Il panico a Wall Street continua e si estende ai titoli di Stato
La Cina risponde svalutando lo yuan e anche il dollaro crolla
Trump sospettato di insider trading
Questa mattina il deputato democratico Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ha all'improvviso sospeso una serie di dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni, dopo che in mattinata poco dopo l'apertura dei mercati aveva invitato su Truth a comprare azioni.
"Farò del mio meglio per scoprirlo - ha detto Schiff al Time - Le monete dei meme di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori di insider trading o di arricchimento personale. Spero di scoprirlo presto".
"Sta nascendo uno scandalo di insider trading", ha commentato il senatore Chris Murphy (democratico del Connecticut) . "Il tweet di Trump delle 9:30 chiarisce che non vedeva l'ora che i suoi uomini facessero soldi sfruttando informazioni private che solo lui conosceva". Il deputato Mike Levin (D-Calif.) ha chiesto in un video: "Come mai questa non è manipolazione del mercato?"
Mercoledì 9 aprile i mercati finanziari di tutto il mondo continuano la discesa nel baratro della guerra dei dazi scatenata da Donald Trump.
Il biscazziere della Casa Bianca sembra irremovibile di fronte alle grida di dolore che i suoi stessi complici e sostenitori lanciano ormai da diversi giorni.
Elon Musk lo definisce un cretino, il segretario del Tesoro Scott Bessent lo informa che il livello di tenuta dei Titoli di Stato, i Treasuries, sta per essere rotto dalle vendite massicce provenienti dalla Cina e dall'Europa.
Il crollo dei titoli obbligazionari fa più paura di quello dei mercati azionari, perché ha conseguenze immediate sui tassi reali dell'economia e su una moltitudine di altri strumenti finanziari e potrebbe innescare una serie di default a catena nel mercato del debito.
"Il mercato obbligazionario è insidioso", ha detto Trump ai giornalisti mercoledì. "Ho visto ieri sera che la gente iniziava a sentirsi un po' a disagio... e sussultava un po'".
Bessent aveva già provato a spiegare a Trump che i mercati finanziari sono complessi e hanno equilibri molto delicati, che una volta rotti diventa molto costoso e difficile riparare.
Trump recita la parte dell'idiota e insiste, "è come prendere una medicina amara, poi tutto guarisce", ma la marea anti-dazi monta anche tra i suoi amici più fidati e tra i repubblicani del Congresso.
Tiene duro un altro pò, il tempo di togliersi lo sfizio di insultare i leader mondiali che "gli baciano il cu.." pur di trattare sui dazi, poi all'improvviso nel pomeriggio di mercoledì 9 aprile innesta la marcia indietro e annuncia una sospensione di 90 giorni sull'entrata in vigore dei dazi, tranne che per la Cina colpevole "di aver replicato" con i controdazi al bullo della Casa Bianca.
I mercati finanziari invertono la rotta e nel giro di 2 ore registrano la più colossale rimonta della storia finanziaria, facendo gridare al miracolo e osannando la "saggezza" di Trump. Passano altre poche ore, passa la nottata e si capisce che la storia non è finita, anzi.
Qualcuno inizia a far circolare la voce che il dietrofront di Trump non sarebbe motivato da nobili ragioni ma da un sospetto di insider trading, ovvero manipolazione di un mercato finanziario (market abuse) tramite l'uso di notizie riservate da posizioni dominanti.
In sintesi Trump avrebbe prima causato il crollo dei mercati con il Liberation Day, innescando e favorendo posizioni ribassiste con enormi volumi di vendite allo scoperto da parte di chi era "ben informato" sui tempi dell'iniziativa e poi creando un'onda contraria con l'annuncio a sorpresa dei 90 giorni di sospensione.
Sorpresa per tutti ma non per alcuni che erano stati "preavvisati" e quindi avevano potuto bruciare tutti sul tempo acquistando i titoli azionari a prezzi di svendita e sfruttando il mostruoso rimbalzo.
In media gli ipotetici chiaroveggenti (o beneficiari dell'insider trading di Trump) avrebbero lucrato almeno il 30% di guadagni in una settimana senza correre rischi.
Che cosa fa ipotizzare la manipolazione di mercato da parte di Trump & C.?
1 - il giochino dell'insider trading è un vizio antico dei mercati finanziari, facile da organizzare, difficile da dimostrare, e per un presidente degli Stati Uniti, che gode di impunità legalizzata, è praticamente un gesto di cortesia verso se stesso e gli amici più stretti e danarosi, che si guardano bene dal farsi scrupoli per un reato ignobile e perseguito dalla SEC e dalla FBI.
2 - Due ore prima dell'annuncio ufficiale della sospensione di 90 giorni, Trump ha pubblicato sulla sua piattaforma Truth un post in cui, in piena bufera, rassicurava tutti che sarebbero diventati più ricchi. "Adesso è un momento grandioso per comprare!" Una specie di start online per la corsa al riacquisto mentre Wall Street era ai minimi. Ma è molto probabile che prima ancora del post, dato in pasto alle migliaia di followers trumpiani, ci siano stati messaggi criptati alla cerchia molto più ristretta di amici danarosi: "tenetevi pronti a comprare a prezzi minimi, perché tra poche ore guadagnerete un mucchio di soldi".
E' ovvio che Trump ha preteso una tangente sui guadagni e che anche le sue aziende hanno beneficiato del market abuse.
3 - Che Trump avrebbe concesso una sospensione di 90 giorni era già nell'aria, al punto che il suo segretario al Tesoro Bessent un paio di giorni prima aveva risposto "Si" ai giornalisti che gli chiedevano della possibile tregua sui dazi. Anche in quel caso si era scatenato un rimbalzo durato solo 10 minuti perché lo stesso Trump si era affrettato a smentire Bessent e a far di nuovo precipitare le quotazioni a Wall Street. "Imbecille, non è ancora arrivato il momento di annunciare la tregua, solo io ho il potere di farlo".
La sortita di Bessent significa che in una ristretta cerchia di amici di Trump l'idea era già circolata anche se ancora non se ne conoscevano i tempi.
Le vendite allo scoperto consentono di mantenersi nell'ombra fino a quando durano le condizioni, ma bisogna essere pronti a uscire dalle "posizioni corte" per non essere travolti dagli acquisti con perdite notevoli. Il timing è fondamentale, e il direttore d'orchestra è l'unico a decidere quando la musica cambia.
i. fan.
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Date Created: 10/04/2025 16:48:02