Il caso Sangiuliano - Boccia e il maschilismo di Giorgia Meloni

aggiornamento: il ministro Sangiuliano avrebbe presentato le dimissioni e Giorgia Meloni le avrebbe rifiutate. 

Giorgia Meloni pronuncia la frase delle grandi occasioni: "stiamo facendo la Storia", ma l'unica storia che gli italiani vedono è quella, ridicola, di Giorgia con Sangiuliano e Boccia.

Sangiuliano si dimette e la Meloni lo convince a rimanere!?! Ma sono davvero caduti così in basso?

aggiornamento - Sangiuliano è andato nel pomeriggio a Palazzo Chigi per parlare con Giorgia Meloni del gossip con Maria Rosaria Boccia. Qualcuno speranzoso ha ipotizzato che Genny presentasse le dimissioni, e invece no. 

Ha ripetuto alla Meloni la storiella che Maria Rosaria Boccia non è stata pagata con soldi pubblici, ma di tasca sua o di qualche altro benefattore.

Giorgia Meloni questa volta non si è fidata ed ha evitato di ripetere la storiella in televisione, ma entrambi, Genny e Giorgia, hanno trovato un accordo per continuare a farsi prendere in giro da tutto il mondo. 

Sangiuliano uscendo da Palazzo Chigi avrebbe commentato: "Ho sempre detto la verità, almeno credo, e la Boccia non ha nulla con cui ricattarmi, almeno credo ... ".

Maria Rosaria Boccia lo ha subito smentito, pubblicando l'email con la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi e alcuni sms con prenotazioni di viaggi a carico del Ministero.

Dovremmo essere tutti grati a Genny e Giorgia per questi indimenticabili momenti di ilarità che ci regalano. Tanto a governare ci pensa qualcun altro, come in Francia o in Germania.

Poteva essere solo un gossip di fine estate tra il ministro buffo Sangiuliano, quello della Cultura, e la consigliera per Eventi Speciali Maria Rosaria Boccia.

La storia era iniziata in sordina, qualche giornale - in particolare il sito DAGOSPIA - si era chiesto cosa ci faceva la Boccia a fianco del Gennaro detto Genny Sangiuliano in occasione di incontri e visite organizzative in quel di Pompei per la preparazione del G7.

La Boccia non risultava essere una dipendente del ministero nè di altre strutture in subappalto ufficiale. Poi qualcuno ha chiesto alla diretta interessata e questa ha rivelato di essere una consigliera, una esperta di eventi culturali speciali, una professionista chiamata appositamente da Genny per la difficile mission che l'aspettava.

Ma il ministro è stato così buffo e sprovveduto da negare. Lui conosceva Cristoforo Colombo e Galileo Galilei ma non sapeva nulla di Maria Rosaria Boccia, non aveva ancora studiato quel periodo di storia italiana.

Poi essendoci delle foto inequivocabili ed ufficiali che lo ritraevano a fianco, molto a fianco, della Boccia, e per di più senza anello nuziale, il ministro buffo non ha potuto negare di conoscerla.

"E' solo una delle tante esperte, ma non ha avuto un ruolo particolare nell'organizzazione del G7, nessun accesso ai documenti riservati". Nel frattempo Giorgia Meloni si è rifatta viva dalla pausa estiva e qualcuno l'ha importunata, lei che ha ben altri pensieri importanti per la testa, con la vicenda del Sangiuliano-Boccia.

La polemica monta, gli sfottò al ministro e al governo pure, e la Meloni deve lasciare da parte le "questioni importanti" e spendere qualche minuto per occuparsi dell'imbarazzante ministro.

Gli telefona e gli chiede "Gennà, cos'è sta storia di te che te porti la Boccia al seguito dappertutto a spese degli italiani?" e Gennà la rassicura "è solo un'esperta volontaria, mi dà una mano a titolo gratuito perché in questo periodo c'è tanto lavoro da fare e i dirigenti del ministero sono in ferie e io da solo non ce la faccio a fare tutto. Ma ti assicuro che si occupa solo di cose marginali, il colore delle tende, quanti piatti mettere a tavola ... niente di più... ma quale documenti riservati !? ... ti assicuro di no ..."

