Il futuro Primo Ministro del Governo Italiano Matteo Salvini e' ricattabile dai servizi segreti russi e di mezzo mondo.
E' quanto emerge dalla oscura vicenda dell'incontro tra Gianluca Savoini, da anni uomo di fiducia del boss leghista, ed "emissari" di Putin all'hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre 2018, il giorno dopo che Salvini era sbarcato in Russia per "un convegno" di imprenditori. L'audio diffuso da BuzzFeed News smentisce le bugie di alcuni mesi fa con cui Salvini cerco' di stoppare l'inchiesta de L'Espresso che riferiva dell'incontro al Metropol e dei legami con oligarchi russi malavitosi e farneticanti pseudofilosofi alla corte di Putin. In quel caso Salvini dichiaro' che avrebbe querelato i giornalisti del settimanale, i quali si erano basati su informazioni riservate ma senza prove tangibili.
Ora la prova tangibile c'e' ed e' la voce di Savoini registrata mentre illustra gli scopi della sua attivita' politica e tratta un finanziamento illecito da ottenere con una triangolazione Russia-Italia di tonnellate di petrolio da cui "estrarre" un profitto di 65 milioni di dollari per finanziare la campagna elettorale della Lega.
Dopo aver minacciato una nuova nuova querela, Salvini si e' reso conto che i fatti testimoniano contro di lui e non e' ancora riuscito a trovare una linea di giustificazione attendibile da offrire all'opinione pubblica.
- Non puo' negare che l'audio e' una prova indiscutibile dell'incontro Savoini - Russi e dello scopo per cui era stato organizzato.
- Non puo' negare la concomitanza tra il suo viaggio a Mosca e l'incontro stesso
- Non puo' negare che i rapporti tra lui e Savoini sono continuati anche dopo la pubblicazione a febbraio scorso delle prime indiscrezioni, al punto che Savoini e' stato accreditato nella delegazione leghista che ha partecipato alla cena ufficiale con Putin del 4 luglio scorso.
- Non puo' negare, a meno di volersi coprire di ridicolo, di avere rapporti di interesse "politico" per ricevere aiutini da parte degli esponenti del regime autoritario di Putin.
Cerchera' di negare di essere al corrente della riunione nell'hotel di Mosca, coprendosi anche in questo caso di ridicolo, e cerchera' di scaricare le colpe sul suo amico Savoini, colpevole di essersi fatto prendere un po' troppo la mano anche se animato dalla disinteressata voglia di servire la causa italiana e la fine delle sanzioni alla Russia "che danneggiano i nostri imprenditori". Una cosa e' certa: anche Salvini si sta chiedendo in queste ore chi abbia potuto registrare la riunione del Metropol e chi abbia poi fornito il file al "nemico" Buzzfeed.
1) la registrazione e' stata fatta da uno dei tre italiani presenti, oltre a Savoini c'erano anche un certo Luca e un tale Francesco. In questo caso il traditore e' dentro le stesse fila del boss leghista, e i servizi segreti di Putin impiegheranno poche ore a scoprirlo e a sistemarlo. Ma se fosse vera questa ipotesi, i russi sarebbero gia' dovuti intervenire cinque mesi fa per cucire la bocca a qualcuno e distruggere eventuali registrazioni indebite.
2) La registrazione e' stata fatta dai russi - si parla di esponenti del partito di maggioranza e/o legati allo strano miliardario Konstantin Malofeev, fondatore del gruppo finanziario Marshall Capital Partners che si e' arricchito in pochi anni secondo il copione della nomenclatura e da alcuni anni si dedica alle attivita' "filantropiche" come lui stesso le definisce con lo scopo di esportare in tutto il mondo l'immagine del suo Re. Ovvia domanda: perche' i Russi avrebbero interesse a gettare discredito su Salvini? L'unica risposta plausibile sarebbe quella che il boss leghista non abbia mantenuto fino in fondo "gli impegni " presi, non abbia rispettato i patti o sta temporeggiando troppo e in questo caso l'audio fornito alla "concorrenza" sarebbe una sorta di avvertimento. La prossima volta magari cominciano ad uscire fuori anche dei video e cosi' il film e' completo ...
3) La registrazione e' stata fatta dai servizi segreti della NATO, che nell'hotel Metropol hanno installato cimici dappertutto prima dell'arrivo di Salvini, e ora hanno interesse a ricattarlo se non modera il suo amore per Putin. Questa ipotesi e' alquanto improbabile ma va comunque tenuta in considerazione. Qualsiasi sia la fonte, la cosa certa e' che Matteo Salvini si e' messo al centro di un'affare dalle dimensioni notevoli e dai contorni oscuri, e che e' ricattabile se non gia' ricattato da soggetti e forze che dispongono probabilmente di altre informazioni "scomode" sulle attivita' della Lega e dei faccendieri che ci girano attorno. In un Parlamento serio il ministro Salvini si sarebbe gia' dovuto presentare per rispondere alle domande dell'opposizione, ma a quanto pare manca la condizione preliminare affinche' cio' possa accadere, dato che la ineffabile Presidente del Senato ha definito "gossip" le informazioni riportate da tutta la stampa e non ritiene necessario che il ministro fornisca spiegazioni ai rappresentanti eletti. Questo ovviamente non fa che accrescere il dubbio che Matteo Salvini sia sotto ricatto da parte di forze ostili agli interessi del popolo italiano e un Ministro degli Interni non dovrebbe essere in una simile condizione e nemmeno essere sfiorato dal dubbio di esserci.
Altro che gossip, signora Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Casellati definisce "gossip" l'inchiesta di BuzzFeed ma la Procura di Milano apre un'indagine
Se Matteo e' il padre di 60 milioni di italiani e Vladimir e' il padre di Matteo ... salvini-putin ... avete capito chi e' vostro nonno ?
Matteo Salvini aveva affermato di aver querelato il giornale L'Espresso per le notizie sui finanziamenti occulti dalla Russia Matteo Salvini aveva affermato di aver querelato il giornale L'Espresso per le notizie sui finanziamenti occulti dalla Russia