemi satellitari Starlink di SpaceX alle nostre Forze Armate, notoriamente impegnate a combattere guerre tecnologiche d'avanguardia su tutti i fronti intergalattici.
Le nozze d'affari tra Giorgia Meloni ed Elon Musk sono un affare che costa appena un miliardo e mezzo di euro, da pagare in comode rate da parte dei contribuenti fedeli, che pur non essendo elettori di Giorgia Meloni, saranno entusiasti di sapere che le nostre Forze Armate dispongono di sistemi avanzati di guerre stellari.
I contribuenti infedeli, in prevalenza elettori di Giorgia Meloni detta Giorgia, saranno altrettanto contenti di sapere che la loro amatissima dux convola l'Italia a giuste nozze tecnologiche e costose con il geniale neonazi.
1,5 miliardi ... solo per iniziare, secondo quanto riportato da indiscrezioni di stampa subito smentite. Un miliardo e mezzo è un numero sparato a casaccio, che serve a giustificare il confronto con altri progetti che "costerebbero oltre 10 miliardi", si è affrettato a spiegare il proconsole di Musk in Italia Andrea Stroppa.
Ma nessuno sa chi ha valutato questi costi, su quale basi e per quali servizi. I dati forniti per il confronto sono del tutto inventati e servono solo a manipolare l'informazione data in pasto all'opinione pubblica.
Gli amici di Musk-Meloni sostengono che il progetto SPACE X ci costerebbe molto di meno di un analogo europeo o nazionale, dopo aver letto le email di Andrea Stroppa. E' lui, ex hacker, a fornire i dati tecnici e a dare i numeri per dimostrare la convenienza dell'affare.
Chiedete all'oste se il suo vino è migliore e costa meno degli altri ...
Tutto questo diventa metodo di governo ed è alla base di decisioni di spesa opache ed inutili.
Nella subcultura di governo che contraddistingue la destra affaristica in Italia come in America, non c'è spazio per un piccolo dubbio di carattere etico: si poteva fare a meno di far coincidere le discussioni sulla possibile e necessaria trattativa per liberare Cecilia Sala dalle grinfie degli ayatollah iraniani con quelle sull'affare che interessa Elon Musk e la sua azienda SPACE X?
Non è elegante, e nemmeno moralmente accettabile, confondere i due piani, a meno di non essere dei cinici affaristi che si nascondono dietro le buone intenzioni. ù
E' lo stile che ha fatto diventare ricco il geniale neonazi Elon Musk, aspirante duce della Confederazione Mondiale degli Stati di Destra.
I maligni sostengono che Giorgia Meloni sia stata in qualche modo "condizionata" ad accettare uno scambio: il via libera di Donald Trump allo scambio- Sala Abedini e il via libera di Giorgia Meloni all'affare SpaceX che interessa Elon Musk.
Personalmente non credo a questa insinuazione. Penso che Giorgia Meloni sia furba quanto sincera nel cercare di riportare a casa Cecilia Sala. Per la leader della destra italiana sarebbe un successo politico notevole e anche un motivo di orgoglio, avendo promesso alla mamma di Cecilia il suo impegno di donna e di madre.
Ma la Meloni è anche imbevuta di una cultura rozza del potere, del "chi vince prende tutto", disprezza i critici e li sfida in campo aperto, a chi dice più bugie.
Come in una recente intervista al corriere.it del 3 gennaio, nella quale Meloni parlava di Musk definendolo «un genio dipinto come un mostro», e di fronte alla domanda di Fiorenza Sarzanini («Musk ha mire anche economiche rispetto all’Italia. Non crede che alcune opportunità concesse alle sue aziende possano diventare un rischio rispetto alla sicurezza?») rispondeva:
«In primo luogo, ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda».
Non è vero.
L'affare SpaceX-Starlink non porta lavoro e investimenti in Italia, ma trasferisce denaro pubblico italiano nelle tasche private e fameliche di Musk. E' una banale verità che solo l'arroganza del potere nega.
Se poi si vuole invece dimostrare che la tecnologia di SpaceX è all'avanguardia e non ha eguali in termini di convenienza e affidabilità con le aziende europee-italiane, occorre farlo con dati tecnici trasparenti e pubblici, ovvero una gara pubblica nella quale si chiariscono tutti i termini dell'affare.
Rispondendo sopratutto ad una domanda, a cui ancora non è stata data risposta: è proprio necessario spendere un miliardo e mezzo di euro per dotare le Forze Armate di una rete di comunicazione criptata sul territorio italiano? Non esistono alternative già disponibili, convenienti e sicure per lo stesso scopo?
i.fan.
Key1: Musk Meloni keywords:
Date Created: 06/01/2025 19:22:03