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Dockworkers strike

Helene e i portuali affondano le speranze di Harris contro Trump


ifan - 3 Ottobre 2024 - aggiornato il 04/10/2024 08:32:10 ID: 4420


aggiornamento  -  Il sindacato dei portuali sospende lo sciopero fino al 15 gennaio, un aiuto a Kamala Harris contro Trump

Le devastazioni dell'uragano Helene e le conseguenze dello sciopero dei lavoratori portuali bloccano la corsa di Kamala Harris e favoriscono la facile demagogia di Donald Trump


aggiornamento - Il sindacato dei lavoratori portuali ha accettato di sospendere lo sciopero portuale fino al 15 gennaio 2025 per dare tempo di negoziare un nuovo contratto e aiutare Kamala Harris a vincere contro Donald Trump.

 

“The International Longshoremen’s Association and the United States Maritime Alliance, Ltd. have reached a tentative agreement on wages and have agreed to extend the Master Contract until January 15, 2025 to return to the bargaining table to negotiate all other outstanding issues,” The International Longshoremen’s Association and the United States Maritime Alliance said in a joint statement.

 

A convincere le potenti associazioni sindacali dei portuali è stato anche il disastro provocato dall'uragano Helene negli Stati americani del sud-est, quelli che avrebbero risentito del blocco dei porti e degli approvvigionamenti in un un momento di necessità estrema.

 

La fine dello sciopero ad un mese dal dalle elezioni presidenziali è una vittoria per Joe Biden vecchio amico dei sindacati USA, e un dispetto per Trump che aveva accusato i lavoratori di "creare inflazione" con il loro sciopero ad oltranza.

 

Sarà il prossimo Presidente USA - che i dockworkers sperano sia la Harris? - a dover disinnescare la mina vagante dello sciopero dei portuali.

L'uragano Helene con le piogge alluvionali che hanno causato la morte di 200 persone e danni enormi negli Stati americani del Sud-Est verrà ricordato come il secondo più distruttivo dopo Katrina nel 2005.

 

E i lavoratori portuali della costa atlantica, dal Maine al Texas, non scioperavano da 50 anni, quando era presidente Jimmy Carter che ha festeggiato i 100 anni proprio il giorno di inizio dello sciopero.

 

Per quanto eccezionali, diversi e incomparabili siano i due eventi, è probabile che le conseguenze sulla campagna elettorale per il futuro presidente degli Stati Uniti d'America rischiano di essere simili, nefaste per la vice-presidente Kamala Harris e di converso favorevoli alla demagogia cinica ma efficace di Donald Trump.

 

Il biscazziere scampato a due attentati in due mesi a suo dire per "manifesta volontà divina" si è fiondato sulle città ancora allagate delle Caroline e della Georgia, battendo sul tempo sia il presidente Joe Biden che l'aspirante Kamala Harris, e ha avuto buon gioco a farsi propaganda sulle disgrazie che, per quanto naturali, vengono sempre attribuite a chi sta al governo.

 

Helene 2024


Harris ha ovviamente promesso solidarietà e soldi per la ricostruzione, ma potrebbero non arrivare in tempo prima del 5 novembre.

 

 


 

Ben più prevedibile ma forse più devastante se si dovesse prolungare, lo sciopero indetto dalle Unions dei lavoratori portuali della costa est degli Stati Uniti.

Trentasei grandi porti commerciali da cui transitano in entrata ed uscita le merci che arriveranno sui banconi dei supermercati o sulle catene di produzione dell'industria manifatturiera.

 

sciopero portuali USA

 

Bloccare i porti significa dare un colpo all'economia di tutto il paese, facendo mancare beni di prima necessità come i farmaci o i componenti per le aziende tecnologiche, ritardando le esportazioni verso i dirimpettai dell'Atlantico.

 

 

 

 

I 45000 lavoratori portuali sindacalizzati della costa orientale, dal Maine al Texas, sono entrati in sciopero bloccando tutte le attività di carico e scarico delle merci di qualsiasi genere. Migliaia di container restano fermi a bordo delle navi o sui moli, creando le premesse per un disastro economico senza precedenti, se non si troverà un accordo entro pochi giorni (cosa che sembra molto difficile)

I lavoratori portuali negli USA e nel resto del mondo, non sono più quelli di una volta, bicipiti, guantoni e facce torve.