da Dagospia

ALT: PARLA “GENNY” – IL MINISTRO SANGIULIANO SCRIVE UNA LETTERA ALLA “STAMPA” E FORNISCE LA SUA SCRICCHIOLANTE E INCOMPLETA VERSIONE DEL CASO BOCCIA: “MAI UN EURO DEL MINISTERO, NEANCHE PER UN CAFFÈ, È STATO IMPIEGATO PER VIAGGI E SOGGIORNI DELLA DOTTORESSA BOCCIA. L’HO CONOSCIUTA A METÀ DEL MESE DI MAGGIO, RISCONTRANDONE UN'IDENTITÀ DI VEDUTE” (ORA SI DICE COSÌ) – AMMETTE DI AVER “MATURATO L’INTENDIMENTO” DI DARE ALL'INFLUENCER IMPRENDITRICE UN INCARICO GRATUITO, SALVO POI RIPENSARCI, “ACCOGLIENDO PERPLESSITÀ DEL GABINETTO”. MA NON SPIEGA PERCHÉ NELLE MAIL FOSSE INDICATA COME PARTE INTEGRANTE DEL MINISTERO (A CHE TITOLO?) - LA "POMPEIANA ESPERTA" (CIT. MIELI) NON CI STA E REPLICA SUBITO VIA INSTAGRAM, POSTANDO ALTRE FOTO CHE SMENTISCONO LA VERSIONE DEL "BOMBOLO DEL GOLFO" E CHIOSANDO: "DOPO 8 GIORNI, UNA TOPPA PEGGIO DEL BUCO. LE UNICHE VITE TURBATE SONO LA MIA E QUELLA DELLA MIA FAMIGLIA" -

Questo è un esempio del maschilismo dilagante sul caso Sangiuliano - Boccia.

Tutti a fare insinuazioni sulle prestazioni di lei, mentre lui viene dileggiato solo perché mente e non confessa la verità.

A me sembra invece che lei sia la vittima di una situazione maschilista: lui le ha promesso qualcosa che poi non ha mantenuto. Si era impegnato a dargli degli incarichi che poi gli ha negato. Punto.

In sintesi Maria Rosaria Boccia è stata raggirata dal ministro Sangiuliano, che ora vorrebbe negare tutto e, con la copertura di Giorgia Meloni, vorrebbe far credere agli italiani che Maria Rosaria Boccia avrebbe offerto le sue prestazioni professionali per il G7 di Pompei a titolo gratuito. 

Giorgia Meloni è buona e ingenua, perché dovrebbe dubitare di quello che gli dice Sangiuliano?

Giorgia perciò si fa intervistare dal fidato Del Debbio di Rete4 e gli spiega tra le altre cose che la signora Boccia è una volontaria del ministero, che non si è occupata di questioni riservate ed importanti, che non è costata nemmeno un euro ai cittadini italiani che pagano le tasse.

Mentre la Meloni pronunciava queste bugie su Rete4 , la Maria Rosaria Boccia interveniva in diretta su La7 mostrando un documento riservato del G7 in suo possesso e rivendicava - giustamente - di essere una lavoratrice con regolare contratto e non una accompagnatrice volontaria.

Il caso ormai è diventato un vero problema politico, e la signora Giorgia Meloni è costretta a scoprire di nuovo - dopo il caso Giambruno - che "il personale è politico" e non un semplice gossip, se coinvolge personaggi pubblici e ministri della Repubblica.

Tra i tanti lati brutti e poco misteriosi della vicenda Sangiuliano - Boccia ce ne è uno che a mio avviso merita di essere evidenziato e forse è il più importante.

Emerge in questa vicenda un maschilismo profondo e "naturale" dalle parole di Giorgia Meloni a difesa di Sangiuliano, contro la sacrosanta rivendicazione di Maria Rosaria Boccia ad essere considerata una professionista.

Per quale motivo - signora Giorgia Meloni - la signora Boccia avrebbe dovuto lavorare gratis per Sangiuliano? e davvero dobbiamo credere che sia andata fianco a fianco del ministro pagando di tasca sua alberghi treni aerei e pranzi, solo per "aiutare" volontariamente il ministro buffo?

La signora Meloni pensa davvero che una donna che lavora per un ministro del suo governo non debba essere pagata e nemmeno rimborsata delle spese mentre presta opera volontaria?

Quale squallida concezione maschilista - e offensiva anche per i cittadini creduloni italiani - c'è dietro le affermazioni di Giorgia Meloni a discolpa del ministro buffo Sangiuliano!

Giorgia Meloni ha fatto pubblicamente dichiarazioni offensive, fasulle e maschiliste per proteggere il suo ministro Sangiuliano.

Se dal ministro Sangiuliano ci si aspettano delle dimissioni immediate e "volontarie", da Giorgia Meloni ci si aspetta che porga le scuse al popolo italiano per aver raccontato pubblicamente le balle raccontategli da Sangiuliano, senza filtrarle con l'utilizzo di qualche neurone.