 

Ora maneggiano tablet con cui comandano i computer che muovono le enormi gru e organizzano il flusso continuo di milioni di container, frutto della rivoluzione logistica della fine del secolo scorso.

Il lavoro pesante e incessante lo fanno i macchinari robotizzati, governati dai processi disegnati dall'ingegneria logistica.

Ma adesso sono a rischio sia i lavori residuali che quelli più specializzati, con l'avvento combinato di robot e Intelligenza artificiale, collegati dalle reti di comunicazione globali.

 

I lavoratori portuali combattono su due fronti: reclamano uno stipendio più alto al passo con l'inflazione, e osteggiano l'avanzata dei robot con Intelligenza Artificiale.

 

Entrambe le rivendicazioni sono difficili da mediare e finora i tentativi sono stati infruttuosi, provocando il primo sciopero sulla costa Est da 50 anni e ad un mese dalle elezioni presidenziali. 


Più soldi e meno robot, altrimenti niente cibo fresco o congelato, niente componenti elettronici o manufatti intermedi, niente farmaci ov giocattoli per le feste imminenti ecc ecc.

 

Le fabbriche si fermano, nei supermercati i banconi si svuotano, i prezzi schizzano in alto e anche i licenziamenti, dando una vistosa accelerazione ad una crisi economica latente da prima dell'estate.

 

A poco più di un mese dal voto per eleggere il prossimo Presidente degli Stati Uniti, lo sciopero dei portuali della costa Est è l'evento più importante e imprevedibile per i candidati che si contendono la Casa Bianca.

 

Kamala Harris ha tutto da perdere, essendo quella che rappresenta chi sta al potere e che quando l'economia va male paga il prezzo più alto.

Donald Trump incita i lavoratori portuali a non smettere lo sciopero prima di un paio di settimane, quanto basta per far sentire gli effetti disastrosi del blocco dei porti. Poi arriverà lui a sistemare tutto.

 

Qualcuno ha calcolato che per recuperare gli effetti di una settimana di sciopero servirebbe almeno un mese. Con due settimane di blocco il Natale americano - ma anche quello europeo - è a rischio.


Joe Biden ha evitato di criticare i portuali in sciopero e si è rifiutato di applicare una legge che potrebbe impedire lo sciopero precettando i lavoratori.

 


Donald Trump invece gioca su due fronti: giustifica le richieste salariali dei portuali, perché "sono colpiti dall'inflazione causata da Joe Biden, come il resto degli americani" ma al tempo stesso critica il blocco dei porti perché causa più inflazione e quindi più danni all'economia, strizzando l'occhio al resto della popolazione che risentirà gli effetti dello sciopero.

 

Kamala Harris è costretta a muoversi tra i due fuochi: non può differenziarsi troppo da Biden, anche se vorrebbe, e non ha argomenti convincenti per sostenere la lotta dei portuali.

Perché passi pure la richiesta di aumenti salariali, ma bloccare l'innovazione tecnologica, che negli USA più che altrove è una religione di Stato, non si può a meno di non volersi inimicare gran parte del mondo economico e finanziario.

 

I sondaggi che per qualche giorno dopo il dibattito televisivo tra Harris e Trump avevano visto la prima sopravanzare il secondo, iniziano a registrare l'inversione di tendenza, soprattutto negli Stati in bilico e decisivi per la vittoria finale, come Pennsylvania, Arizona, Nevada, Wisconsin, Michigan, North Carolina e Georgia.

 

Si stanno creando le premesse che già si verificarono nel duello del 2016 tra Trump e Hillary Clinton, la quale prese più voti popolari complessivi ma perse negli Stati chiave e quindi ottenne un numero inferiore di delegati.

 

Manca un mese al voto del 5 novembre e per quella data è molto improbabile che le distruzioni di Helene e dei dockworkers siano state dimenticate o risolte.

 

Donald Trump conferma di essere lo sciagurato uomo che ingoia sciagure e le rigetta sugli altri, e se dovesse tornare alla Casa Bianca ne rigetterà tante ma proprio tante sul popolo americano e sul resto del mondo.


 

ifan twitter: menoopiu


Key1: dockworkers keywords: Helene, Donald Trump, Kamala Harris, Elezioni USA 2024, Disastri Ambientali, Joe Biden, sciopero portuali,

Date Created: 03/10/2024 16:36:19


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